due chiacchiere

Axellweb incontra Pibua

“Era una notte buia e tempestosa quella del 4 gennaio 1967, quando all’improvviso uno squarcio di sereno si aprì nel cielo di Genova, la luna fece capolino e posò un suo pallido raggio sulla finestra di una casa dove vivevano due genitori in attesa della loro prima creatura. Quello era il segnale tanto atteso: i due giovani emozionati e, a dire il vero, un po’ spaventati da quello che li aspettava, salirono in macchina e si diressero verso il posto dove i bambini vengono alla luce. Da lì a poche ore la loro vita sarebbe completamente cambiata.” Così comincia l’autobiografia di Stefania, in arte Pibua, ospite oggi nel mio salotto virtuale per la consueta intervista doppia, insieme ad Andrea di Axellweb. Il quale risponde in tono più professionale raccontandoci quanto segue:

Andrea Toso nasce a Torino (da genitori veneti) nel mese di giugno di un bel po’ di anni fa, laureato in Scienze della Comunicazione e masterizzato allo IED in Web Marketing. Attualmente è project manager in WEDOO (agenzia di comunicazione torinese). In precedenza ha coordinato attività e progetti per CSP innovazione nelle ICT (in ambito di nuovi media e media sociali).

Beh, vediamo cosa hanno risposto alle mie domande di oggi.

Il tuo prossimo viaggio: quando, dove e perché

ADipende da lui. Lui è Lorenzo, mio figlio di 3 mesi. Non è facile muoverci, ma contiamo entro la fine dell’anno di andare ancora qualche volta nella nostra amata Liguria. Il mare per noi è un richiamo irresistibile, anche d’Inverno.

PIn questione di viaggi in realtà ho un sacco di arretrati visto che negli ultimi dieci anni il viaggio più lungo che ho fatto è stato quello di inizio settembre (ben 400 km in macchina…) a Cesenatico. Il problema più grosso purtroppo è quello della scarsità dei soldi a disposizione. Comunque dovendo scegliere un’ipotetica meta futura, opterei per un posto in cui ci siano cose nuove da vedere, una cultura diversa dalla nostra, profumi e colori sconosciuti, cibi particolari, un luogo in cui siano ancora presenti i segni di una storia passata. Il Giappone potrebbe essere un luogo che risponde a queste caratteristiche.

Mi viene chiesto anche quando penso di fare questo viaggio… la risposta è: passate dal mio blog e contattatemi, vi darò gli estremi del conto corrente per le offerte volontarie, se sarete generosi per Natale riuscirò a partire!

La carta stampata: nemico giurato o meta ambita di ogni buon blogger?

ANessuna delle due cose, almeno per me. Amo la carta, adoro il suo profumo e spesso annuso libri e pubblicazioni come un segugio. Anzi se vedete qualcuno che in libreria sniffa libri quello sono proprio io. Amo la carta e magari prima o poi scriverò anche un libro, ma con il blogging non c’entra nulla. Non c’è alcuna competizione, non ci sono traguardi particolari. Il mestiere del giornalista lo volevo fare all’epoca dell’università, ora mi lascia completamente indifferente.

P Con l’avvento dei primi quotidiani online si pensava che la carta stampata fosse ormai giunta al capolinea, in realtà questo non è avvenuto, anche se probabilmente i giornali venduti in edicola sono meno rispetto a prima. Io non credo che i giornali siano nemici giurati dei blogger e neanche che siano un fine da raggiungere, semplicemente sono due cose diverse.

Personalmente la mattina preferisco accendere il mio portatile e fare un giro tra i vari siti di informazione che leggo di solito, soprattutto perchè in questo modo riesco a valutare diversi pareri suigli argomenti trattati, ad approfondire aspetti che non mi sono chiari, andare a vedere cosa è successo in precedenza e a ricostruire a modo mio l’intera vicenda, insomma riesco a farmi un’idea più chiara e personale.  Detto questo, a volte, mi piace comprare un giornale, avere un “rapporto fisico” con la parola, sentire tra le mani la carta e l’odore dell’inchiostro… questo è un aspetto che internet non potrà mai avere.

Un’altra cosa che mi piace del giornale cartaceo è che ha la capacità di favorire i rapporti tra persone: non vi è mai capitato in un bar di prendere un giornale e cominciare a scambiare opinioni con il vostro vicino di tavolo, sorseggiando una bibita?

Un pregio ed un difetto della città dove vivi

ATorino è magica in tutti i sensi. Una città dalle mille e più sfaccettature, tutte da scoprire piano piano. Gusti, colori, sapori, odori. Torino ha il pregio di essere piena di cose e di persone da scoprire, ma sempre secondo uno spirito elegante e particolare, tutto sabaudo. Il difetto? Gli abitanti che non la amano, semplicemente perché non la conoscono.

PGenova è una città bellissima, credo ce ne siano poche belle come lei: nel giro di pochi chilometri si può passare dal mare più bello, dalla spiaggia bianca e fine, alla collina verde e rigogliosa. Il suo centro storico è qualcosa di splendido, oltre ad essere il più grande d’Europa è una ragnatela di vicoli e stradine che all’improvviso si aprono su piazze splendide e palazzi eleganti e maestosi. La cucina è un prelibatezza, come non impazzire per la focaccia, per la farinata, per le trofie al pesto?

Il difetto , purtroppo, sta nel non sapere valorizzare tutti gli aspetti positivi che vi ho elencato, non riusciamo a “vendere” la nostra città, a farle la giusta pubblicità, a renderla un po’ più accogliente per chi la visita.  Non si può avere un patrimonio così grande, invitare i turisti a venire e poi tenere i negozi chiusi, le strade perennemente intasate, i parcheggi inesistenti, le strutture informative insufficienti.

Come nasce il nome del tuo blog?

AE’ un po’ lungo da spiegare. Diciamo che è un soprannome che mi sono dato da ragazzino. Era il nome di un maestro di Ski con cui feci amicizia. Un tizio molto originale e simpatico che mi rimase impresso. Il mio zainetto dell’Invicta riportava la scritta con UniPosca: Axell’s bag… Milioni di anni fa. Quando aprii il mio primo sito web, nel lontano 1996, comprai il dominio Axellweb.com e poi nel 2003 nacque il blog, che ancora porta lo stesso nome.

P“Il coraggio delle idee” è il titolo di una canzone di Renato Zero. Io sono una sorcina da almeno 30 anni, ero praticamente in culla quando ho cominciato ad ascoltare le sue canzoni. Quando ho deciso di aprire un blog non potevo fare altro che cercare nel suo repertorio la canzone che rappresentasse meglio quello che intendevo esprimere, e quello che volevo era raccontare il mio punto di vista sull’attualità, senza lasciarmi intimidire dalla corrente di pensiero più in voga. Volevo avere il coraggio di rendere pubbliche le mie idee e di discuterle anche con chi la pensa diversamente da me…penso di esserci riuscita.

Commenti

  1. pibua
    ha scritto:

    Grazie per l’ospitalità 😉

  2. camu
    ha scritto:

    @pibua: l’onore di averti ospite qui da me è tutto mio 🙂

  3. Chit
    ha scritto:

    Grande Pibua, fioccano gli ospiti importanti in questa rubrica … 😉

    Complimenti agli intervistati e all’intervistatore 😀

  4. hermansji
    ha scritto:

    eh eh una super “sorcina” 🙂 !!
    .:.

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