due chiacchiere

Il canarino e la miniera di carbone

L’altro giorno parlavo con alcuni genitori con cui discutiamo le faccende scolastiche dei figli che sono nella stessa classe. A differenza dell’Italia, non so se l’avevo già detto, qui ogni comune ha il suo provveditore agli studi, a cui fanno capo tutte le scuole della città. La nostra provveditora (si dice così? oramai non ci si capisce più nulla) non è molto amata dai genitori e dagli insegnati, è una con poca esperienza che ha fatto scappare un bel po’ di bravi insegnanti negli ultimi due anni. La sua gestione della pandemia è stata molto criticata, e così ho finito per aggregarmi ad un gruppo di genitori attivisti, se così possiamo dire, che fanno sentire le ragioni delle loro proteste ad ogni riunione del consiglio scolastico. Tutto questo preambolo per dirti come mi è venuta in mente la lezione d’inglese di oggi: durante la chiacchierata con i genitori, sono venute fuori alcune espressioni idiomatiche interessanti, che vorrei condividere su queste pagine. Così quando verrai in America, potrai fare una bella figura sfoggiandone un paio al momento opportuno.

  • A canary in a coal mine. Letteralmente, il canarino nella miniera di carbone. All’inizio del secolo scorso, i minatori portavano con se un uccellino, in genere un canarino, in una gabbietta, per fare da sensore sulla concentrazione di anidride carbonica nell’ambiente sotterraneo. Se vedevano il canarino far fatica a respirare o morto, sapevano che dovevano uscirsene al più presto possibile, per evitare un’intossicazione. Quest’espressione si usa quando si fa riferimento a qualcuno o qualcosa che rappresenta un campanello d’allarme per una situazione ancora peggiore: The melting glacier is a canary in the coal mine for global warming.
  • A dime a dozen, ovvero con 10 centesimi te ne compri dodici. Espressione che si riferisce chiaramente a qualcosa di poco valore, insignificante: experts on social media are a dime a dozen.
  • Bite the bullet, che non vuol dire masticare un proiettile, sebbene qui in America le armi da fuoco si trovino, per usare l’espressione del punto precedente, a dime a dozen appunto. Questo modo di dire si riferisce piuttosto ad una decisione difficile, spiacevole, che provocherà critiche e malumori. Ad esempio, you may not want to spend a lot of money on a new car, but if you know yours is beginning to break down a lot, you might have to bite the bullet.
  • Stab someone in the back. Questa invece significa esattamente quello che pensi: pugnalare qualcuno alle spalle. Io credevo traesse la propria origine da Giulio Cesare, che venne pugnalato 23 volte dai senatori capeggiati da Bruto, ed invece sembra sia un riferimento ad intrallazzi politici dopo la prima guerra mondiale.
  • Cut to the chase è una delle mie preferite, e trova il suo corrispondente nell’italiano venire al sodo: let me cut to the chase: Jennifer thinks you’re mad at her!

E tu ne conosci qualcun’altra che ti ha sempre incuriosito?

Commenti

  1. Trap
    ha scritto:

    Eh eh, vedo che anche da voi c’è chi “si gratta la panza” 😂

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    1. ha scritto:

      Qui più che grattarsi, è una questione di incompetenza, e scelte sbagliate nell’amministrare il distretto scolastico di cui la signora è a capo, compreso un aumento di ben 40 mila dollari nel bel pieno della pandemia, quando tutti erano distratti. Ma come, invece che spendere i soldi per rimediare al danno educativo che gli studenti hanno subito giocoforza per colpa del Covid, questa si aumenta lo stipendio? Cose assurde…

      Risposte al commento di camu

      1. Trap
        ha scritto:

        Concordo, e fate bene a mettervi in un comitato. Sperando che, come di solito vanno le cose, non sia la “fidanziata” di un qualche altolocato, e quindi inamovibile…

        Risposte al commento di Trap
        1. ha scritto:

          Hai proprio colto nel segno. Ci sono sospetti che sia amica con alcuni politici della zona, e che sia stata “sistemata” solo per clientelarismo. Poi lei a sua volta ha assunto la sua fidanzata a capo dei professori di educazione fisica, ed ha sistemato un po’ dei suoi amici in varie posizioni di comando, a suon di centinaia di migliaia di dollari di stipendio. Nel frattempo, ai ragazzi a scuola danno un pranzo alla mensa che neppure alla mensa universitaria era così scadente…

  2. Trap
    ha scritto:

    “A capo dei professori di educazione fisica”! Mi mancava questa, immagino che lavoro faticosissimo… Checco Zalone potrebbe farci un film ad hoc!

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    1. ha scritto:

      Ah si si, ed essendo raccomandata dalla sua fidanzata, non fa una ceppa dalla mattina alla sera…

      Risposte al commento di camu

      1. Trap
        ha scritto:

        “Così due anni fa, sempre a Palermo, sono stati regolarizzati una settantina di ispettori ambientali con il compito di «contare» i tombini in cambio di 800 euro al mese. A tenerli d’occhio sul posto di lavoro, ecco i controllori dei controllori di tombini.
        D’altronde gli organici, nella Sicilia a statuto molto speciale, non temono paragoni: 21.104 dipendenti (negli uffici?) e 2.528 dirigenti dietro la scrivania”

        L’articolo completo.

        Risposte al commento di Trap
        1. ha scritto:

          Chissà se dal 2008 ad oggi le cose sono cambiate in meglio o in peggio. Di certo i vari governatori che si sono succeduti nell’isola, sia di destra che di sinistra, non è che abbiano fatto molto per arginare questa piaga…

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