due chiacchiere

Archivio del mese di Maggio 2022, pagina 2

Il movimento contro il lavoro

Il mondo del lavoro americano ha visto sorgere, da un annetto a questa parte, un movimento popolare d’insoddisfazione contro le condizioni salariali in cui versano molti settori. A differenza dei Paesi europei dove i sindacati hanno un solido potere contrattuale, qui nella nazione a stelle e strisce queste organizzazioni sono molto più frammentate, deboli e fatiscenti (con alcune ovvie eccezioni, come i metalmeccanici). E così nei decenni i salari delle categorie più basse non hanno tenuto il passo con il costo della vita, che è cresciuto ad un punto tale da diventare insostenibile per le generazioni attuali. Da qui nasce il discontento diffuso, etichettato ad un’analisi superficiale come una sindrome da scansafatiche (anche in Italia). La verità, però, è che queste persone sono schiacciate tra un’inflazione in continua crescita ed uno stipendio che non riesce a tenere il passo. Leggi il resto di Il movimento contro il lavoro

Mettere le cianfrusaglie in vendita sul vialetto

Con la bella stagione, viene voglia di far pulizia in giro per la casa. Gli americani sono campioni nell’accumulare roba, tant’è che esistono persino serie televisive che raccontano, con toni drammatici ed immagini non adatte ai deboli di stomaco, i casi più estremi di persone spesso affette da qualche disturbo mentale compulsivo, che le porta ad accumulare roba al di là dell’immaginabile. Qui in America spesso il garage attaccato alla casa è usato non per parcheggiare la macchina, ma per stipare di tutto, dall’albero di Natale alle decorazioni di Halloween, dai cimeli di famiglia ai vecchi giocattoli che nessuno usa più. Per disfarsi di questo ciarpame, gli americani organizzano di tanto in tanto il cosiddetto garage sale, dove i passanti vengono invitati a comprare a prezzi irrisori la roba esposta su tavolini sistemati sul vialetto di casa di fronte al garage. Una specie di mercatino delle pulci, ma a conduzione familiare. Nel nostro comune ne organizzano una a cui tutti i residenti possono partecipare (town-wide garage sale), durante la quale potrai trovare dalle case di Barbie a vecchi giradischi, dalla zappa per l’orto a vecchie lampade a olio da restaurare. Io però di stare seduto tutto il giorno aspettando che qualcuno compri le mie paccottiglie non ne ho proprio voglia. Leggi il resto di Mettere le cianfrusaglie in vendita sul vialetto

Due chiacchiere con il medico americano

Qualche settimana fa sono andato a trovare il mio medico di base (physician, or primary care doctor) per il solito controllo annuale (annual check up). Come forse saprai, la sanità americana è organizzata in maniera alquanto diversa rispetto alla sua controparte italiana. La differenza più evidente è legata al sistema di assicurazioni sanitarie (health insurances) pagate dal datore di lavoro, e non dallo stato. Ogni assicurazione ha il proprio network di medici, ed un medico può far parte di più di un gruppo. In genere, quando ti serve consultare uno specialista, ti colleghi al sito della compagnia che offre il servizio, ed effettui una ricerca in base alla provincia ed alla specialità richiesta. Capita a volte che qualcuno ti raccomandi un bravissimo dottore, ma che questo sia out of network per la tua assicurazione: in questo caso, un po’ come i medici non coperti dalla famigerata mutua, dovrai pagare il consulto di tasca tua. Se invece il medico is in network, pagherai soltanto il copay (l’equivalente del ticket italiano). Lo stesso vale per gli esami medici, dalle semplici ecografie (diagnostic ultrasound) alle risonanze magnetiche (MRI), passando per la gastroscopia (endoscopy). Controlla inoltre che il tuo sia un family plan, che copre tutti i membri della famiglia, e non soltanto l’impiegato. Leggi il resto di Due chiacchiere con il medico americano

Un ambiente di sviluppo WordPress in pochi minuti

La scorsa settimana ho promesso che avrei condiviso sul blog la mia ricetta per mettere il tuo sito WordPress al sicuro dai malintenzionati. Prima di tuffarci in quest’avventura, assumerò che tu abbia una conoscenza di base del terminale di Linux, ed un’infarinatura su strumenti come Git e shell scripting. Se non è così, ti consiglio di trovare qualcuno che capisca di questa roba per aiutarti ad implementare quello che vedremo nel seguito. Darò per scontato inoltre che il tuo servizio di hosting metta a disposizione quegli strumenti, il che vuol dire che se stai usando Tophost o certi piani base di Aruba per il tuo sito, puoi pure fermarti qui. Chiarito questo dettaglio, vediamo come creare il tuo ambiente di sviluppo locale, che diventerà la torre di controllo per tutto il resto. Che tu abbia Windows o Mac a casa non ha importanza: con Vagrant potrai facilmente configurare un sistema virtuale standard a prescindere dalla macchina che lo ospita. I più smaliziati tra i miei piccoli lettori potrebbero pensare: perché non un bel contenitore Docker? Il motivo è semplice: la mia ricetta è semplice e di base, poi ogni tassello è intercambiabile con altri più sofisticati, ed in base ai gusti ed alle esigenze del cuoco 🧑‍🍳. Leggi il resto di Un ambiente di sviluppo WordPress in pochi minuti

Cosa mangiavano gli antichi romani?

Per l’appuntamento culinario di oggi vesto i panni di un piccolo aiutante di Piero Angela, per condividere alcune curiosità di cui leggevo qualche settimana fa sull’alimentazione dei nostri antenati. Grazie alle abbondanti testimonianze preservate in vari manoscritti e scoperte fatte dagli archeologi, oggi è abbastanza facile decifrare quale fosse la tipica dieta degli antichi romani. Nell’immaginario collettivo pensiamo sempre all’imperatore sdraiato sul suo lettino a fagocitare chicchi d’uva mentre davanti a lui giullari di ogni specie si cimentano in acrobazie varie, o regnanti provenienti da terre lontane portano doni suntuosi accerchiati da folti gruppi di seguaci e spettatori. Ma non bisogna dimenticare che l’impero durò per circa mille anni e che l’arco della storia romana abbracciò un’enorme gamma culinaria. Le descrizioni culinarie che leggiamo in opere come il Satiricon di Petronio ed i libri di Plinio il Vecchio sono supportate da prove tangibili associate ai resti di cibo rinvenuti e alle latrine scavate dagli archeologi. Ad Ercolano e Pompei, ad esempio, sono stati rinvenuti i reperti più attendibili, preservati quasi intatti dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, che ci aiutano anche a capire come riuscissero a conservare i loro alimenti quando ancora i frigoriferi non erano stati inventati. Leggi il resto di Cosa mangiavano gli antichi romani?

Un atteggiamento passivo nei confronti del presente

L’altro giorno, mentre davo un’occhiata a LinkedIn per vedere chi avesse trovato un nuovo lavoro, mi è capitato di ascoltare un passaggio estratto da un intervento di Sergio Marchionne del 2018, in cui riassume più o meno quello che penso della società contemporanea in cui viviamo. Una società che continua a produrre, da un paio di decenni oramai, una classe politica inetta e miope, che guarda soltanto al domani, ma raramente al dopodomani. Una società ossessionata soltanto dal proteggere il proprio portafogli, accartocciata su se stessa, non più in grado di produrre le grandi rivoluzioni che i nostri nonni ed i nostri padri hanno visto con i loro occhi. Una società in putrefazione, per usare le parole del Censis di qualche anno fa. E non parlo solo dell’Italia, anzi: le parole di Marchionne che riporto qui sotto si possono applicare benissimo a Stati Uniti ed occidente in genere. In cui tutti reclamiamo i nostri diritti, mentre accolliamo i doveri a quelli che ci stanno intorno. Leggi il resto di Un atteggiamento passivo nei confronti del presente

Rendere WordPress piu sicuro

All’università dove lavoro, tra le altre cose gestisco il sito di un centro di ricerca realizzato con WordPress. Circa un anno fa, il nostro “uomo della sicurezza” dell’ufficio informatico del rettorato mi comunicò che i suoi sistemi avevano rilevato attività anomala da quel sito, e che serviva investigare immediatamente cosa fosse successo. Long story short, come direbbero gli americani, qualcuno era riuscito ad usare una vulnerabilità sconosciuta per infilare alcuni file HTML nella cartella in cui il sistema salva immagini e documenti. Con l’aiuto degli esperti del rettorato, concludemmo che non erano riusciti ad entrare nel pannello di controllo, o che avessero trafugato altri dati dal sito, e che quelle pagine erano solo piene di pubblicità che traeva in inganno il malcapitato di turno, invitandolo a scaricare da un altro sito uno di quei programmi che promettono di aggiustare tutti i problemi del tuo computer. Dato che recentemente ho riattivato il sito del mio plugin su un nuovo hosting, ho deciso di riciclare sul mio spazio personal molti degli stratagemmi adottati al lavoro, per tenere i miei dati al sicuro. E così ho pensato di condividere quegli appunti in una miniserie, sperando che possano tornare utili a qualcuno. Leggi il resto di Rendere WordPress piu sicuro

Ed oggi sono 100 articoli dalla riapertura

Da settimane sto pensando a cosa mi sarebbe piaciuto scrivere per celebrare questo piccolo traguardo che si avvicinava imperterrito ed inarrestabile. Che poi, tra l’altro, è a due passi da un’altra meta, essendo questo il 1959° articolo da quando questa casetta virtuale sperduta nella rete ha cominciato le trasmissioni circa 16 anni fa. All’inizio mi era venuto in mente di raccontarti cosa ho fatto in questi anni di assenza dal piccolo schermo, e colmare quella lacuna che non ho sviscerato con il post della ripresa delle trasmissioni. Ma so che in fondo a pochi interesserebbe conoscere fatti personali senza nessun contesto, specialmente considerando che in tanti anni di onorato servizio, ho sempre tenuto un certo riserbo sulla mia vita privata. D’altro canto, il filo conduttore di questo blog è sempre stato quello dell’utilità sociale: dalle ricette all’accessibilità, dalle riflessioni sulla società italiana ai consigli sull’inglese, ho sempre cercato di usare questo spazietto per dare un contributo costruttivo, che aggiungesse valore alla massa sterminata di informazione disponibile in rete. Leggi il resto di Ed oggi sono 100 articoli dalla riapertura

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