due chiacchiere

Archivio del 28 Settembre 0

Le auto più vendute alla fine dell’Ottocento

Con i prezzi della benzina sempre abbastanza salati, è normale chiedersi come mai il mondo non segua il modello norvegese, fortemente basato sull’uso di energie rinnovabili, e come mai ancora oggi l’umanità non riesca a liberarsi dagli idrocarburi come fonte di energia per i propri veicoli. Lo sapevi ad esempio che già più di centoventi anni fa in America l’auto più venduta era… elettrica? Io stentavo a crederci, quando ne hanno parlato in un episodio del mio podcast preferito, Freakonomics Radio. Così ho fatto un po’ di ricerca in materia, e sono inciampato in un lungo ma piacevole articolo del Guardian che ripercorreva le avventure della Electrobat, un’automobile ideata da Pedro Salom e Henry Morris, due scienziati appassionati della neonata elettricità in quel di Filadelfia (non il formaggio spalmabile). Eccoti qui di seguito la prima puntata di quest’intrigante storia. Leggi il resto : Le auto più vendute alla fine dell’Ottocento

Il quinto potere è sempre attuale

Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male. Abbiamo una crisi. Molti non hanno un lavoro, e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo. Il potere d’acquisto del dollaro è zero. Le banche stanno fallendo, i negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade e non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine. Sappiamo che l’aria ormai è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile. Stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro telecronista locale ci dice che oggi ci sono stati 15 omicidi e 63 reati di violenza come se tutto questo fosse normale, sappiamo che le cose vanno male, più che male. È la follia, è come se tutto dovunque fosse impazzito così che noi non usciamo più. Leggi il resto : Il quinto potere è sempre attuale

Come WordPress ha sconfitto Joomla

Qualche settimana fa è stato pubblicato un interessante articolo su Weblog Tools Collection (non più disponibile, nda) che narra la storia di due sistemi per la gestione dei contenuti, Joomla e WordPress, e le scelte strategiche dei rispettivi team di sviluppo dal 2006 ad oggi. Cinque anni di storia che, ripercorsi con il senno di poi, fanno capire in prospettiva quale sia il cavallo su cui conviene scommettere per i prossimi anni. E così mentre io su queste pagine sto già testando (shhh, non dirlo a nessuno!) la dissecazione aortica (già, questo il nome in codice della versione 3.3 del sistema di casa Automattic, chissà perché avranno scelto una malattia così brutta) di WordPress, facciamo il punto della situazione insieme a Dan Norris. Leggi il resto : Come WordPress ha sconfitto Joomla

A chi interessa l’archivio?

Dopo un paio di settimane di rodaggio, e con la versione di Ottobre pronta ai blocchi di partenza, mi posso ritenere molto soddisfatto del mio nuovo tema. Google mi sta premiando dandomi più visibilità (o forse è solo un caso?) sui risultati di ricerca, e Webmaster Tools mi fa sapere che il tempo medio per scaricare una pagina è sceso di circa un quarto (anche se al momento il plugin per iscriversi ai commenti sta rallentando la baracca, ma risolverò presto). Però poi arriva il commentatore di turno, che quasi con noncuranza, butta lì un’idea… ed il mio cervello non è in pace finché quell’idea non prende corpo. Qualcuno aveva osservato che non è possibile accedere, in un colpo solo, all’intero archivio del mio blog dal 2005 ad oggi. Una funzione che avevo tolto perché poco usata, stando alle mie statistiche. Leggi il resto : A chi interessa l’archivio?

Il NIC ed il ventunesimo secolo

Per gli addetti ai lavori è una vera rivoluzione: finalmente in Italia, come nel resto del mondo civilizzato, si potranno registrare i domini “punto it” senza farraginose procedure risalenti al neolitico dell’informatica 🙂 Già, perché fino ad ieri bisognava mandare un fax, aspettare con pazienza ed altre lungaggini burocratiche, ogni qualvolta si voleva acquistare un nome a dominio italiano. Apprendo con piacere da Tophost che non è più così, e per festeggiare gli amministratori del condominio virtuale in cui risiedo, offrono prezzi scontati su tutta la gamma.

Oggi 28 settembre 2009 siamo ad una svolta storica nella registrazione dei nomi a dominio italiani. Dalle ore 11.00 sarà possibile registrare, modificare o cancellare un dominio .IT in tempo reale, senza dover inviare alcuna documentazione cartacea al Registro. Ti aspettiamo perché come provider abilitati festeggiamo l’evento con la registrazione in promo a 4,99 Euro.

Mon paradis incontra Adblues

I due blogger che ho invitato oggi nel mio salotto virtuale mantengono un diario che si rifà alla vera “origine” di questo termine: raccontare la propria vita, condividendola in questo caso con il mondo intero. Non a caso lui ha scelto il titolo The Useless blog (indicato con la U), mentre lei sogna vacanze in luoghi tropicali in quello che chiama Mon Paradis (contrassegnata dalla M). E dopo una serie di interviste di famosi, belli e popolari, il ritorno a qualcosa di più “tranquillo” ci voleva proprio. Tra l’altro oggi è il compleanno di Mon Paradis (della tenutaria, non del blog in sé) e quindi spero di farle un gradito regalo con quest’intervista.

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Si può dare di più

Chi non ricorda la canzone del mitico trio Morandi, Ruggeri e Tozzi che ha segnato la storia musicale italiana? Bene, credo che in occasioni come quella che sto per descriverti, sia proprio il caso di tirarla fuori dagli archivi: l’associazione Ammazzateci tutti sta per chiudere. Prendo spunto dal blog di Sara Taricani, per diffondere questa notizia. Il movimento Ammazzateci tutti è stato fondato in Calabria nel 2005 in piena autonomia dai partiti, con l’intento di accendere una speranza contro l’omertà e la paura legata al potere della mafia. Ad oggi si contano più di 8.000 volontari in tutta Italia, dalla Lombardia, alla Sicilia, dal Lazio, al Veneto, dalla Puglia, al Piemonte. Adesso chiedono una piccola donazione per poter continuare la loro attività. Io ho mandato i miei venti dollari: se già solo duemila persone mandassero 20 euro, avrebbero la cifra che gli serve per andare avanti. Quindi cantiamo tutti insieme: si può daaaare di piùùùù 🙂

Il ruolo degli standard

L’istituto inglese per gli Standard (BSI) dice che “uno standard è una specifica pubblicata che determina un linguaggio comune, contiene una specifica tecnica o altri criteri precisi ed è concepito per essere utilizzato coerentemente, come una norma, una direttiva o una definizione. Gli standard contribuiscono a semplificare la vita e ad accrescere l’affidabilità e l’efficacia di molti beni e servizi da noi utilizzati” . Un alto livello di compatibilità tra le risorse digitali messe a disposizione da molteplici fornitori fa sì che uno strumento che operi con queste risorse si trovi a gestire un numero limitato di formati, interfacce e protocolli chiaramente definiti. Leggi il resto : Il ruolo degli standard

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