due chiacchiere

Archivio del mese di Gennaio 2023

La scuola superiore multidisciplinare

Sembra incredibile, eppure l’anno prossimo la figlia grande varcherà per la prima volta la soglia della scuola superiore. Un paio di settimane fa abbiamo partecipato ad un evento organizzato dalla high school del comune per i ragazzi della terza media: due ore passate ad ascoltare presentazioni di alcuni docenti sui i vari corsi disponibili, e testimonianze e consigli condivisi dagli attuali studenti. E così ho pensato di annotare su queste pagine alcune riflessioni su quello che ho imparato. A partire dalla fondamentale differenza tra licei e scuole italiane e le loro controparti americane: qui esiste un’unica scuola superiore, che accomuna tutti gli indirizzi possibili ed immaginabili, preparando gli studenti a diventare dal tecnico elettricista al letterato, passando per l’ingegnere ed pianista. Leggi il resto : La scuola superiore multidisciplinare

Andrea Fanti ci racconta il dramma del Covid

Già l’anno scorso, proprio di questi tempi, avevo condiviso le mie impressioni sulla prima stagione della serie TV Doc, Nelle tue mani, con Luca Argentero. Per me che ho guardato House almeno 3 volte, è stata una piacevole sorpresa vedere che anche in Italia si è deciso di esplorare il filone del dramma sanitario in televisione. Mi ero fermato alla prima stagione perché mi avevano detto che la seconda era fortemente incentrata sui primi mesi di Covid in Italia, e a dirla tutta non ero psicologicamente pronto a rivivere quei momenti, quindi continuavo a rimandare. Poi sono arrivate le vacanze di Natale, accompagnate da un po’ di sano e meritato ozio, e così ho deciso che fosse giunto il tempo di vedere di cosa si trattasse. Prima di proseguire, il consueto avviso ai naviganti: nel seguito si parlerà della trama di questa stagione, quindi fermati qui se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto : Andrea Fanti ci racconta il dramma del Covid

Qualcuno ha esperienza con la Neos Air?

Non dirlo a nessuno, ma stiamo meditando l’idea di venire per qualche settimana in Italia quest’estate. La decisione non è ancora definitiva, visti i costi spaventosi dei voli per raggiungere il profondo sud dello Stivale, dove vive la mia famiglia. Di solo volo spenderemmo Più di 6.000 dollari in quattro, e senza contare autonoleggio e spese varie durante la nostra permanenza. Insomma, una spesa importante, specialmente di questi tempi in cui si vedono solo vacche magre. Allora ho iniziato a spulciare i vari siti a cui mi rivolgo in genere per scovare qualche promozione: Google Flights e SkyScanner. Cerca che ti ricerca, è venuta fuori una compagnia aerea italiana che sinceramente non conoscevo, la Neos Air. Che sembra proporre voli a prezzi stracciati (considerati i tempi) da New York a Milano, a circa 800 dollari andata e ritorno. Così sono andato a leggere le recensioni in rete, per capire se questa compagnia fosse simile a quella del volo charter che Paolo Villaggio ed i suoi stimati colleghi presero in uno dei suoi memorabili film, Pappa e Ciccia. Ed in effetti ho trovato palate di commenti negativi a tutto spiano, che criticano dal personale di bordo scortese e scorbutico (proprio come nel film!) a ritardi e cancellazioni, e spese aggiuntive comparse dal nulla al momento dell’imbarco. Ora, va bene risparmiare, ma a tutto c’è un limite. Ed eccomi qui a rivolgermi ai miei piccoli lettori: tu hai qualche esperienza con questa compagnia?

Perché il Presidente americano non può cadere?

E dopo aver parlato del governo italiano, non potevo non gettare un’occhiata a quello che succede su questa sponda dell’Atlantico. Nel pormi la domanda del titolo non mi riferisco ovviamente al senso letterale del verbo, anzi da quel punto di vista quell’allocco di Biden è già caduto più di una volta. Penso piuttosto a questa inusuale forma di presidenzialismo presente qui negli Stati Uniti, dove può accadere che il comandante in capo sia di un partito, ed il parlamento abbia una maggioranza (a volte anche netta) dell’altro partito. Il cosiddetto divided government, come lo chiamano quelli che hanno studiato. Già, non dimentichiamo che nel Paese a stelle e strisce esistono soltanto due partiti, al contrario della maggior parte delle democrazie europee e nel resto del mondo. Due partiti che si spartiscono, stando ai recenti risultati usciti dal voto, più del 70% dell’elettorato americano, annullando di fatto ogni speranza che si possano intravedere all’orizzonte nuove coalizioni alternative. Ovviamente non ci sarebbe nulla di male ad avere solo due partiti se i rossi repubblicani di destra ed i blu democratici liberali (al contrario dei colori in Italia, giusto per aumentare la confusione), giocassero in maniera pulita e nell’interesse del bene del Paese. Leggi il resto : Perché il Presidente americano non può cadere?

Facciamo il punto sul governo Meloni

Passeggiando per Blogolandia vedo tanti miei concittadini virtuali esprimere la propria opinione da intellettuali liberali sull’attuale governo, allora ho pensato oggi di essere la voce fuori dal coro, e condividere il mio parere basato non tanto sull’ideologia politica, ma sui fatti di quello che è stato finora messo in pratica da Giorgia Meloni. Giusto per mettere subito le cose in chiaro, io in passato ho votato persino Bertinotti, e questo dovrebbe farti capire quanto poco m’interessi il colore di un partito quando valuto il programma e le azioni di un governo. Perché alla fine, non importa che siano rossi, blu, gialli, verdi oppure a righe: importa che mandino avanti il Paese senza lasciarlo in balia dei parrucconi delle altre nazioni europee e mondiali che, ovviamente, pensano soltanto ai propri interessi e poco al bene comune. Visto che sono passati tre mesi dall’insediamento, mi pare opportuno fare un primo tagliando su quello che hanno fatto finora. Leggi il resto : Facciamo il punto sul governo Meloni

Tanti auguri dalla postina

Era il lontano Natale 2009 quando condividevo la cartolina di auguri che il nostro postino ci aveva lasciato nella buca delle lettere. Ora è cambiato il paesino in cui abitiamo, ma la postina che da anni ci porta la corrispondenza anche qui fa la stessa cosa del buon vecchio Bruce. In realtà, come accennavo qualche settimana fa, quest’usanza di scambiarsi bigliettini di auguri è molto diffusa nel Paese a stelle e strisce, e per le persone che compiono lavori socialmente utili, è accompagnata da un piccolo pensiero in denaro o nella forma di un buono acquisto valido in una delle tante catene commerciali disponibili in zona. Il cosiddetto tip (letteralmente, la mancia) non si dà solo ai camerieri al ristorante: durante il periodo natalizio, noi lasciamo un biglietto da 20 dollari ai netturbini (attaccato al coperchio della spazzatura che raccolgono il giovedì), uno alla postina, ed uno al genitore di classe che poi fa un regalo unico agli insegnanti delle figlie. Anche Sunshine, che insegna in paese, si fa una bella raccolta di regalini vari dai genitori dei bimbi che segue 😉

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Ratatouille, un piatto per l’inverno

Dopo esserci riempiti la panza con le più prelibate leccornie locali, durante queste feste natalizie, è ora arrivato il momento di disintossicare l’organismo e di cominciare il lungo cammino che ci porterà sulle spiagge a crogiolarci al sole fra qualche mese. Voglio essere in forma smagliante, e non è mai troppo presto per cominciare a ridurre la pancetta da impiegato sedentario che ho sviluppato negli ultimi due anni. Così oggi ti propongo una bella ricetta vegetariana (vegana?), un tripudio di colori e sapori senza il peso dei grassi animali che fanno pure venire il colesterolo alto (il mio medico curante si raccomanda sempre!). Sebbene certi francesi non è che mi stiano troppo simpatici, specialmente quando vogliono darci lezioni di buone maniere in merito agli immigrati clandestini (a breve un post sull’argomento), la ricetta di oggi affonda le sue origini proprio nel Paese dei Galli. Leggi il resto : Ratatouille, un piatto per l’inverno

Navigare il web con la tastiera

Un paio di mesi fa ho scritto un post in cui riassumevo i miei sforzi per rendere il menu a tendina qui sopra più accessibile agli utenti che utilizzano la tastiera per navigare tra le pagine del sito. Il lavoro fatto per implementare le linee guida del consorzio W3C mi ha dato lo spunto per il post di oggi: quali altri accorgimenti bisogna mettere in campo affinché un sito (non solo il menu) sia facilmente consultabile usando una tastiera? In un settore in cui la tecnologia è cambiata quasi radicalmente negli ultimi dieci anni (basti pensare a quello che si può fare oggi con il solo CSS, senza dover ricorrere a pezze di vario tipo per implementare sistemi a griglia), leggere le linee guida degli organismi preposti non è più sufficiente: bisogna saper conoscere gli strumenti tecnici per tradurre quelle raccomandazioni in codice. Leggi il resto : Navigare il web con la tastiera

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