due chiacchiere

Dieci anni di Google Wallet

Durante le incursioni serali nel mio archivio digitale, mirate a ripulire i vecchi video, sto riscoprendo un sacco di roba, e rileggo con piacere l’emozione che provavo quando veniva lanciato un nuovo luccicante servizio. Come Google Wallet, di cui scrivevo più o meno dieci anni fa. A quei tempi le aspettative per una rivoluzione del commercio mondiale sembravano davvero tante. Io avevo ricevuto da poco il mio primo smartphone aziendale, e non vedevo l’ora di usarlo con questa nuova tecnologia. Non so in Italia, ma qui dieci anni dopo le cose non sono cambiate poi così tanto. Stando ad una ricerca di Pew, gli americani ancora sembrano prediligere il contante per i loro acquisti, seguito da carte di credito e bancomat. Le transazioni online, rispetto al decennio scorso, ovviamente fanno la parte da leone oggi, con buona pace di coloro che odiano Amazon e Bezos. Tuttavia, lo studio di Pew ha anche scoperto che, di generazione in generazione, i consumatori rimangono scettici nei confronti dell’uso del telefonino per i pagamenti in negozio.

In parte a causa di questa mancanza di fiducia, stando alla ricerca di Pew, e della consolidata storia di esperienze positive con le carte tradizionali, l’adozione dei pagamenti mobili non ha soddisfatto le proiezioni del settore, anche se l’e-commerce in generale ha visto una forte crescita negli ultimi decenni. Quando ho letto l’articolo, sono rimasto perplesso all’inizio, dato che oramai quasi tutti abbiamo un telefonino capace di implementare questa funzione. Anche se in effetti la presenza del dispositivo NFC è calata abbastanza nei cellulari di fascia bassa, negli ultimi anni. Insomma, un’occasione persa per ridisegnare le tecnologie di pagamento a nostra disposizione: ci saremmo potuti sganciare dai sistemi finanziari tradizionali, che ancora fanno soldi a palate con commissioni a destra e manca, e far esplodere le piattaforme blockchain, ma non ci siamo riusciti. Forse fra 10 anni?

Commenti

  1. ha scritto:

    Pago quotidianamente con l’iPhone da alcuni anni. Giro con zero contante solitamente. Non faccio testo, lo so, però nel nord Italia è ormai possibile vivere solo con moneta digitale senza grosse difficoltà (in aeroporto ho pagato con NFC anche l’acqua dal distributore automatico, in città puoi pagare il parcheggio, etc…).
    Ciao,
    Emanuele

    Risposte al commento di Emanuele

    1. camu
      ha scritto:

      Pensa, qui il parcheggio per strada in molti casi si paga ancora con le monetine da 25 centesimi (che io a volte dimentico, e ti lascio immaginare la litania di preghiere a santi vari quando me ne accorgo 😀 ). Una volta ho provato a pagare con NFC al supermercato, ma la cassiera m’ha guardato come se avessi due teste e 4 braccia, e la macchinetta non ha accettato il pagamento, così da allora ho sempre usato la carta di credito. In Italia siete più avanti!

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      1. ha scritto:

        E’ assurda questa cosa. E’ assurdo come l’America rilasci tantissima della tecnologia che usiamo quotidianamente ma al contempo in tanti aspetti rimane molto indietro. A Chicago avevo visto un po’ di negozi “cash free”, al contempo però le autostrade lì intorno non avevano caselli con capacità di pagamento elettronico, dovevi usare tutte le monetine che avevi in tasca…
        Ciao,
        Emanuele

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        1. camu
          ha scritto:

          A chi lo dici. Una volta mi hanno mandato una multa a casa perché non avevo abbastanza monetine al casello autostradale. Da allora mi sono abbonato al Telepass e così non mi fregano più. Mi sa che mi hai dato un’idea per un post sull’argomento…

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