due chiacchiere

Martello e chiave inglese… o americana?

Il freddo, non c’è dubbio, è arrivato sulle coste atlantiche degli Stati Uniti: nel giro di pochi giorni siamo passati dai tiepidi 20 gradi ai gelidi 7 gradi del mattino. Ecco allora che, come ogni anno, un sabato mattina mi sono armato di cacciaviti, chiavi inglesi ed attrezzi vari, e sono sceso nel seminterrato per rimettere “in moto” i riscaldamenti. Il piano d’azione è sempre lo stesso, e l’ho imparato in Italia dal tecnico che ogni anno veniva a fare la pulizia in cambio della modica cifra di 120 euro: dopo aver tolto un po’ d’aria dai radiatori (bleed the radiators, dicono qui, che letteralmente significa far sanguinare i poveri caloriferi), e spolverato gli elementi, tolgo la fuliggine dal bruciatore con il mio potente aspirapolvere, soffio il beccuccio della fiammella pilota, olio il motorino che fa circolare l’acqua calda ed infine faccio partire il tutto.

Quest’anno il motorino, al momento di dare il via alle danze, faceva uno strano rumore. Come se l’albero motore non riuscisse a far girare la pompa a cui è attaccato. San Youtube, a cui mi sono prontamente rivolto, mi ha spiegato come smontare tutto. E così mi sono messo al lavoro. A quanto pare alcuni sedimenti di calcare avevano bloccato le palette della pompa. Mentre rimettevo insieme i pezzi, m’è venuta l’ispirazione per l’incursione nell’inglese americano che ti propongo oggi: i nomi degli attrezzi che ho usato.

Probabilmente se verrai in vacanza da queste parti non ti capiterà di dover impugnare una chiave inglese, ma se dovesse servirti, recati all’hardware store (Home Depot è la catena più famosa) più vicino e nel reparto Tools cerca un buon wrench. Come ricorda anche Paolo Attivissimo, le misure sono espresse in pollici e frazioni, quindi è bene che tu sappia già che misura ti serve, altrimenti è facile perdersi tra sedicesimi e 5 ottavi. Probabilmente ti servirà anche un hammer, ed uno screwdriver per avvitare. Come in Italia, anche qui esistono le viti “piatte” ed a croce: per quest’ultime dovrai comprare un Phillips screwdriver. Se non badi a spese, invece del cacciavite puoi prendere un drill, che bucherà ed avviterà al posto tuo. A seconda della larghezza del buco che vuoi fare, scegli l’opportuna drill bit. E se si tratta di tirare fuori chiodi (nails) dal legno, niente di meglio di un robusto paio di pliers. Buon lavoro!

Commenti

  1. Stefano
    ha scritto:

    Sei proprio un tuttofare! Io la manutenzione non l’ho mai fatta alla mia caldaia, eppure è sempre andata benissimo. Mah. ๐Ÿ˜€

    Comunque, vorrei chiederti una cosa. Io l’anno prossimo vengo a lavorare negli USA per almeno un anno, e devo fare i dovuti preparativi: ci sono cose particolari che dovrei sapere? Finora mi sto accertando che tutte le batterie e adattatori siano compatibili con la 110v 60hz, e il cellulare che sia almeno un tri band. Ci sono altre cose importanti per evitare situazioni spiacevoli (burocrazia a parte, quella la fa il mio datore)?

    Stefano

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    1. camu
      ha scritto:

      @Stefano: la cosa più importante è avere una carta di credito americana, quindi se ne hai una Italiana (che so, una Visa o una Amex), direi di contattare i corrispettivi americani e vedere se, data la tua storia come loro cliente, te ne concedono una americana. Senza credito non vai da nessuna parte in America ๐Ÿ™‚

      Risposte al commento di camu

      1. Stefano
        ha scritto:

        @camu: Grazie Camu, questo non lo sapevo. ๐Ÿ™‚

        Visto che ho solo una misera prepagata Mastercard (una carta vera e propria non mi è mai servita) immagino di dover partire da zero… Cosa mi consigli? Conto corrente con carta classico, banca online o che roba?

        Risposte al commento di Stefano
        1. camu
          ha scritto:

          @Stefano: direi un bel conto corrente classico anche accessibile online. Il problema però è che devi avere il Social Security Number (l’equivalente dell’italiano Codice Fiscale) per avviare la pratica, e quello te lo darà il tuo datore di lavoro. O meglio il Governo, quando la pratica è completata. A meno che il datore di lavoro non ti offra, che so, una carta aziendale, su cui far transitare le tue spese.

  2. ha scritto:

    non sei il primo che sento che e’ negli USA e per far partire la caldaia deve usare cacciaviti e chiavi inglesi, ma che sono dei dinosauri? ๐Ÿ˜€

    Risposte al commento di Jack

    1. camu
      ha scritto:

      @Jack: ma no, non per farla “partire” ๐Ÿ™‚ Per quella basta l’interruttore sul termostato in cucina. Più che altro diciamo che ho fatto il tagliando… tu alla tua macchina non lo fai ogni anno?

      Risposte al commento di camu

      1. CyberAngel
        ha scritto:

        Camu come dici chiodi tu non lo dice nessuno! Io però ci metterei anche un po’ di nail polish magari con la french! ๐Ÿ˜€

        Risposte al commento di CyberAngel
        1. camu
          ha scritto:

          Eh anche all’inizio non capivo perché mio cognato piantava le “unghie” nel battiscopa ๐Ÿ™‚

  3. isaak
    ha scritto:

    Va be’ che poi di “chiavi inglesi” c’e’ ne in giro una marea ..di tanti tipi e forme diverse. Ma se gli dicevi “spanner” .. al posto di “wrench” usando il termine britannico in luogo di quello statunitense dici che capiva lo stesso ?

    Io poi il wrench lo immagino quello fisso la tipica chiae inglese …. mentre se mi dici spanner ( che e’ la stessa cosa ) tendo a pensare a quella di tipo “adjustable”. Boh.

    Risposte al commento di isaak

    1. camu
      ha scritto:

      Spanner non si dice, mi sono informato. Anche se i più eruditi hanno capito a cosa mi riferivo…

  4. from uk
    ha scritto:

    mi hanno insegnato(se ricordo bene) che il bullone si dice bolt.

    Risposte al commento di from uk

    1. camu
      ha scritto:

      Si e “nuts and bolts” di un argomento sono metaforicamente le basi, i principi più importanti ๐Ÿ™‚

  5. Matteo
    ha scritto:

    Te lo confesso solo ora, ma io da sempre ti rivedo in Handy Manny ๐Ÿ˜‰

    Risposte al commento di Matteo

    1. camu
      ha scritto:

      @Matteo: LOL, ecco perché a me è sempre piaciuto Bob the builder!

  6. fiordicactus
    ha scritto:

    Ecco un altro post da far vedere all’Uomodellamiavita . . . per il lavoro che fa, usa molti attrezzi . . . non gli servirebbe a niente saperne il nome americano, ma, sai che figurona, se tante volte passasse a trovarlo quel tale che comanda l’azienda di Torino che l’ha portato a vedere New York e Detroit??? ๐Ÿ˜‰

    Ciao, R

    Risposte al commento di fiordicactus

    1. camu
      ha scritto:

      Chi, Marchionnino?

      Risposte al commento di camu

      1. fiordicactus
        ha scritto:

        @camu: E già! ๐Ÿ™‚

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