due chiacchiere

L’America arretrata che nessuno considera

L’altro giorno, mentre percorrevamo i 60 chilometri che separano casa nostra dal Jersey Shore, le spiagge con case da 5 milioni di dollari di cui tutti parlano, si chiacchierava con i nostri amici italiani delle contraddizioni di questo grande Paese che sono gli Stati Uniti. Mi è così venuto in mente una nota di Federico Rampini sul suo blog:

L’America dei cavi sospesi è paralizzata dai blackout. Ancora senza luce per il settimo giorno consecutivo quasi due milioni di abitanti nell’area di Washington e della costa atlantica, dopo i micidiali temporali della settimana scorsa. E l’America scopre di essere uno dei paesi più arretrati d’Occidente in fatto di interramento dei cavi: le sue città sono ancora oggi un groviglio di cavi penzolanti dai pali, i più vulnerabili alle intemperie.

Sin da quando mi sono trasferito qui, mi son sempre chiesto come mai una nazione che ha dato i natali a Google, Bruce Springsteen e Nasa, sia ancora talmente indietro nelle infrastrutture. Persino l’Italia, come probabilmente confermerà Emanuele nei commenti qui sotto, è molto avanti nell’organizzazione della propria rete di distribuzione (la cosiddetta grid, per chi vuole usare i tecnicismi del caso). I contatori intelligenti qui sono ancora un sogno per molti, mentre i cavi  volanti (elettrici e telefonici) si infilano in mezzo agli alberi per raggiungere le case, con un doppio effetto negativo: sono bruttissimi a vedersi, e basta un ramo spezzato per tagliare la corrente ad interi quartieri.

Quando faccio queste considerazioni qui, molti mi rispondono che costerebbe un’esagerazione interrare tutta questa matassa aggrovigliata di fili. Pochi considerano però che in realtà non serve scavare, è proprio il caso di dirlo, un bel tubo. Quando lavoravo all’università in Italia, c’era un ricercatore che se ne stava sempre chiuso nel suo laboratorio ad eseguire simulazioni con macchinari che solo gli ingegneri sanno manipolare. Un giorno gli chiesi in cosa consistesse la sua ricerca, e mi spiegò che stava progettando alcuni robot in grado di infilarsi nelle fognature per stendere cavi in fibra ottica. Persino Punto Informatico accennò, all’epoca, ad una tecnica simile usata all’estero.

Non sono un esperto del settore, ma posso immaginare che se una cosa del genere si può fare con la fibra, allora si può anche fare con la corrente elettrica, o no?

Commenti

  1. ha scritto:

    Beh, non so nulla di quella tecnologia ma un conto è passare un cavo schermato che dovrà trasmettere dati (sotto forma di luce), un altro è passare elettricità che crea elettromagnetismo, che in ambienti molto umidi può disperdersi facilmente, che in caso di contatto con l’acqua può avere effetti devastanti…
    Così, su due piedi, mi vengono alla mente questi problemi, probabilmente ne esisteranno anche tanti altri non trascurabili.
    Ciao,
    Emanuele

    Risposte al commento di Emanuele

    1. camu
      ha scritto:

      @Emanuele: vero, ci sono sicuramente cose che non sappiamo, che influiscono sull’impossibilità di mettere in campo una soluzione del genere. Ma dico io, si inventano fili che resistono alle radiazioni solari nello spazio, vuoi che non si possa inventare qualcosa che resista ad un po’ di umidità e qualche topolino?

  2. Jack
    ha scritto:

    ma pure qua non sappiamo cosa sono le smart grid e i cavi elettrici penzolano tra le case e sopra le strade, sara’ che gli USA sono decisamente piu’ grandi e fanno piu’ impressione

    Risposte al commento di Jack

    1. camu
      ha scritto:

      @Jack: tu ed Emanuele avete già avuto un confronto in merito 😉 Bello vedere che le posizioni a volte, pur discutendo, non cambiano!

      Risposte al commento di camu

      1. Jack
        ha scritto:

        @camu: me lo ricordo, ma io non ho capito, se dico che qui funziona cosi’ (ma di sicuro non ci perdo tempo per prendere la macchina e andare a fare foto o interviste a chissa’ chi) non e’ che lo dico perche’ “mi fa schifo l’Italia, mi fa schifo questo posto, mi fanno schifo tutti” ma semplicemente perche’ e’ cosi’. Se poi uno vuole gonfiarsi dicendo che siamo i migliori di qua, i migliori di la’, ma alla fine proprio come negli USA ci sono ancora i cavi penzolanti e le fogne che scoppiano puo’ farlo liberamente.
        Magari, come hai fatto te, ogni tanto bisognerebbe pensare alla situazione generale e non solo a dove tutto quanto funziona alla perfezione.

        certo poi ti danno dell’anti-italiano, e oh, contenti loro, alla fine ci vivi te nei posti che descrivi, nemmeno loro

        Risposte al commento di Jack
        1. camu
          ha scritto:

          @Jack: beh, con me sfondi una porta aperta 🙂

          Risposte al commento di camu
        2. Jack
          ha scritto:

          @camu: 😉

  3. Caigo
    ha scritto:

    Più di una volta ho sentito che in tate case ci sono ancora le piattine (da noi scomparse negli anni ’70). L’unica cosa che mi viene da pensare è che in un paese dovo solo negli ultimi tempi si stanno prendendo in considerazione auto che non consumino un litro di benzina solo per uscire dal garage, la questione elettrica sia stata messa un po’ in secondo piano. Come dire “perché sforzarci nel rinnovare la rete se non è un’emergenza? Lo facciano piano piano…al bisogno.”
    [è un’ipotesi]

    Risposte al commento di Caigo

    1. camu
      ha scritto:

      @Caigo: le piattine mi fanno fare quasi per magia un salto indietro alla mia infanzia, ed alla casa in campagna dei miei nonni 🙂 Le piattine si trovano nelle case degli inizi del secolo scorso, ma ad esempio già la nostra che è degli anni 60, ha fili separati passati dentro i muri. Comunque molti stanno aggiornando gli impianti, anche perché qui non serve spaccare quasi nulla, dato che i muri sono “vuoti” (legno e cartongesso).

      Sulla motivazione dell’arretratezza, concordo in pieno con te. Il gigante buono si è assopito sui propri allori, ma ora è arrivato il momento di svegliarsi: Cina e Brasile ci stanno facendo notare che l’America sta perdendo il treno dell’ammodernamento infrastrutturale.

      Pensa che per tre mesi, il traffico tra New Jersey e New York sarà paralizzato per via di lavori su un’arteria principale e mancanza di alternative convenienti per i pendolari. Ma che cavolo…

      Risposte al commento di camu

      1. Caigo
        ha scritto:

        @camu: Non preoccuparti per il cantiere. È tutto un trucco!
        Monterà la protesta ed il governo di risposta renderà disponibile il teletrasporto.
        Risultato: ZACKKKK! In due secondi da casa all’ufficio! 😉 (magari…)

        Risposte al commento di Caigo
        1. camu
          ha scritto:

          @Caigo: l’inventore del teletrasporto farà un sacco di soldi, l’ho sempre detto io.

  4. Trap
    ha scritto:

    Paese che vai, pregi e difetti che trovi 😀

    Anche i contatori “analogici” fanno il loro grande effetto retrò

    Risposte al commento di Trap

    1. camu
      ha scritto:

      @Trap: verissimo 😉

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