due chiacchiere

Lagiulsss incontra Achiarelettere

Le due intervistate di oggi le ho conosciute virtualmente qualche mese fa: lagiulsss (nel seguito L) ha letto un mio articolo in cui parlavo di San Francisco, e mi ha raccontato di una sua esperienza analoga, proprio nello stesso periodo; achiarelettere (contrassegnata dalla A) invece l’ho scoperta in un qualche concorso per blogger, e da allora ho iniziato a seguire le sue vicende. Le ho volute far incontrare perché penso condividano lo stesso stile descrittivo, e su certi argomenti anche le stesse idee. Non è stato facile trovare delle domande adatte a loro, ma spero di non essere scaduto eccessivamente nel banale. Di sicuro è un’occasione per conoscerle meglio.

Come nasce la tua esperienza di blogger?

LTutto nacque in una notte buia e tempestosa dell’ottobre 2004: ero in seconda liceo e parte attiva della vita “politico-scolastica”, nonostante non mi sia mai piaciuto stare sotto i riflettori. Ero rappresentante di classe e redattrice del giornale della scuola, che era fornito di un forum su cui giravano più o meno quasi tutti. Da quello si sono formati tanti altri fratellini su Forumfree, sostanzialmente una miriade di forum di classe e uno del collettivo della scuola. Finiti gli “ambienti” dotabili di forum, è partita la mania dei blog su Splinder che ha travolto un sacco di studenti, tra cui la sottoscritta. Nonostante sia cominciato come un’accozzaglia di riflessioni occasionarie, mano a mano ha preso sempre di più una forma che rispecchiasse davvero il mio carattere: ad esempio, da qualche tempo c’è sempre una foto scattata da qualche parte e una frase (da soli o che accompagnano i post veri e propri), cose alle quali ora non rinuncerei mai (spesso, anche a costo di non postare nulla) πŸ˜‰

ADel tutto casualmente: una sera qualsiasi, ad un’ora qualsiasi, da un link qualsiasi all’altro arrivai a Splinder. L’idea in sé mi piacque subito moltissimo e creai immediatamente il mio primo blog. Era il 2004. Un giorno qualsiasi.

Essere donna nella blogosfera aiuta?

LTra tutti quelli che conosco, ad aver mantenuto un blog ormai siamo ben pochi (escludendo spudoratamente quella specie di “cosa abnorme” chiamata Windows Live Spaces): tra questi, la maggioranza è nettamente maschile e “tecnologicamente abile”. Le mie scarsissime capacità di gestione di Splinder e di Altervista derivano da notturne ricerche di risposte tramite Google, spulciando le FAQ e i forum di gente che col computer ci sa fare. In genere, suscito una grande “curiosità” negli altri quando scoprono che sono unA ragazzA che ha un blog e, perbacco, ormai da ben 4 anni! Non penso che “aiuti” nel vero senso della parola, al limite ci scappa un’espressione di stupore o un commento in più πŸ˜‰

ASe il tuo scopo è rimediare appuntamenti sicuramente sì. Se pratichi il “gattamortismo” anche. Fortunatamente però tra i blogger esiste anche chi sa leggere.

Se fossi un film, che titolo saresti e perché

LDecisamente “Muzungu”, con Giobbe Covatta! Si tratta di un film che ho scoperto facendo animazione per i bambini in oratorio, una commediola easy e leggera da vedere una sera a casa, nulla di pretenzioso. Però raccoglie bene buona parte di quello che vorrei potesse essere il mio futuro, insieme alla scelta (finalmente, definitiva) di fare Relazioni Internazionali il prossimo anno all’università: una grande passione per i paesi lontani, per i viaggi, per la gente da scoprire, per tutto ciò che riguarda il fascino delle tradizioni diverse e il disgusto più abominevole per qualsiasi odio suscitato da una diversa pigmentazione della pelle.

ARomeo and Juliet, o Teiluj dna Oemor. Di Zeffirelli, naturalmente. In generale, però non amo particolarmente il cinema e odio la televisione. Li trovo poco stimolanti.

Come giudichi il ritorno di blogbabel?

LUn ritorno che non ho seguito per il semplice fatto che fino a pochissimo tempo fa non sapevo nemmeno cosa fosse, ‘sto Blogbabel. Nonostante questo, non mi esalta troppo l’idea di una classifica stilata sulla “popolarità” di un blog, un po’ perché in testa ci saranno sempre i soliti (Grillo penso/temo non si schioderà mai dal podio più alto) e un po’ perché la gente che apre un blog non necessariamente può/deve essere “tecnologicamente abile”, ma ha semplicemente la voglia/abilità di scrivere (si veda la sottoscritta che fino a meno di 4 mesi fa non sapeva nemmeno cosa fossero i feeds e c’è voluto Emanuele per portare un lume nel buio dell’ignoranza). Un po’ come coi libri: i nomi della Fallaci o di Terzani rimbombano nelle orecchie di quasi tutti, ma pochi conosco altri bravissimi scrittori come Roveredo e molti altri ancora…

AInutile. Essendo una degli “epurati” dalla classifica, doppiamente inutile. Si tratta di una specie di mafia virtuale, di dubbia riuscita peraltro. Quando si dice “dilettantismo professionale”. Ma tant’è.

Fai una domanda alla tua compagna di intervista.

LIl blog è sempre stato quello che chiunque chiamerebbe un “diario”, una raccolta di pensieri, scazzi, esclamazioni e quant’altro, un angolo di sfogo insomma, sia in positivo che in negativo. Ma cosa succede (e, soprattutto, come diamine si fa) quando quasi tutti quelli che conosci leggono il tuo blog, portandoti spesso alla scelta tra il dover “trattenere” alcune considerazioni o alcuni scleri perché non sarebbe bello che il/la diretto/a interessato/a li leggesse e il fregarsene, scrivendo apertamente quello che si pensa (ma non necessariamente facendo nomi)?

AMi suggerisci un tuo post da leggere assolutamente?

 

Commenti

  1. giulia
    ha scritto:

    Intanto, grazie a te, Camu, per la grande opportunità πŸ˜›
    Per achiarelettere: uno di quelli scritti a San Francisco. Non avevo mai sentito il bisogno di scrivere così tanto come in quel periodo e, essendo più lunghi del solito, non hanno mai visto una revisione/un ritocco: solo istinto e scritti di getto, cosa che rende ancora meglio quello che in tanti rimaneggiamenti dei post non si riesce a spiegare πŸ˜‰

    Risposte al commento di giulia

    1. camu
      ha scritto:

      Giulia, il piacere è tutto mio, come si dice in questi casi! Mi spiace che tu non scriva da un po’ sul blog. Pensavo all’inizio fosse un problema con il mio lettore RSS ed invece poi andando sul sito, ho visto che in effetti sei stata in silenzio ultimamente. Forse ti ci vuole un po’ di America per rimetterti su di morale, eheh πŸ™‚

  2. Teiluj
    ha scritto:

    Oh, guarda, siamo on-line! Grazie dell’ospitalità camu πŸ™‚
    Giulia in effetti è capitato anche a me di non poter dire espressamente qualcosa, per non ferire/allarmare/offendere/echipiùnehapiùnemetta qualcuno che sai leggerti. In quei casi, l’unica via è quella delle figure allegoriche o, ahimé, il silenzio. Tendenzialmente io preferisco la prima via. Ché tutto sommato può dare anche delle belle soddisfazioni πŸ˜‰

  3. camu
    ha scritto:

    @Teiluj: sono d’accordo con te, per questo preferisco divulgare la mia vera identità il meno possibile. Non perché io sia uno con i peli sulla lingua (bleak, ho sempre odiato quest’espressione) ma perché tanto si sa, prima o poi qualcuno scontenterai se molte persone sanno chi sei veramente. Preferisco mantenere la mia libertà d’espressione, usando queste benedette figure allegoriche πŸ™‚

  4. Rick
    ha scritto:

    Brave ragazze e bravo Camu.

  5. giulia
    ha scritto:

    Chiedo venia: è vero, non scrivo da un sacco! Ma risorgerò dalle ceneri molto presto (prima di Natale di sicuro) per gli aggiornamenti sulle novità… Per altro, non sono mai stata un’assidua e costante scrittrice, manco in diligenza πŸ˜›
    In effetti, vedere le foto che mi mandano gli amici che sono ancora nelle “Americhe”, via email, con i centri commerciali addobbati per Natale, mi fa salire una tristezza… sigh.

  6. Nicky
    ha scritto:

    Teiluj è sempre una garanzia. Adoro come scrive, quello che scrive, la sua ironia e la sua simpatia.

    Non conoscevo il blog di Giulia, ma credo che lo seguirò con interesse.

    Brave ragazze !
    πŸ™‚

  7. ha scritto:

    Argh, per colpa dei feed traditori di Camu mi son perso quest’intervista in real-time! πŸ˜€
    Belle risposte… e… wow, non sapevo di aver rovinato Giulia “introducendola” nel magico mondo dei feed! πŸ˜€
    Ciao,
    Emanuele

    Risposte al commento di Emanuele

    1. camu
      ha scritto:

      Ehi ehi, piano con le accuse πŸ˜‰ io il feed lo vedo aggiornato, non è che il tuo lettore fa un po’ le bizze? Comunque l’intervista è sempre qui, mica scappa…

  8. ha scritto:

    πŸ˜› πŸ˜›
    Ciao,
    Emanuele

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