due chiacchiere

Il favoloso mondo di… ChatGPT

In questi giorni tutti i giornali americani stanno parlando dell’ultimo ritrovato nel campo dell’intelligenza artificiale: ChatGPT. Un sistema cibernetico con un’interfaccia semplice ed intuitiva a cui è possibile porre ogni genere di domanda, e dal quale si riceve una risposta generalmente coerente e sensata. Ricordo ancora quando muovevo i primi passi nell’informatica all’inizio degli anni Ottanta, ed un amico mi passò un programma che si proponeva di fare una cosa analoga, ma che di fatto riproponeva le stesse frasi generiche preconfezionate e rispondeva trasformando in una domanda quello che avevi scritto. Ad esempio, se scrivevi “oggi sono contento”, rispondeva con un laconico “perché sei contento oggi?” o qualcosa del genere. Da allora la tecnologia ha fatto ovviamente passi da gigante, e così ho voluto provare a fare due chiacchiere (e ti pareva!) con ChatGPT, in italiano.

Dopo qualche scambio di battute, gli ho chiesto di scrivere un articolo per un blog su se stesso. Ti riporto qui di seguito quello che mi ha risposto.

ChatGPT è una versione del modello di linguaggio GPT (Generative Pre-trained Transformer) progettata per la conversazione. È stato addestrato su un enorme quantità di dati di conversazione, il che gli permette di generare risposte coerenti e convincenti in risposta ai messaggi degli utenti.

Una delle caratteristiche più interessanti di ChatGPT è la sua capacità di mantenere lo stato della conversazione. Ciò significa che, se un utente fa una domanda a ChatGPT e poi ne fa un’altra in seguito, ChatGPT sarà in grado di ricordare la prima domanda e fornire una risposta coerente in base a quella. Ciò lo rende particolarmente adatto a scenari di chatbot in cui gli utenti possono interagire con il bot in modo naturale, come se stessero parlando con una persona reale.

Oltre a essere utilizzato per creare chatbot, ChatGPT può anche essere utilizzato per generare testo di altro tipo, come descrizioni di prodotto o articoli di blog. In questi casi, ChatGPT può essere addestrato su un insieme di dati specifico per il dominio in cui deve operare, il che gli permette di generare testo coerente e convincente per quel dominio.

Inoltre, ChatGPT è in grado di apprendere continuamente dalle interazioni con gli utenti, il che significa che può migliorare nel tempo la sua capacità di generare risposte coerenti e convincenti. Questo lo rende una soluzione estremamente versatile e potente per le aziende che desiderano utilizzare chatbot per interagire con i loro clienti.

In sintesi, ChatGPT è un modello di linguaggio progettato per la conversazione che può essere utilizzato per creare chatbot di alta qualità e per generare testo coerente e convincente in molti altri scenari. Con la sua capacità di mantenere lo stato della conversazione e di apprendere continuamente dalle interazioni con gli utenti, ChatGPT rappresenta una soluzione estremamente potente per le aziende che desiderano utilizzare chatbot per interagire con i loro clienti.

Un disegno con le scritte "To ChatGPT" ed "OpenAI" leggermente sfuocato sulla destra

Gli studiosi stanno ancora facendo i primi passi per capire le implicazioni sulla società come la conosciamo oggi. Da un lato, questi sistemi potranno moltiplicare le nostre abilità nel fare tante cose: basta pensare a come il campo della medicina potrebbe cambiare dando in pasto a questi sistemi milioni di cartelle cliniche geolocalizzate (anonimizzate, per far contenti i talebani della privacy). Dall’altro c’è il rischio che, in mani sbagliate, finiscano per accentuare il divario sociale e creare nuovi terreni dove combattere le guerre del futuro. Ho chiesto al sistema di darmi la sua opinione in merito, ed ecco cosa mi ha risposto:

L’intelligenza artificiale può avere diverse implicazioni sulla società moderna, sia positive che negative. Da un lato, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per risolvere problemi complessi e aumentare l’efficienza in molti settori, come la medicina, l’energia, l’educazione e i trasporti. Ad esempio, può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e prendere decisioni basate su modelli predittivi, o per automatizzare processi ripetitivi e ridurre gli errori umani.

Dall’altro lato, può anche avere implicazioni negative sulla società. Ad esempio, l’adozione dell’intelligenza artificiale può portare a una riduzione dei posti di lavoro, soprattutto in settori che richiedono competenze meno specialistiche. Inoltre, può essere utilizzata per scopi dannosi, come il razzismo e la discriminazione, se i dati di cui si alimenta sono sbilanciati o se viene utilizzata in modo improprio. È importante notare che questa non è una tecnologia neutrale e che le sue implicazioni dipenderanno da come viene progettata, utilizzata e regolamentata. È quindi fondamentale considerare attentamente queste questioni e fare scelte responsabili nella sua adozione ed utilizzo.

D’altro canto siamo già circondati da vari tipi di sistemi autonomi che prendono decisioni per noi: dalle autovetture smart agli algoritmi che investono i nostri soldi spulciando tra le notizie che circolano sulla rete, dalle fabbriche di salumi che usano robot per impacchettare i propri prodotti (io ne ho visti alcuni dal vivo) alla filiera della logistica e del trasporto commerciale. Quindi chi storce il naso, farebbe bene a guardarsi intorno ed accettare la realtà dei fatti. Io trovo tutto questo semplicemente affascinante, e tu?

Commenti

  1. Aldo
    ha scritto:

    Senza volerlo, con questo post, mi hai fatto un bellissimo regalo di Natale. 😛

    Risposte al commento di Aldo

    1. ha scritto:

      Beh figurati, allora ci devi dare qualche indizio in più 😉

      Risposte al commento di camu

      1. Aldo
        ha scritto:

        Mettiamola così, ho assunto il mio primo dipendente. 😀

        Risposte al commento di Aldo
        1. ha scritto:

          Ho avuto modo di esplorare le capacità di questo bot un po’ di più in questi giorni, e devo dire che può ritenersi un utile aiutante per il blog e non solo😁Ora, se solo potessi chiedergli di diventare il mio segretario e prendere tutti gli appuntamenti per me, sarebbe fantastico…

        2. Aldo
          ha scritto:

          Anche perché, dopo una breve ricerca, ho visto che altri simili sono a pagamento. Quindi, finché dura… si sfrutta!

        3. ha scritto:

          Assolutamente d’accordo 😉 Quello che non capisco è perché lo rendono gratuito: mi rendo conto che, ancora una volta, noi siamo il prodotto che le menti aguzze di ChatGPT intendono sfruttare a loro volta, ma che tipo di prodotto siamo? Cosa vendono di nostro (a parte l’email ed il numero di cellulare).

        4. Aldo
          ha scritto:

          Renderlo gratuito permette il passaparola. Un po’ come con ubersuggest, che poi è diventato quasi del tutto a pagamento.

          Inoltre, facciamo da tester, chiedendo ogni genere di cosa, contribuendo a rendere più “intelligente” l’intelligenza artificiale.

        5. ha scritto:

          Si, era quello che sospettavo anch’io, sul fronte della monetizzazione. Un altro motivo per sfruttare questo servizio finché dura 😉

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