due chiacchiere

E se Cospito fosse stato un fascista?

Leggo sbalordito i dibattiti sull’ultima notizia che anima i salotti (reali e virtuali) del Belpaese: lo sciopero della fame del brigatista Cospito. Leggo che ci sono scuole occupate da studenti simpatizzanti, proprio in questo periodo dove studiare è possibilmente l’unica cosa che può salvare i giovani dal baratro che si trovano davanti. Leggo le polemiche sul regime del carcere duro, e su come forse il 41 bis andrebbe abolito, perché non possiamo trattare in questo modo i poveri carcerati. Ma come, qualche settimana fa tutta l’Italia si ritrovava a gioire per l’arresto di Matteo Messina Denaro, ed ora è già acqua sotto i ponti, tutto dimenticato nel vorticoso fluire di notizie che ci frastornano ogni giorno? Quello che mi lascia basito, comunque, è la solidarietà mostrata da certi politicanti nei confronti di questo signore che ha gambizzato un uomo nel 2012, mica negli anni di piombo.

Perché, mi chiedo, quando Giorgia Meloni è stata eletta dal popolo a guidare il Paese, ci si strappava i capelli gridando “fascisti”, mentre adesso non ci si indegna per quest’insurgenza anarchica che, stando ai volantini diffusi dal loro braccio di propaganda, mira a destabilizzare il Paese e nutre un odio viscerale contro le istituzioni e le forze dell’ordine? Cospito sapeva benissimo a cosa andava incontro quando ha fatto quegli attentati: non è lo Stato che lo sta uccidendo, lo sciopero della fame lo sta facendo di propria volontà. Eppure sui blog che hanno versato fiumi d’inchiostro virtuale sullo spettro del fascismo, non leggo una parola che sia una su questa recrudescenza anarchica. Due pesi e due misure? A volte mi sembra proprio che la gente voglia che l’Italia rimanga una repubblica delle banane.

Commenti

  1. Aldo
    ha scritto:

    Certe notizie sono montate dai media. Dai media sembra che l’opinione pubblica sia divisa tra sostenitori pro-anarchico e anti. In realtà la stragrande maggioranza (silenziosa e che si fa sentire quando va o non va a votare) non solo gli sta bene che Cospito resti al 41bis, ma se potesse lo getterebbe in un pozzo.

    Risposte al commento di Aldo

    1. ha scritto:

      Che dire, la percezione per me che sono all’estero e non ho modo di parlare con molte persone di questi argomenti, è completamente diversa. Da qui sembra che mezza Italia sia a favore dell’abolizione del regime del carcere duro, a leggere i giornali ed ascoltare vari podcast. Mi fa piacere che poi, andando a guardare più da vicino, non sia così.

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