due chiacchiere

Per chiudere la settimana

Finalmente è Venerdì: anche questa settimana ce la siamo tolta di mezzo. Il mondo è ancora qui, l’esperimento del buco nero è andato bene. Se sei rientrato da poco dalle ferie, deve essere stata dura, lo so. Riprendere il ritmo non è mai facile, quando si sta così bene ammollo nell’acqua cristallina e ci si sveglia alle dieci del mattino, col profumo di un bel cornetto caldo ed un caffè appena fatto. Puff, tutto sparito. Almeno fino a Natale. Per consolarti, ti propongo una barzelletta del fine settimana, molto famosa qui in America: parla di quanto furbi siano gli Italiani che si sono trasferiti qui. Sarà vero? Sarà falso? Sarà… Ferguson?

Un italiano entra in una banca in pieno centro a New York, spiegando al funzionario di aver bisogno di un prestito di 5000 dollari. L’impiegato, come da prassi, gli presenta tutte le carte da compilare, nelle quali si richiede una garanzia per la somma prestata: l’italiano, per nulla sorpreso, estrae dalla tasca le chiavi di una Ferrari. Dice all’impiegato: “Guardi, posso lasciare in garanzia l’auto che ho parcheggiato qui fuori. La vede, è quella rossa lì davanti” puntandola con il dito. La proposta sembra un po’ insolita, e l’impiegato gli chiede di attendere, per poter parlare al Direttore della filiale.

Quest’ultimo, quando sente i termini dell’offerta, si fa quattro risate insieme al funzionario: “Questo qui è matto, utilizza una Ferrari da 250 mila dollari come garanzia di un prestito di 5mila dollari. Mi sembra un affare vantaggioso per noi, possiamo accordargli il prestito” ed invita l’impiegato a completare la transazione. L’italiano consegna le chiavi ad un altro dipendente della banca, che sollecitamente va a parcheggiarla nel garage sotterraneo.

Un mese più tardi l’italiano ritorna, restituisce i 5000 dollari e paga gli interessi pari a 15 dollari e 41 centesimi. Il funzionario, non riuscendo a trattenere la curiosità, esordisce: “Gentile Signore, siamo veramente lieti per averla avuta come cliente. Ad essere sincero, abbiamo assunto qualche informazione sul suo conto ed abbiamo notato che lei è un milionario. Se non sono indiscreto, posso chiederle perché lei si sia dato la pena di aprire con noi un prestito per 5000 dollari?” E l’italiano, senza scomporsi: “Secondo lei dove potevo trovare a New York, in pieno centro, un posto dove parcheggiare per un mese la mia Ferrari per 15 dollari e 41 centesimi e sperare di ritrovarla al mio ritorno?”

Commenti

  1. Seo in Abruzzo
    ha scritto:

    Non la conoscevo. Troppo bella!

  2. jgor
    ha scritto:

    Concordo, già riutilizzata!
    Molto molto bella!

  3. ha scritto:

    Ahah, non la conoscevo… troppo bella. 😛
    Ma uhm… barzellette tipiche americane ne esistono? O sono conosciute anche da noi già? 😛
    Cioè… hanno qualcosa tipo “un newyorkese, un messicano ed un canadese si incontrano e blablabla…”?! 😛
    Ciao,
    Emanuele

  4. annagb
    ha scritto:

    Concordo sul fatto che è carina, infatti ho riso nonostante l’avessi già sentita più volte.
    Credo che nelle barzellette tipiche americane compaiano spesso i Polacchi, che non fanno bella figura, anche se non ho idea del motivo.

  5. camu
    ha scritto:

    Emanuele, indagherò sull’argomento… al momento non mi hanno ancora raccontato neppure una barzelletta americana da quando sono qui. Ma si sa, i veri “spiritosi” siamo noi stranieri. Da quello che sentivo alla radio, comunque, qui le barzellette di quel tipo sono “un newyorkese, un russo ed un cubano…” anche se si rimane sempre nel “politically correct”
    AnnaGb, non ho ancora incontrato tanti polacchi, da queste parti. Vedrò di farmi una cultura…

  6. Giulia
    ha scritto:

    ah ah ah ah ah
    mi ha fatto sbellicare dalle risate
    noi Italiani sembriamo dei stupidotti,ma alla fine siamo furbi……

    hi hi hi hi hi

    ciao

  7. jgor
    ha scritto:

    @seo in abruzzo: Meglio ridere va!
    @Giulia: Noi italiani tendenzialmente siamo stupidotti ma ci crediamo furbi perché siamo maestri nel fregare la gente.
    In verità quest’arte “all’italiana” ci porta nella consapevolezza di poter far tutto senza badare alle conseguenze. Ripeto, meglio ridere.

  8. Seo in Abruzzo
    ha scritto:

    @Giulia

    è solo nella barzelletta che siamo furbi. Nella vita reale siamo tanto stupidi che continuiamo a farci inculare fregare dalla mattina alla sera dalle forze politiche che proclamano il nostro bene, mandando invece il nostro paese costantemente alla deriva.

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