due chiacchiere

Errori di accessibilità

L’omino accessibile seduto sulla mia spalla mi tormenta da alcune settimane perché ha notato che da tempo non affronto più argomenti legati all’accessibilità: devo dargli ragione, ma a parziale discolpa posso dire che ultimamente la delusione per come vanno le cose in questo settore, mi ha tolto l’entusiasmo iniziale. Guardo in giro molti siti istituzionali (alcuni fatti anche con il mio contributo) e trovo tanti errori, dai più banali a quelli davvero gravi, che si fanno beffa della legge e della comunità. Ecco che oggi, prendendo spunto da un articolo di Trenton Moss, voglio proprio parlare degli strafalcioni più diffusi.

Se stai per costruire un sito, e vuoi renderlo accessibile, stai attento a questi trabocchetti:

  1. Non abbondare con il testo descrittivo associato alle immagini: una spiegazione minuziosa finirà con l’annoiare il visitatore non vedente, che presto smetterà di leggere il tuo sito; anche il contrario però è sbagliato: scrivere “logo del comune” oppure “fotografia di un ragazzo” non aggiunge alcuna informazione utile per chi si basa esclusivamente sulle parole per comprendere il messaggio veicolato tramite il sito;
  2. Riduci al minimo i tasti di accesso rapido (access key): ad oggi è molto probabile che la loro definizione entri in conflitto con alcune scorciatoie da tastiera usate dai visitatori non vedenti per le loro operazioni di navigazione. L’effetto finale è opposto a quello desiderato: anziché dare un servizio, si finisce per disorientare l’utente, che non capisce più quali tasti fanno cosa;
  3. Non cambiare l’ordine di tabulazione (tab index): se hai fatto una buona progettazione preventiva dell’aspetto grafico, la sequenza dei collegamenti così come sono dichiarati, dovrebbe già andar bene senza manipolarne l’ordine. La necessità di seguire un ordine diverso denota errori di fondo che andrebbero “prevenuti” più che curati a posteriori;
  4. Procurati un lettore vocale: la prova migliore che puoi fare è metterti nei panni di un visitatore non vedente, usando un programma per la navigazione vocale del sito. Man mano che sviluppi nuove pagine, verifica la loro accessibilità spegnendo il monitor e navigando soltanto attraverso la tastiera: non sarai bravo come un non vedente, ma ti accorgerai di tanti piccoli errori di progettazione.

Commenti

  1. Francesco
    ha scritto:

    Ciao a tutti,

    ho fatto un pieno di accessibilità, ma ancora non sto male 🙂

    Reduce dall’esperiena del tema accessibile per WordPress, che non sarà l’ultimo, ho sviluppato un template accessibile anche per Joomla, si chiama Quadro ed è visibile e scaricabile all’indirizzo http://joomla.4elementi.info.

    Spero non essere fuori luogo, aggiungo a chiosa una ricetta che si integra sempre e ovunque (compatibilmente)

    http://4elementi.info/wordpress/?p=113#more-113

    Auguri ancora

    Francesco

  2. camu
    ha scritto:

    @Francesco: non per fare una guerra di religione, ma secondo me con Joomla è tempo perso, il motore è intrinsecamente meno accessibile di quello di WordPress 🙂 Ottima idea, invece, quella della ricetta…

  3. Francesco
    ha scritto:

    Camu,

    Joomla! è redento, in quanto a partire dalla versione 1.5 ha il sistema degli override, è possibile riscrivere, inserendole nel template, le funzioni del core.
    Semplicissimo riscrivere i moduli, ma anche le funzioni più profonde.

    Dal lato frontend, mi sembra complementare a WordPress, meno orientato all’interazione (perciò meno adatto a gestire un blog) ma buona architettura per i contenuti.

    Il risultato mi sembra accessibile

    http://joomla.4elementi.info, anche se sarà più complesso ottemperare al criterio 3.3.6 delle Wcag 2.0.

    Un caro saluto, alla prossima ricetta

    Francesco

  4. Francesco
    ha scritto:

    Camu, il sito è sempre in manutenzione in quanto ci sto studiando.
    Sono un validatore severissimo che utilizza il validatore Xhtml e Css del W3c, Cynthia, il validatore del FAE, il precisissimo Total Validator a livello AAA, la barra WAT, le mie fisse semantiche e i tuoi (grazie ancora) consigli.

    Allo stato attuale pochi dettagli sono da “accessibilizzare” (liste vuote in caso di elenchi vuoti), attributi target di cui uno eliminato, e appunto quelle stringhe di link lunghissime che fanno persino comparire la – AAARGHH!!!! – barra di scorrimento orizzontale.

    Per il resto è un CMS discreto, meno rigido di Wp, già dotato di tutti i tag Meta.

    Mantengo dunque le due anime: Wp per interazione, Joomla per gestione siti.

    Aggiungo: purtroppo solo il front-end è accessibile, il destino ha creato Javascript.

    Aggiungi mai i cubetti di pancetta e i fusi di pollo al minestrone?

    Salutone

    Francesco

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