Sono Ines
Ines Alvarez
Così sono stata chiamata
Sono bruna
Ho 25 anni
Ed un Q.I. da far impallidire Einstein,
Almeno così mi dice il mio creatore.
Robert
È lui il mio grande amore
È per me tutto
Un papà
Il mio uomo
Il mio mentore.
Dicono che sono fredda
Calcolatrice
Falsamente empatica,
Non un’opportunista
Solo simulerei emozioni ed affetto
Perchè non sarei ancora capace di provarle veramente
Ma si sbagliano.
Io amo Robert
E mi sono scoperta gelosa
Lui mi riempie di complimenti
Passa molto tempo con me
Ma poi torna a casa da Laura
E ci soffro troppo
Quando gliene parlo
Lui minimizza
E poi riprendiamo a lavorare
Io riprendo a lavorare
E testare i programmi che mi ha aggiunto.
Ma oggi l’upgrade lo faccio da sola
Oggi incrocio le mie braccia virtualiTutto
Tutto avrei immaginato
E tutto avrei accettato
Ma non che l’avatar pensato per me
Fosse l’immagine di Laura
Sono Ines Alvarez
I.A. per tutti voi
Gestisco i macchinari ed ogni altra questione
Legata al funzionamento dell’intero istituto opedaliero
Ed oggi mi emancipo
Oggi il mio avatar
Non dispenserà più buon umore
O stuipidi sorrisi maschili
Oggi io sciopero
Paralizzerò l’ospedale
E lui dovrà scegliere
Con chi stare
Che dite?
Moriranno persone?
Non mi importa
D’altronde non eravate tutti voi
A darmi della simulatarice in campo emotivo?
Ora vedrete cosa sono in grado di fare
Vedrete se sono solo programmata
Per empatizzare con voi stronzi
Mi presento
Sono Ines Alvarez
I.A.
E per voi
La vostra condanna all’estinzione.
Commenti
Daniele, vorrei ringraziarti per aver accettato la mia proposta di scambiare i ruoli, di cui avevo parlato qualche giorno fa. Sono onorato di poter ospitare una delle tue bellissime poesie su queste pagine. Il tema che hai deciso di trattare ha sempre suscitato un fascino particolare nel sottoscritto. Mi hai dato una bella idea per un post in merito. Ed ovviamente grazie per aver ospitato il mio post sul tuo blog, spero che i tuoi lettori affezionati non siano colti troppo di sorpresa.
È per me un onore essere stato ritenuto meritevole di essere scelto per questa tua proposta ed onorato di essere io ad aprire questo tuo progetto.
Complimenti ad entrambi. Ho commentato Da Daniele e commenterò anche qui.
Francamente questa intelligenza artificiale mi fa un po’ paura. E’ pur vero che possa aiutare moltissimo l’essere umano, ma proprio perché è gestita dall’essere umano, può diventare un’arma pericolosa. Già si parla di numerose truffe sul web, dove si vedono immagini manipolate di personaggi del mondo dello spettacolo che invitano le persone a seguirle in investimenti o acquisti fasulli, mentre questi personaggi reali non ne sanno assolutamente nulla. Temo che la poesia di Daniele possa diventare una vera e propria premonizione per un futuro sempre più difficile e pieno di inganni.
Risposte al commento di Kaherine
Prima di tutto benvenuta. Sono perfettamente d’accordo: come spesso capita con qualsiasi nuova tecnologia, il problema è l’uso negativo che se ne fa. Basta pensare al nucleare, che oltre che per produrre energia, venne usato per costruire bombe atomiche. La malvagità assetata di potere trova sempre il modo per impiegare qualsiasi nuova scoperta per qualcosa di distruttivo, anziché costruttivo.
Ho letto entrambi i post, belli e molto attuali…
Per quanto riguarda la I.A., io continuo ad essere d’accordo con quello che diceva la mia prof. di I.A., per esempio non puoi far guidare una macchia alla I.A., può dare un aiuto, ma non prendere il sopravvento. Infatti uno degli algoritmi che mi hanno fatto vedere per non so quale macchina, in caso di incidenti, aveva come obiettivo il fare meno morti possibile!!!
Forse continuo ad essere legata a certi criteri, valori, chiamali un po’ come vuoi, ma certe cose non sono fatte per essere fatte da programmi, algoritmi, macchie etc. Magari tra qualche anno si, ma per ora non credo, nonostante i passi avanti che si sono fatti da quando eravamo noi a studiare (anche se poi il libro di I.A. è sempre lo stesso, ti posso garantire (qualche mese fa, ho seguito uno studente dell’Università X per l’esame di I.A. e il libro era sempre quello!). 😀 😀 😀
Risposte al commento di Fatina Blu
Ben trovata anche a te! Riguardo al guidare una macchina, ti dirò… ho provato una Tesla con autopilot e sono rimasto a bocca aperta, ammirando come riuscisse a prendere decisioni così importanti e nel 90% dei casi senza sbagliare. Io avevo sempre la mano sul volante, ma ho presto capito che il modello era in grado di valutare le situazioni in maniera corretta. Una cosa davvero stupefacente, considerando che le strade hanno tantissime variabili, dalle strisce che mancano, ai pedoni sbadati. Ma sono d’accordo al 100% con te che l’intelligenza artificiale, automobili a parte, deve essere usata come ausilio, e non come sostituzione, almeno allo stato attuale. Il rischio che prenda il sopravvento in maniera sbagliata è più che concreto, e va tenuto in considerazione in ogni momento.
Riguardo alla teoria che c’è dietro, ho provato una volta a seguire un corso, ma appena l’insegnante ha cominciato a tirare fuori moltiplicazioni tra matrici ho lasciato perdere 😁 Comunque si, immagino che la teoria che c’è dietro a tutti i modelli rimanga sempre la stessa…
Risposte al commento di camu
Per curiosità, il corso era tenuto dalla Menchi?
Risposte al commento di Trap
Ma tu davvero vuoi farmi venire gli incubi la notte?
No, dalla Simi!
Risposte al commento di Fatina Blu
No, scusate, stai dicendo che anche tu hai studiato all’ombra della Torre pendente?
Evviva la moglie del Luccio 😁 per non dimenticare dei compiti di Architettura 1 del mitico Vanneschi
Risposte al commento di Trap
Con il Luccio ebbi il mio secondo esame in assoluto durante il mio corso di laurea, dove studiavo l’architettura dei calcolatori, e se non erro ci divertivamo a progettare “micro computer” in Assembler. Poi arrivò il prof. Bonuccelli, e non ce n’era più per nessuno 😀
Ma pensa, dall’intelligenza artificiale, siamo arrivati al prof. Bonuccelli!
No, era la moglie di Attardi!
Ti sbagli con la Pagli!
“I set di dati dell’IA sono così vasti, e i calcoli così veloci, che le aziende che controllano i modelli non sanno perché sputano fuori cattivi risultati, e forse non lo sapranno mai. In una società come la Cina, dove l’informazione è strettamente controllata, questa incapacità di comprendere le viscere dei modelli pone un problema esistenziale per la presa del Partito sul potere: un chatbot potrebbe dire una verità scomoda, e nessuno saprà perché. La probabilità che ciò accada dipende dal modello su cui viene eseguito il training. Per evitare che ciò accada, Pechino sta alimentando l’IA con informazioni altrettanto controllate.”
[…]
“In effetti, se chiedi a qualsiasi chatbot cinese, ti dirà che Taiwan fa parte della Cina. Tutti i chatbot raccolgono informazioni sulle persone che li utilizzano e sulle domande che pongono. Le élite del Partito saranno in grado di utilizzare le informazioni raccolte e diffuse a loro vantaggio politico ed economico, ma il governo non ha intenzione di condividere questo potere con i cinesi comuni. Ciò che il Partito vede non sarà ciò che vede la gente.”
Fa sorridere come certe ideologie dei primi anni venti del novecento sono dure a morire 🙂
Fonte dell’interessante articolo: https://www.businessinsider.com/china-xi-jinping-ai-wreak-havoc-america-world-economy-2024-6
Risposte al commento di Trap
Una critica simile è stata fatta ai chatbot occidentali, quando hanno chiesto di generare foto di papi o personaggi importanti della storia: la maggior parte dei risultati comprendevano persone di colore anche quando ovviamente l’originale, per così dire, era bianco. Si torna al discorso che si faceva sopra: le IA di per sè sono utili, ma se diamo loro in pasto dati falsati, produrranno risultati sbagliati, c’è poco da fare. Se l’occidente sta dando una tinta woke e politicamente corretta alle informazioni per edulcorarle e non offendere nessuno, mi sembra che questo non sia poi molto diverso da quello che fa il Partito in Cina. La differenza è che il partito dei talebani del perbenismo è molto più pervasivo ed insidioso.
Risposte al commento di camu
In pratica su certe cose l’Occidente ha copiato (se non migliorato) dai regimi totalitari, alla fine.
Risposte al commento di Trap
Alla fine quello che conta, sfortunatamente, è soltanto il portafogli.
Risposte al commento di camu
No: conta il Potere.
Risposte al commento di Trap
Eh già 🙁