due chiacchiere

Post scritti il 3 ottobre negli anni precedenti

Il sogno elettrico del signor Whitney

La scorsa settimana abbiamo scoperto insieme l’inizio dell’affascinante storia di come le auto elettriche fossero state, quasi in maniera inimmaginabile oggi, davvero popolari alla fine del 1800, prima di cadere nel dimenticatoio per circa un secolo. Lo stimolo che spinse scienziati ed imprenditori ad investire in quella tecnologia, come abbiamo visto, era l’insostenibilità della locomozione equina, con tutti i problemi legati al letame ed in generale alla gestione di un parco animali così ingente. Problemi simili a quelli che ci troviamo ad affrontare oggi, tra inquinamento e cambiamenti climatici dovuti all’eccessivo quantitativo di anidride carbonica che la società moderna produce per le proprie attività. Chissà che ancora una volta l’auto elettrica non si riveli la soluzione a questi problemi, ammesso e non concesso che si riesca a studiare una tecnologia più efficace e meno inquinante del litio. Continuiamo allora il nostro viaggio storico alla scoperta del signor Whitney e del suo sogno di produrre milioni di auto elettriche. Leggi il resto di Il sogno elettrico del signor Whitney

Andiamo a raccogliere le nostre mele

Il caro frutta è un problema difficile da risolvere? I prezzi vanno alle stelle e non sai come risparmiare e mangiar bene allo stesso tempo? In America hanno trovato una geniale soluzione al problema: raccogli da solo la tua frutta in campagna, e la paghi la metà del suo prezzo al supermercato. La chiamano PYO, pick your own, e si applica a molti prodotti locali, dalle mele alle pesche, dalle zucche al granturco. Perché in Italia iniziative del genere non esistono proprio? Gli agricoltori si lamentano sempre di guadagnare pochissimo, e che i lauti ricavi del prezzo finale vanno tutti nelle tasche dell’indotto: trasportatori, commercianti, grandi catene di distribuzione. Bene, allora basta saltare tutta la filiera ed offrire direttamente il prodotto ai consumatori. Noi siamo andati lo scorso fine settimana, in una fattoria ad una ventina di chilometri da casa, in quello che tutti chiamano Upstate New York. Con 20 dollari abbiamo portato a casa quasi 8 chili di mele. Leggi il resto di Andiamo a raccogliere le nostre mele

Brodo contro la sinusite

Stagione che vai, malattia che trovi, si potrebbe dire parafrasando un noto proverbio. L’estate ce la siamo già lasciata alle spalle da un pezzo, e gli sbalzi di temperatura facilitano raffreddori, prime influenze ed effetti collaterali vari. Allora ecco venire in tuo soccorso sunshine, altrimenti nota come la moglie di camu. Che oggi ti propone una ricetta facile facile, ma allo stesso tempo utile a sconfiggere sinusite, naso congestionato e vie respiratorie infiammate. Un po’ come facevano le nostre nonne che non ci davano mica la Tachipirina o lo spray per la gola. Gli ingredienti naturali, tra cui il peperoncino, sono il miglior rimedio. Leggi il resto di Brodo contro la sinusite

Un cornuto alla finestra

Per l’angolo del buonumore del fine settimana, oggi ho deciso di darti un consiglio. A te che ami viaggiare in tutto il mondo. A te che vorresti andare in Russia. A te che hai sempre avuto una certa sensibilità per i disabili.

Il gesto delle corna fatte da una mano

Il consiglio è questo: se qualcuno a Mosca ti taglia la strada mentre stai guidando, non fargli il gesto raffigurato qui sopra. Ho appena scoperto che nella lingua dei segni (per i non udenti) di quella Nazione, significa semplicemente finestra. Immagino cosa penseranno i non udenti russi che vengono in Italia: “ma perché la gente continua a dire ‘finestra’ urlando al tizio che lo precede in automobile?” 🙂 Al contrario, mettere il pollice tra l’indice ed il medio, mi dicono dalla regia, in Russia è molto offensivo. Misteri dei segni. Per i più curiosi, in inglese invece il segno delle corna vuol dire bullshit.

Potato skins

Prendo oggi in prestito dall’estero la ricetta che ti propongo: noi Italiani siamo abituati a vedere al ristorante, tranne in rare occasioni, le patate sbucciate servite magari con un po’ di erba cipollina e qualche foglia di salvia. Qualcuno però si è accorto che la buccia (in inglese skin) è commestibile, come per molti altri tipi di frutta e verdura, ed ha pensato bene di servire quindi le patate quasi intere. In fondo, lo sai, a me piacciono cose facili da cucinare, per non perdere troppo tempo ai fornelli, ed avere allo stesso tempo qualcosa di sfizioso da portare in tavola. Leggi il resto di Potato skins

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