due chiacchiere

Archivio del mese di Maggio 2022, pagina 3

Due chiacchiere con la cameriera americana

Come forse ricorderai, qualche settimana fa siamo andati a passare qualche giorno di vacanza vicino a casa di Biden. Per darti un’idea della distanza in auto, è come andare da Bologna a Roma sull’Autosole. Una sera siamo andati a cena in un ristorantino ad Alexandria, una cittadina della Virginia subito fuori dal raccordo anulare che circonda la capitale. E mentre la cameriera ci chiedeva di dove eravamo (deve aver sentito il mio inconfondibile accento del New Jersey, che fa molto I Soprano, da quello che mi dicono), mi è venuta l’ispirazione per il post di oggi. Se stai programmando una vacanza nel Paese a stelle e strisce, prima o poi ti capiterà di sicuro di visitare un ristorante, e così ho pensato di darti qualche dritta, per non farti cogliere impreparata davanti alla persona che ti porterà da mangiare. Leggi il resto di Due chiacchiere con la cameriera americana

Siamo preoccupati soltanto per il portafogli

Già undici anni fa facevo il punto della situazione su come l’adozione delle energie rinnovabili si era rivelata un fallimento sotto vari punti di vista. Da allora sono stati firmati protocolli d’intesa, e sono stati versati fiumi d’inchiostro sulle tante buone intenzioni contenute in quei voluminosi documenti. Eppure proprio in questi giorni si discute di piani a lungo termine per il potenziamento di impianti per la gestione del gas. Ma non dovevamo pian piano svezzarci dalla nostra dipendenza dai combustibili fossili? La verità è che, a parte le belle intenzioni, ai potenti del mondo poco o nulla interessa agire concretamente per salvare il pianeta. Anzi, dato che il cambiamento climatico potrebbe decimare la popolazione mondiale, sarà proprio quell’un percento dell’umanità a beneficiarne: dall’alto delle loro torri d’avorio, protetti dalle loro ingenti risorse economiche, guarderanno il resto del genere umano autodistruggersi per quella fame insaziabile di energia che ha sviluppato negli ultimi cento anni. Si è già visto con il COVID, quando i ricchi sono andati a rintanarsi nelle loro isole sperdute nell’oceano, mentre il resto della gente era allo sbando nel tentare di capire come reagire alla pandemia. Leggi il resto di Siamo preoccupati soltanto per il portafogli

Starbucks, il caffè aristocratico parla italiano

In questi tre mesi ti ho portato a scoprire varie catene della grande distribuzione americana, ma solo adesso mi son reso conto di aver tralasciato alcune tra le più utili ad un turista italiano in gita nel Paese a stelle e strisce: quelle relative alla ristorazione. All’inizio abbiamo visitato alcuni supermercati, ma è pur vero che una persona in vacanza vuole degustare le specialità locali senza doversi affannare ai fornelli 🧑‍🍳 Allora oggi partiamo da alcuni posti dove potrai addentare una colazione decente ed energetica per cominciare bene la giornata. Di Starbucks avrai certamente sentito parlare, visto che avevano tentato di aprirne alcuni anche in Italia, con scarsi risultati, a quanto ho letto. La particolarità di questa catena sono i nomi delle bevande caffeinate: dal latte, che corrisponde più o meno al nostro caffè macchiato, all’americano, dal veranda blend al frappuccino, il loro ufficio marketing ha deciso che usare nomi italiani contribuisce a dare un tocco sofisticato e più aristocratico ai loro prodotti. E con quella scusa hanno pensato bene di gonfiare un po’ i loro prezzi, come se quelle bevande venissero direttamente dall’Italia. Leggi il resto di Starbucks, il caffè aristocratico parla italiano

James prende le richieste alla lettera

Qualche anno fa mi è capitato di scoprire il sito di James Fridman, un artista inglese che ha saputo mettere insieme la sua passione per Photoshop con il tipico senso dell’umorisomo che contraddistingue i sudditi della regina, che trascende lingue e culture diverse. A tutti noi è capitato di avere una bellissima foto scattata durante le vacanze o un evento speciale, rovinata da un piccolo dettaglio sullo sfondo, o da una mano fuori posto. Questo è proprio il servizio offerto da James ai suoi clienti: applicare il suo tocco magico per eliminare quelle imperfezioni. Solo che, di tanto in tanto, il dispettoso artista decide di seguire le indicazioni dei suoi clienti alla lettera, o di interpretarle in maniera diversa da quello che aveva in mente chi ha inviato la richiesta. Il risultato finale, come puoi già immaginare, è davvero spassoso e sagace. Leggi il resto di James prende le richieste alla lettera

Che sistema operativo usare per il Pixel 3a?

A parte l’iPhone aziendale che mi avevano dato tanti anni fa all’università, ho da sempre scelto cellulari Android per il mio uso personale. A partire dal buon vecchio Nexus 5, fino all’attuale Pixel 3a che mi accompagna fedele durante le mie escursioni in giro per il mondo. La motivazione di tale scelta è legata alla libertà di poter “smanettare” con il cellulare, come si faceva ai tempi del Nokia 7110, quando potevi sbloccare funzioni nascoste collegando il telefonino al computer ed usando arcani programmi scaricati da siti alquanto dubbi.

Mi piace l’idea di poter installare un sistema operativo diverso, o di poter personalizzare aspetti del dispositivo che solo a pochi interessano, un po’ per gioco, un po’ per strizzare quanta più performance possibile dal povero malcapitato. Inoltre il Pixel 3a, a parte il costo ragionevole, offre un’esperienza Android pura, ed un’ottica decente che non fa sentire la mancanza della reflex quando si va in giro. Peccato che quest’idillio sia stato rovinato dal recente annuncio che il supporto per questo dispositivo finirà a breve, e che non riceverà più aggiornamenti al sistema operativo. Leggi il resto di Che sistema operativo usare per il Pixel 3a?

Le foto al sicuro tra le nuvole

Correva l’anno 2009. Il buon Camu aveva da pochi mesi configurato un piccolo disco di rete dove salvare tutte le foto scattate negli ultimi anni con la sua fedele macchinetta digitale Canon. Tutto sembrava funzionare a dovere, fino ad una terribile sera di Novembre, quando un temporale creò uno sbalzo di corrente che finì per fulminare proprio quel disco di rete. Furono momenti di panico in casa Camu, che rischiava di essere flagellato in pubblico dalla moglie, giustamente scossa dalla paura di aver perso per sempre tutte le foto di famiglia. Si susseguirono momenti febbricitanti in cui il disco venne portato d’urgenza in sala operatoria nel tentativo di sostituire la scheda madre e poter accedere le foto intrappolate nella sua pancia. Alla fine di una lunga e trepidante attesa, il dottore emerse sorridente dalla stanza con il paziente tra le mani: l’intervento era riuscito perfettamente, ed un buon 90% delle foto erano finalmente al sicuro su due altri dischi acquistati per l’occasione. Tutti tirarono un respiro di sollievo, con la promessa che una cosa del genere non dovesse più accadere. Leggi il resto di Le foto al sicuro tra le nuvole

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