due chiacchiere

Pagina non trovata

"C'era una volta una pagina...", diranno subito i piccoli lettori di questo blog. Era una pagina graziosa, rifinita in tutti i particolari, davvero adorabile. Poi deve essere successo qualcosa di terribile, qualcosa che non oso neppure immaginare. Un lampo di luce, un suono assordante, l'odore acre del codice HTML che bruciacchia, e quella pagina non c'era più, sparita per sempre nel limbo delle pagine che non sono.

Di chi sia la colpa è difficile a dirsi. Google? Yahoo? I tizi del provider che ospita questo sito? L'autore di duechiacchiere.it? Si, deve essere stato lui, quel rimbambito ha pensato che la pagina stesse solo occupando spazio inutile e deve averla freddata con un colpo secco. Ma come si permette, quell'idiota?

E così eccoci qui. Che si fa adesso? Beh, personalmente ti consiglierei di dare un'occhiata alla navigazione in alto, chissà che non noti qualche indicazione utile a ritrovare la retta via. Se proprio non riesci a scovare quello che stavi cercando, ti consiglio di contattare l'autore del blog tramite l'apposito modulo. Nel frattempo, ti propongo qui di seguito alcuni post che potrebbero stuzzicare la tua curiosità.

Molti navigatori in più

Viaggiando in autostrada, ho notato tanti navigatori satellitari attaccati ai cruscotti delle auto che incrociavo lungo il tragitto. I costi abbordabili e la semplicità d’utilizzo ne hanno favorito una grande diffusione, a quanto pare. D’altro canto, la crescente qualità delle indicazioni fornite, consente di mandare in pensione la cartina comprata in autogrill qualche anno fa, e lasciarsi guidare dalla suadente voce dell’aggeggio tecnologico. Per quanto mi riguarda, da più di un anno sono un soddisfatto possessore di un Garmin Nuvi 360, grazie al quale ho esplorato lo Stivale fin negli anfratti più remoti. Recentemente un amico mi ha prestato il suo TomTom Go XL, ed ecco le mie impressioni tra i due. : Leggi il resto »

Il giochino delle tre luci

Per tenere in allenamento il tuo (ed il mio) cervello, ti propongo oggi un rompicapo da risolvere. A quanto mi dicono, si tratta di uno dei test che vengono somministrati agli aspiranti dipendenti della Microsoft, durante il colloquio conoscitivo. In quel contesto, ovviamente, non è importante dare la risposta giusta, quanto mostrare la corretta reazione al problema: niente panico, situazione sotto controllo. Se già conosci la soluzione, non bruciare subito la sorpresa agli altri. Se invece non la conosci, cerca di resistere alla tentazione di andarla a cercare su Google, prova ad usare il tuo cervello. : Leggi il resto »

Otto dollari al pacchetto

Finalmente hanno approvato una modifica alla legge sulle imposte, qui nello stato di New York, in base alla quale le “tasse” sulle sigarette passano da poco più di un dollaro a quasi 3. Portando così il costo di un pacchetto ad otto dollari ciascuno. Segue il solito codazzo di interviste, pareri autorevoli, malcontenti. I fumatori però, nel tipico stile anglosassone, non sembrano eccessivamente incavolati: per noi, dicono, la sigaretta è un vizio difficile da smettere, e non sarà certo un dollaro in più a farci cambiare idea. Allo stesso tempo i nuovi guadagni che finiranno nelle casse dello stato, serviranno a migliorare la rete dei centri che aiutano a smettere. Io dico semplicemente: ma non si farebbe prima a ritirarle completamente dal mercato?

Un confronto impietoso

Leggo sul blog di Mantellini del suo esperimento nel confrontare il sito Italia.it con il suo blog, sotto il punto di vista degli accessi. Come lui per primo ammette, certo Alexa non è che sia poi esattamente attendibile, ma un’idea può darla, e vedere che un normale blog fa il doppio di accessi del portale nazionale per eccellenza, è un po’ sconfortante. Ma ancora più triste è vedere come si comportano i nostri vicini di Stato, in particolare la Spagna che negli ultimi anni ha investito un patrimonio paragonabile ai milioni d’euro che è costato Italia.it 🙂 Il risultato? Il grafico qui sotto parla da solo (suggerimento: la riga più in alto è quella della Spagna).

Il rapporto del Censis per il 2009

Viviamo in apnea, ma siamo sempre gli stessi. Leader prigionieri dell’opinionismo, tornano gli interessi agiti “in presa diretta”. La società italiana è una società testardamente replicante. Quel “non saremo più come prima” che un anno fa dominava la psicologia collettiva è mutato in un “siamo sempre gli stessi”. Cosa verrà dopo? Nella psicologia collettiva c’è nel profondo un dolente mix di stanchezza e vergogna per i tanti fenomeni di degrado valoriale, o almeno comportamentale, che caratterizzano la vita del Paese. E c’è di conseguenza la speranza di uscirne, con una propensione a pensare al dopo, a una società capace di migliorarsi. Ma le discussioni in corso “guardano indietro”, sono cioè condizionate dalla inerziale permanenza dei cicli precedenti, oppure “fuggono in avanti, rincorrendo una fantasmatica ipotesi di nuova ontologia”, individuata talvolta nel fondamentalismo dei valori e della loro radice religiosa, talvolta nel fondamentalismo della scienza. : Leggi il resto »

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