due chiacchiere

Buona pasqua con l’uccelletto

Circa 6 anni fa pubblicai questo articolo per fare gli auguri di una serena Pasqua ai miei lettori in maniera divertente ed insolita. Con una poesia recitata da Andrea Bocelli durante una puntata di Viva Radio Due con Baldini e Fiorello (trasmissione radiofonica che mi svegliava la mattina, quand’ero in Italia). Oggi ho deciso di riproporlo a beneficio dei lettori che hanno cominciato a seguire questo piccolo spazio in epoche più recenti. Intanto noi ci prepariamo ad andare al supermercato per comprare tutti gli ingredienti del pranzo luculliano in programma per Domenica. Che sarà a base di focaccie ripiene all’agnello, pastiera napoletana e leccornie varie 😉

Era d’Agosto e un povero uccelletto
ferito dallo fionda di un maschietto
andò per riposare l’ala offesa,
sulla finestra aperta di una chiesa.
Dalle tendine del confessionale
il parroco intravide l’animale
ma, pressato dal ministero urgente,
rimase intento a confessar la gente.
Mentre in ginocchio alcuni altri a sedere
dicevano i fedeli le preghiere,
una donna, notato l’uccelletto,
lo prese al caldo e se lo mise al petto.
D’un tratto un cinguettio ruppe il silenzio
e il prete a quel rumore
il ruolo abbandonò di confessore.
Scuro in viso peggio della pece,
s’arrampicò sul pulpito e poi fece:
“Fratelli! Chi ha l’uccello per favore
esca fuori dal tempio del Signore!”
I maschi, un po’ stupiti a tal parole,
lenti s’accinsero ad alzar le suole,
ma il prete a quell’errore madornale
“Fermi” gridò “mi sono espresso male!
Rientrate tutti e statemi a sentire,
solo chi ha preso l’uccello deve uscire!”
A testa bassa, la corona in mano,
cento donne s’alzarono pian piano.
Ma mentre se ne andavano ecco allora che il parroco strillò:
“Sbagliate ancora, rientrate tutte quante figlie amate
che in non volevo dir quel che pensate!
Ecco, quello che ho detto torno a dire,
solo chi ha preso l’uccello deve uscire,
ma, mi rivolgo, non ci sia sorpresa,
soltanto a chi l’uccello l’ha preso in chiesa!”
Finì la frase e nello stesso istante
le monache s’alzarono tutte quante
e con il volto pieno di rossore
lasciavano la casa del Signore.
“O Santa Vergine!” esclamo il buon prete
“Fatemi la grazia se potete.
Poi senza fare rumore dico, piano piano
s’alzi soltanto chi ha l’uccello in mano!”
Una ragazza che col fidanzato s’era messa in un angolo appartato
sommessa mormorò con viso smorto
“Che ti dicevo, hai visto? Se n’è accorto!”

Puoi scaricare anche il file audio con la recita di Bocelli.

Commenti

  1. Caigo
    ha scritto:

    L’ho riconosciuta!
    Ricordo che l’ascoltavo in auto e ridevi come uno scemo…chissà cosa pensavano di me gli automobilisti che m’incrociavano! 😛
    Bravo ad aver conservato il file audio.

  2. ha scritto:

    Buona Pasqua a tutti! A Camu e famiglia e ai suoi affezionati lettori!:-)

    Ciao, Fior

  3. Caigo
    ha scritto:

    ps: Ovviamente Buona Pasqua! Per me sarà lavorativa e probabilmente sotto la pioggia ma va bene lo stesso. 😀

  4. giglio
    ha scritto:

    E’ sempre molto divertente l’uccelletto!
    Buona Pasqua!

  5. Ph.D Isaak
    ha scritto:

    Anche la pasteria africana ?

    Hmmmm… si vede che sei proprio diventato un cittadino statunitense al 100%.

    Complimentoni 🙂

  6. ha scritto:

    In ritardo, auguri.
    Ciao,
    Emanuele

  7. ha scritto:

    wow non scrivi dagli attentati della maratona di Boston. Sei ancora in USA? ho leggiucchiato un po’ il tuo blog. Innanzitutto Buon 2014! Quali sono i propositi per la tua vita all’estero, tra americanate e contraddizioni…? Noi da Boston vogliamo metterci in contatto con gli italiani all’estero e le loro vite/esperienze. Se ne vuoi parlare contattaci al nostro programma radiofonico su http://litaliachiamo.wordpress.com e magari ci mettiamo d’accordo. Ho letto un po’ di cose tue qui dentro, e…Io racconto anche da Boston su spremiacume.wordpress.com CIAO.

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