due chiacchiere

Maccaroni e formaggio

Chi non ricorda il mitico Alberto Sordi nella sua magistrale interpretazione di Un americano a Roma. E soprattutto la scena più citata in cui il protagonista siede a tavola e prepara un immangiabile intruglio a base di latte, marmellata ed altre schifezze. Alla fine, com’è ovvio, vincono i gustosi spaghetti al pomodoro preparati con amore dalla mamma. Eppure in America, il cosiddetto “maccarone” esiste veramente: abbinato ad un formaggio filante (senza sugo, quindi), è ritenuto un tipico piatto italiano. Da cucinare come i nostri Quattro salti in padella, quando non si hanno idee per la cena. Ti propongo la versione che la moglie del tenutario, qui, mi ha fatto trovare l’altra sera.

Ingredienti per 4 persone

300 grammi di pasta piccola, tipo conchigliette o pipette rigate, 50 grammi di burro, 3 cucchiai di farina, mezzo bicchiere di latte, mezzo bicchiere di panna, 100 grammi di provolone, 50 grammi di fontina, 100 grammi di pane raffermo sbriciolato grossolanamente, sale e pepe (facoltativo: noce moscata)

Tempi e strumenti

La preparazione è semplice, come sempre: in breve basta tritare (quasi) tutti gli ingredienti, metterli in forno ed aspettare. Non bisogna avere fretta: in tutto ci vuole circa un’ora per servire in tavola questo piatto. Tieni a portata di mano una teglia da forno quadrata larga circa 20 centimetri, un coltello, un cucchiaio di legno, un pentolino, una terrina ed una pentola per la pasta

Metti l’acqua sul fuoco, aggiusta di sale e porta ad ebollizione. Butta la pasta e fai cuocere per un paio di minuti in meno di quanto consigliato sulla scatola. Scolala e, dopo aver aggiunto un po’ d’olio per non farla attaccare, lasciala riposare nella terrina. Nel pentolino fai sciogliere il burro, ed aggiungi la farina mescolando con il cucchiaio di legno per evitare la formazione di grumi. Versa il latte, poco a poco, ed incorpora la panna da cucina, continuando a mescolare. Dopo un paio di minuti, dovresti avere una crema densa e vellutata, senza grumi. Insaporisci con il pepe, il sale ed eventualmente la noce moscata.

Spegni il fuoco, quindi incorpora la fontina ed il provolone tagliati a cubetti. Non appena i formaggi sono sciolti, versa il composto sulla pasta, ed amalgama il tutto per un minuto. Metti la pasta nella teglia da forno leggermente imburrata, ricopri con le briciole di pane raffermo ed inforna a 180 gradi per circa 30 minuti (dipende dalla potenza del tuo forno). Un segreto: prima di infornare, copri la teglia con un foglio d’alluminio, che rimuoverai circa 10 minuti prima della fine. Da servire con un delicato vino bianco.

Commenti

  1. camu
    ha scritto:

    Trap, non ci avevo pensato, in effetti… grazie per la nota ๐Ÿ™‚
    Barbara, la pasta al forno in genere è con la carne e qualche verdura (piselli, carote, ecc) questa piuttosto è ai quattro formaggi. Concordo con te che non è certo il piatto più leggero del mondo, ma una volta ogni tanto bisognerà pur dar sfogo alla propria golosità, no?

  2. Barbara
    ha scritto:

    Una robina leggera leggera colesterolica ๐Ÿ˜› La pasta al forno insomma

  3. Barbara
    ha scritto:

    Per quanto mi riguarda non mangio formaggio e in generale latticini ( tranne qualche gelato industriale con latte sintetico e yogurt) perchè ho problemi con i latticini ma c’è chi chiama pasta al forno le lasagne chi altre paste condite dalle mie parti la pasta con bechamelle e formaggi si dice al forno ๐Ÿ˜€

  4. ha scritto:

    Era da un po’ che non commentavo! ๐Ÿ˜‰

    Interessante la sezione cucina, come il resto del blog, solo che non mangio pasta con il formaggio, non mi piace il sapore. Però vorrei capire se in America la pasta con qualsiasi cosa diventa automaticamente una specialità italiana! ๐Ÿ˜†

  5. camu
    ha scritto:

    Piero, ben tornato tra i commentatori allora! In effetti qui molti piatti a base di pasta sono considerati una specialità italiana. C’è una catena che si chiama Olive Garden, che sarebbe l’opposto del McDonalds in Italia: esporta il cosidetto slow food italiano in America. La loro specialità sono le linguine con le cozze, da provare sicuramente.
    Barbara, grazie per la precisazione ๐Ÿ˜‰ Posto che vai, nomi che trovi, oserei dire.

  6. camu
    ha scritto:

    Seo, prima di tutto le precisazioni: la mancia qui sostituisce il nostro “coperto” e la cameriera si è offesa perché qui, pur essendo a discrezione del cliente, è considerato un gesto di apprezzamento verso la “povera” cameriera, darle la mancia. Sarebbe come entrare in un ristorante Italiano ed andarsi a sedere senza aspettare che ti dicano loro dove, credo che si offenderebbero anche. Voglio dire: Paese che vai, usanze che trovi (da rispettare). In Giappone se non fai “rumore” sorseggiando il loro brodino di verdure, il cuoco si offende perché significa che non ti è piaciuto e che lo consideri un cuoco scarso. Non bisogna guardare per forza tutto dal “punto di vista italiano” ๐Ÿ™‚ Riguardo alla pasta, anche in Francia la fanno abbastanza scotta, ma come in Italia fanno delle pessime ciambelle (quelle che Homer Simpson mangia sempre), semplicemente perché non fanno parte della cultura. Anche in Giappone ho mangiato della pasta scottissima, se per questo. E poi l’America ha solo 200 anni di storia, mica secoli di tradizione culinaria come noi Italiani. Sarebbe come confrontare un ragazzino che sa farsi solo il panino col prosciutto con Gianfranco Vissani.

  7. camu
    ha scritto:

    Seo, quando vieni a New York, te li consiglio io un paio di posti buoni dove andare, vedrai che non rimarrai deluso ๐Ÿ˜‰ Noto comunque che a differenza dell’Italia, qui i prezzi non sono cambiati: l’altra sera ad Olive Garden ho speso 11 dollari per un piatto di linguine allo scoglio (mangiabili).

  8. Seo in Abruzzo
    ha scritto:

    Saranno pure 50 anni avanti su tutto … ma quanto a cucina devono solo abbassare il capo e tirare diritto ๐Ÿ˜€

    11 anni fa quando sono andato a Miami, hanno cercato di rifilarmi per ottima pasta, degli scottissimi spaghetti con una salsa a base di panna e cipolle crude affogando il tutto in mezzo litro di panna.

    Ho llisciato di poco la cameriera che si è pure offesa per non avergli dato la mancia ๐Ÿ˜›

  9. camu
    ha scritto:

    Mi correggo, era 19 dollari, 11 dollari costava la pasta alle erbe. Puoi guardare i prezzi da solo su Olive Garden. Inserisci il CAP di New York che è 10010, e scegli uno dei ristoranti segnati nella lista, per vedere il menù con i prezzi. Ricorda che si tratta di New York comunque, quindi i prezzi andrebbero confrontati con quelli di Milano o Roma… inoltre, come dico sempre, qui il potere d’acquisto è diverso, visto che lo stipendio medio lordo è di 45 mila dollari all’anno ๐Ÿ™‚

  10. Seo in Abruzzo
    ha scritto:

    Ovviamente sapevo della mancia … che sostituisce il coperto, ma glielo ho ribadito … cucina orrenda, servizio pessimo, niente mancia … o niente coperto. Insomma, già ti ho dato troppo per quel che m’hai dato.
    All’epoca pagai quel piatto di pasta 11$ … quando stavamo in lire … ed era uno scarsissmo ristorante infrattato.

  11. Seo in Abruzzo
    ha scritto:

    Beh 11$ per uno scoglio … se ci stava il pesce sopra te l’hanno regalato. Qua in media uno scoglio per due lo paghi anche 30 euro.
    Considerato il cambio euro/dollaro … ci hai guadagnato. Non fosse che gli vogliono 2000′ euro di volo per andare e tornare e 16 ore di viaggio, ci si potrebbe pure venire spesso.

    Cmq … sto cercando lavoro fuori, magari se hai qualche posto da suggerire, preparo i bagagli ๐Ÿ˜›

  12. Trap
    ha scritto:

    Aaaah, le ciambelle! Me ne stavo quasi dimenticando che l’ultima volta che le ho mangiate ero a Pisa (ciambelle alla crema erano le mie preferite).

    Qui in Trentino sono assai rare: fanno quasi esclusivamente quello che in Toscana siamo “bomboloni”, poi kraphen, tantissimo strudel…

  13. ha scritto:

    Io faccio una cosa del genere quando ho il frigo pieno di avanzini di formaggi; piatto unico sostanzioso e utile per combattere i primi freddi (qui nella bucolica quiete ci son 10, mannaggia…;-*)

  14. JO
    ha scritto:

    Ciao a tutti!! potrebbe essere tipo una pasta che facciamo qui Sicilia, ma con aggiunta di abbondante formaggi e latticini. Sarebbe da provare, a chi piacciono i formaggi come me! E poi io penso che se uno va in un Paese straniero debba provare a mangiare i cibi tradizionali del luogo e non andare a cercare cucina italiana in Cina o l’hamburgher “tipico americano” in Sicilia. Qui adesso è scoppiata la moda del Kebab… mha! Chissà come sarà quello originale! Dimenticavo, la pasta e la pasta “ammuddicata” pasta condita con pangrattato tostato e aromatizzata con alici salate ecc

  15. camu
    ha scritto:

    @Jo, infatti anche nella ricetta qui sopra è pieno di formaggi e latticini mi pare ๐Ÿ™‚ Non vedo la differenza con quello che fate in Sicilia. Riguardo al provare le cose tipiche del Paese, sono il primo a sostenere questa cosa, ma non c’è neppure nulla di male a sapere come cucinano la pasta in Francia, o gli hamburger in Sicilia, o la Pizza in Giappone. Anche quella è una curiosità da soddisfare: la pizza in Giappone ad esempio non è così terribile, anzi! Il Kebab l’ho assaggiato in Grecia, non è poi così diverso da quello che si trova in Italia, dipende con cosa è fatto: agnello, pollo, maiale, e via dicendo. La pasta “ammuddicata” mi stuzzica, troverò e pubblicherò la ricetta, grazie per il suggerimento.

  16. luciano63
    ha scritto:

    Complimenti per il blog I love it!

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