due chiacchiere

Non siete Charlie, e neppure io

Riprendo queste parole scritte da Fabrizio Casalino su Facebook ieri. Che condivido pienamente, specialmente quando sono gli Italiani a vantarsi di indossare i panni di Charlie.

Non siete Charlie. E neanche io. Charlie ha espresso idee profondamente libere, e offensive per altre religioni. Io no. Voi no. Voi siete quelli che si dichiarano laici e poi vanno a sposarsi in chiesa, perché mamma ci tiene. Voi siete quelli che non vanno a messa ma il figlio lo fanno battezzare, perché si fa così. E poi lo mandate a catechismo. O peggio, a messa ci andate. Non siete Charlie.  Né io né voi abbiamo la libertà di Charlie, o il suo coraggio. Noi viviamo in un paese in cui la libertà di espressione di Charlie non esiste. E se la pensate diversamente, se credete che in Italia esista la libertà di espressione, andate a vedervi le classifiche sulla libertà di stampa. Quello di Charlie, per cominciare, è un dramma che ha luogo in un paese laico. Il vostro paese non lo è. Se foste Charlie, avreste fatto qualcosa in questa direzione.

Io non sono Charlie. Perché il mio diritto di satira non l’ho mai esercitato in faccia a pericolosi integralisti. E come me, nessuno dei miei colleghi. Perché se fai la battuta sbagliata ci puoi anche lasciare la pelle. E noi alla pelle ci teniamo. Abbiamo il mutuo. Non dite che siete Charlie, colleghi. Che da noi ci sono i dieci comandamenti di Benigni. Non i dieci comandamenti di George Carlin. Non dite che siete Charlie, gentile pubblico, che poi mi arrivano minacce di morte se dico in televisione che uno con il camper sta nei coglioni. Da queste parti, uno come Charlie ce lo sogniamo. Anche per questo siamo pronti a indossare il dolore altrui, sentirci paladini di una libertà che non abbiamo perché  semplicemente non ce la siamo guadagnata. A noi è sempre andata bene così, siamo gente che prende volentieri le scorciatoie. Odiamo facile, sbandieriamo facile. Poi manifestiamo, cambiando foto del profilo.

Perché dico queste cose impopolari? Che non mi porteranno alcun giovamento? Perché in mezzo a tutto questo coro di sdegno, e improvviso falso coraggio, credo sia doveroso per rispetto verso Charlie, che qualcuno vi dica chiaramente: col cazzo che voi siete Charlie.

Commenti

  1. giglio
    ha scritto:

    Quando la gente scrive su FB non sempre è consapevole di quello che scrive e soprattutto di quello che condivide.

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    1. camu
      ha scritto:

      E quanti hanno visto le vignette francesi e si offenderebbero a vedere il loro Dio con il culo di fuori ed altri “attributi” in bella mostra? A chi giova una satira estrema come quella?

  2. Simona
    ha scritto:

    Guarda io non ho cambiato foto del profilo, non ho scritto io sono Charlie, ecc… lo sai perché?
    Perché sono cristiana, praticante, catechista e per giunta coordinatrice di tutto il mio gruppo dell’ultimo anno di Cresima.
    Io credo in Dio.
    Io amo Gesù.
    Perché scrivo questo? Perché so che molti sono intolleranti, come allergici alla mia religione e si sparano facilmente cartucce su Dio.
    E io ci soffro, perché ho fede. La stessa fede di quei terroristi? NO! Io non minaccio, né uccido!
    Io accetto tutte le religioni!
    Questo fa di me una cristiana!
    E sai quante ne vedo di famiglie che vengono in chiesa solo per i sacramenti? Lascia stare.
    Io mi sono sposata in chiesa e mia sorella al comune e questo non mi ha causato nessun trauma, a nessuno della mia famiglia, nonostante siamo del sud (capisci a me).
    Se fossimo stata una famiglia islamica non avremmo mai tollerato. Ed è questo che io non accetto: la non tolleranza alla diversità!
    Detto ciò, non sarai l’unico a risultare impopolare.

    Risposte al commento di Simona

    1. maria
      ha scritto:

      Anch’io sono Cattolica Cristiana praticante, e credo in Nostro Signore Gesù Cristo, ma non mi arrabbio se qualcuno disegna una vignetta come quella sul Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. posso al massimo pregare per loro, così come quando sento qualcuno bestemmiare nominando il Cristo e la Madonna.
      Ognuno di noi ha il proprio rapporto con Dio, chi sono io per giudicare, E’ Lui solo Lui a cui spetta farlo, questo io credo ecco perché IO SONO CHARLIE, perché a NESSUNO venga impedito, NEL MONDO di essere DIVERSO di CREDERE IN QUALCOSA DI DIVERSO.Questo credo che gli uomini dovremmo capire siamo tutti diversi ed uguali nel nostro rapporto con il nostro dio monoteista.

      Risposte al commento di maria

      1. camu
        ha scritto:

        @maria: beh, se disegnassero Gesù con i genitali di fuori, forse un po’ male ci resteresti. Certo, non andresti a fare una carneficina, ma lo considereresti sempre una bestemmia. Si sa che certe frange estremiste dell’Islam sono molto più VIOLENTE. Allora lasciamoli in pace, a chi giova stuzzicare il can che dorme?

    2. Simona
      ha scritto:

      @maria: ma infatti abbiamo detto la stessa cosa, ma con parole diverse.
      La base della civiltà è la tolleranza, se manca quella mancano proprio le basi

      Risposte al commento di Simona

      1. camu
        ha scritto:

        @Simona: assolutamente d’accordo. Però il principio deve valere in entrambe le direzioni. Prendere in giro Maometto dall’alto di un giornale a distribuzione nazionale, è anche quello un segno di intolleranza nei confronti della visione islamica del mondo, o no?

        Risposte al commento di camu
        1. Simona
          ha scritto:

          @camu: assolutamente si!
          Tolleranza sempre! Sennò che senso ha?
          Io più Charlie, mi sento Nigeria, e più precisamente quella bambina di 10 anni imbottita di esplosivo…
          Queste sono le cose per cui indignarsi e manifestare…
          questa povera creatura cosa aveva fatto di male?
          Povera anima 🙁
          C’è disparità fra gli stessi avvenimenti (o quasi), proprio perché accadono in due universi diversi…

          Risposte al commento di Simona
        2. camu
          ha scritto:

          @Simona: molto vero, e pochi inneggiano alla tanto sbandierata libertà di espressione, quando è Dieudonnè ad “insultare” gli ebrei. In quel caso il comico francese anzi viene indagato per antisemitismo. Ma come funziona il mondo? La teoria dell’agenda setting è più viva che mai.

  3. ha scritto:

    C’era una volta Gino, amico di Lino, cugino di Pino.

    I tre erano:

    – tutti molto francesi,
    – tutti molto Charlie Hebdo,
    – tutti molto liberi.

    https://ivecchistraccidellimperatore.wordpress.com/2015/01/08/siamo-tutti-charlie/

    Risposte al commento di Manuel

    1. camu
      ha scritto:

      @Manuel: esatto, ben scritto. L’Italia va a rotoli proprio perché la maggior parte dei suoi abitanti NON sono Charlie Hebdo.

  4. Andrea76
    ha scritto:

    La cosa divertente è che questo attacco è stato definito contro la libertà di stampa. Quella c’è ora come prima.
    Piuttosto non mi garba il fatto che il liberismo tu permetta di far tutto, senza pagare le conseguenze. Io posso insultare chicchessia, me lo permette la libertà di stampa. È ovvio che prima o poi si paga, questo cui viene insegnato da bambini.
    Alta coda divertente: l’Arabia ha condannato il fatto, eppure in carcere ha un blogger (cercate su internet).

    Risposte al commento di Andrea76

    1. giglio
      ha scritto:

      @Andrea76: Innanzitutto di divertente c’è molto poco,inoltre va be’ pagare, ma con i kalashnikov solo i terroristi ti portano il conto. In giurisprudenza la difesa non deve mai superare l’offesa e soprattutto nel buon senso.

    2. camu
      ha scritto:

      @Andrea76: la fiera delle banalità e dell’ipocrisia è quello che i grandi del mondo hanno messo in piedi in questi giorni. Mi si rivolta lo stomaco a vedere gente sfilare e protestare, quando poi sono le stesse persone a finire in carcere per corruzione o chissà cos’altro.

      Quello che mi sta incuriosendo in questi giorni, invece, è la pista complottista che si sta facendo largo tra i media. Dal tizio fucilato sul marciapiede che non sprizza manco una goccia di sangue, alle tempistiche di quest’aggressione, proprio quando la Francia stava iniziando ad appoggiare la formazione di uno Stato Palestinese. Che ci sia dietro la mano del Mossad?

      Risposte al commento di camu

      1. giglio
        ha scritto:

        @camu: magari finissero in carcere, per i reati che commettono!

  5. Simona
    ha scritto:

    Camu un piccolo off topic…non funziona la pagina per la gestione delle notifiche dei vari post…
    non è che puoi fare qualcosina? Thanks 🙂

    Risposte al commento di Simona

    1. camu
      ha scritto:

      @Simona, grazie per avermi avvisato, non me ne ero accorto! Il problema dovrebbe essere sistemato adesso.

  6. Arquen
    ha scritto:

    E’ un discorso molto complicato e sarebbero tante le cose di cui parlare…

    Ciao Camu! 😀

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