Da quando le figlie hanno iniziato ad utilizzare la rete casalinga sui propri cellulari in maniera più costante, è sorta la necessità di trovare un modo per limitare l’uso del WiFi, ad esempio spegnendolo dopo una certa ora la sera, e solo in certi orari nel fine settimana. Così mi son deciso a prendere un router per sostituire quello che una decina d’anni fa la compagnia che ci fornisce il servizio internet ci aveva generosamente regalato. Un router che aveva giusto lo stretto indispensabile per navigare in rete. Dopo aver installato quello nuovo, mi è sembrato di rivivere l’esperienza di quando sono passato da Tophost a Supporthost: abituato all’interfaccia spartana di quello vecchio, tutte le funzioni del nuovo TP-Link Archer A7 (AC1750) mi sembravano manna dal cielo. Dopo un anno di utilizzo, devo dire di essere pienamente soddisfatto delle capacità di questa piccola scatoletta economica. Leggi il resto di DD-WRT: rendi il tuo router open source
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Due anni con Supporthost
Ebbene si, era il 9 settembre 2022 quando annunciavo ufficialmente il mio trasloco da Tophost, il provider che aveva ospitato queste pagine per quasi 17 lunghissimi anni, verso il nuovo condominio virtuale di SupportHost, un servizio consigliatomi qualche mese prima dal buon Nicola. Sin dall’inizio, come potrai scoprire cercando il nome del provider nel mio archivio, cominciai ad usare tutti i nuovi giocattoli che mi erano stati messi a disposizione, ed ebbi l’occasione di mettere alla prova le mie conoscenze informatiche per spremere ogni bit da quella piattaforma. A due anni di distanza, devo dire che continuo ad essere più che soddisfatto della mia scelta, tant’è che ho cominciato a consigliare questo provider ad amici e parenti, ed ho trasferito alcuni siti che gestisco, come quello della sezione regionale californiana dei Toastmasters, di cui avevo parlato tempo fa. Leggi il resto di Due anni con Supporthost
Qualche statistica su questo blog nel 2023
Oggi vorrei fare due conti e riassumere l’anno che abbiamo appena concluso dal punto di vista delle attività all’interno di questa casetta virtuale. Nel 2023 ho scritto la bellezza di 169 post, contro i 271 del 2022, quando avevo un ritmo serrato di un articolo al giorno: mi sono reso conto che era un po’ troppo intenso, sia per me che per i miei piccoli lettori. La nuova cadenza a giorni alterni, che uso anche per mantenere un po’ di disciplina con me stesso, sembra essere più digeribile, stando al flusso costante di commenti che genera. A proposito di commenti, nel 2023 ne ho ricevuti la bellezza di 410, in crescita rispetto ai 321 del 2022. Il ripostiglio è la categoria che ho usato di più l’anno scorso, con 41 post, seguita a ruota dal salotto con 38 e dall’angolo pc con 27. Leggero cambio nella leadership dei commentatori rispetto al 2022: Trap rimane il protagonista assoluto con 124 commenti, seguito a distanza da Daniele con 26, e kOoLiNuS terzo con 20. Leggi il resto di Qualche statistica su questo blog nel 2023
Le auto elettriche e l’infrastruttura insufficiente
Tante cose nel Paese a stelle e strisce, negli ultimi anni, sono diventate appannaggio di questo o quel partito politico in maniera spesso estrema e senza possibilità di confronto dialettico. Democratici e repubblicani sembrano seguire un copione scritto da chissà chi, ogni volta che interagiscono su un determinato argomento. Le auto elettriche sono uno dei tanti esempi di questo fenomeno: spesso mi sono imbattuto in post su Facebook dove masse di boomer di destra recitano la solita litania di motivi per cui le detestano, vantandosi dei loro SUV da 5000 cc turbo aspirati che consumano un litro di benzina ogni volta che tocchi il pedale dell’acceleratore. Uno degli argomenti che spesso tirano fuori è quello dell’inadeguatezza dell’infrastruttura di distribuzione dell’elettricità, e del fatto che se tutti avessimo un’auto elettrica, il sistema collasserebbe nel giro di pochi minuti. Leggi il resto di Le auto elettriche e l’infrastruttura insufficiente
Impressioni dopo un anno con SupportHost
Mi ero segnato questa data sul calendario con l’intento di scrivere due righe quando sarebbe arrivato il momento, ed eccomi qui. Incredibile ma vero, è già passato un anno da quando decisi di abbandonare il provider che aveva ospitato questo sito sin dai suoi primi vagiti, e di spostare tutto su SupportHost. Un anno in cui ho avuto modo di mettere alla prova i loro vari servizi e strumenti, e di farmi un’idea sul rapporto tra qualità e prezzo, sulle prestazioni e soprattutto sulla bontà del loro servizio assistenza clienti. Già, perché un’azienda, qualsiasi cosa venda, può mettere sul mercato il prodotto più allettante del mondo, ma se poi non aiuta i propri clienti nel momento del bisogno, perde tutta la mia stima.
Con SupportHost, in questi 365 giorni ho inviato una quindicina di richieste ai loro tecnici, e sono sempre state lavorate nel giro di 24 ore. Inclusa una abbastanza complessa, in cui bisognava sbrogliare una matassa di record DNS che avevo messo in piedi quando ho attivato CloudFlare per qualche mese, e che richiedeva il loro intervento per resettare un parametro dietro le quinte. La ciliegina sulla torta, poi, è il fatto che si tratta di un’azienda gestita da personale italiano, a partire dall’amministratore delegato Ivan Messina, che sulla qualità del suo servizio ha deciso di metterci la faccia. Un novello Giovanni Rana tecnologico con la passione per i viaggi, e con l’affabilità di un amico con cui berresti volentieri una birra al bar sotto casa. Leggi il resto di Impressioni dopo un anno con SupportHost
Un anno di (nuove) chiacchiere
Dicembre m’ispira sempre a fare il punto sull’anno appena trascorso, a riflettere su cosa avrei potuto fare meglio (tanto!), un po’ come gli ebrei che espiano le proprie colpe durante l’annuale rito dello Yom Kippur, dopo aver celebrato il loro capodanno. Si è trattato di un anno abbastanza prolifico dal punto di vista del blog: non immaginavo, quando ho deciso di riprendere le trasmissioni, di avere così tanto da dire. Eppure ho scritto finora la bellezza di più di 250 articoli e raccolto più o meno 300 commenti dai miei lettori. Per i più curiosi, i più attivi sono stati Trap, seguito a ruota da Emanuele ed a poca distanza da kOoLiNuS, tutti e tre in zona Champions. Poi distaccati di varie lunghezze ho trovato Fiordicactus, Aldo e Davide. Ma si è trattato anche di un anno di cambiamenti: ho trovato un nuovo lavoro, ho chiuso il mio plugin delle statistiche, ho lasciato Tophost dopo 16 anni. Un processo di svecchiamento che, forse, metto in atto inconsciamente per contrastare l’avanzamento dell’età? Leggi il resto di Un anno di (nuove) chiacchiere
Cosa succede sotto il cofano del blog
Zitto zitto è già passato un mesetto e mezzo da quando ho fatto i bagagli ed ho trasferito la baracca da Tophost a Supporthost. Se da un lato ho sempre un minimo di nostalgia per il pannello di controllo spartano e minimalista che avevo prima, dall’altro ho già cominciato ad esplorare i meandri più nascosti dei vari servizi disponibili sul nuovo hosting. E più m’addentro, più rimango affascinato da quello che scopro, specialmente considerando che non ero abituato a cotanta abbondanza di giocattoli con cui sperimentare. Tra i vari esperimenti da scienziato pazzo, ho puntato i nameserver su Cloudflare, ed ho così potuto cancellare il plugin che si occupava della cache di WordPress (lo sai, io sono un minimalista in queste cose), ho configurato un indirizzo separato (e nascosto) per accedere alla bacheca del sistema di gestione, ho attivato un indirizzo senza biscotti per servire gli elementi statici come immagini e fogli di stile, ed ho installato una manciata di script che monitorano le cartelle del sito, per assicurarmi che non vi siano file sospetti caricati da chissà chi. Ho persino rimosso il www dall’indirizzo del sito, sperando che Google non mi punisca troppo 😅. Leggi il resto di Cosa succede sotto il cofano del blog
Creare un feed personalizzato in WordPress
Parafrasando quello che cantava Jovanotti secoli fa, sono un blogger fortunato. Perché i miei lettori ci tengono a condividere la loro sincera ed onesta opinione su come gestisco la baracca, aiutandomi a migliorare ogni giorno questo piccolo spazio sperduto nella rete. Come forse avevi notato, il feed di questo blog proponeva, oltre agli articoli freschi di stampa, anche altri “del giorno” tirati fuori dall’archivio (ne avevo parlato qui, per i più distratti). All’epoca avevo deciso di implementare quella funzione per rimpinguare le esili sembianze del feed, e per dare ai pochi lettori rimasti la possibilità di rinfrescarsi la memoria su quello che c’eravamo detti un decennio fa. Quando Emanuele mi ha detto di avere qualche dubbio su questa funzionalità, osservando che gonfiava il suo feed in maniera artificiale, non potevo certo ignorare il suo appello. Ho dato un’occhiata alle statistiche, ed in effetti ho notato che non portava più visitatori. Così mi sono messo al lavoro, ed ho deciso che la soluzione migliore era di lasciare in pace il feed principale, e di crearne uno a parte per l’archivio, per la gioia di grandi e piccini. Leggi il resto di Creare un feed personalizzato in WordPress