due chiacchiere

Proteggi la tua vettura con la nanotecnologia

Un paio di mesi fa ti dicevo della macchina nuova che abbiamo comprato di recente. Abbiamo approfittato di un’offerta davvero allettante che ci hanno fatto per comprare il SUV che avevamo prima, in questo mercato reso pazzo dalla mancanza di microchip e batterie, e dall’esodo dei newyorkesi verso l’interland (o suburbs, come li chiamano qui). Sull’altra auto che abbiamo, dopo qualche anno ho cominciato a notare qualche piccolo punto ruggine dove il parafanghi è attaccato alla carrozzeria, così da tempo avevo preso l’abitudine di passare un po’ di cera protettiva ogni paio di mesi. Poi un giorno, spulciando i forum di appassionati del settore, sono inciampato in un commento in cui si raccomandava questa miracolosa nuova tecnologia delle nano ceramiche (o ceramic coating, in inglese), tramite la quale si può coprire l’intera carrozzeria con uno strato invisibile idrorepellente che dura parecchi anni. All’inizio pensavo si trattasse del solito specchietto per allodole, ma per curiosità ho cominciato a fare un po’ di ricerca per capire quanto fossero affidabili questi liquidi magici. E così sono finito sul canale YouTube di un tizio canadese dedicato proprio a queste cose. Mi si è aperto un mondo affascinante che ignoravo completamente.

Ricordo ancora con un pizzico di nostalgia quando abitavo in Italia, nel mio condominio c’era un tizio albanese che passava quasi ogni giorno nel cortile dov’erano parcheggiate tutte le auto, e si metteva a lucidare e ripulire la sua macchina con cura e dedizione (vero, Trap?). Non che io mi stia trasformando nel mio ex vicino di casa, ma in questi ultimi mesi ho imparato ad apprezzare il piacere di tenere l’auto pulita e brillante come papà robot l’ha fatta. Il procedimento per applicare questa protezione richiede un’intera giornata di lavoro, per arrivare ad ottenere una carrozzeria perfettamente pulita e priva di qualsiasi impurità, in modo che quelle nano particelle si vadano ad infilare tra gli spazietti microscopici dello strato trasparente che protegge la vernice, fino a renderlo miracolosamente idrorepellente. Tant’è che se vuoi farti fare il lavoro in una carrozzeria specializzata, qui in America ti viene a costare intorno ai duemila dollari. Ed allora, braccino corto come sono, mi sono rimboccato le maniche ed ho deciso di imparare l’intero processo. Che ho sperimentato prima sull’auto vecchia, ovviamente 😅 Avevo pensato di scrivere tutti i passaggi che ho seguito, ma poi ho trovato questo video, che li riassume in maniera abbastanza fedele. Il risultato finale mi ha lasciato a bocca aperta. Buon divertimento!

Commenti

  1. Trap
    ha scritto:

    Grande albanese! Bei tempi, era anche divertente parlarci.
    Interessanti queste nanoparticelle, come fare ad essere sicuri di non respirarle? Basterà la mascherina FFP2?

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    1. camu
      ha scritto:

      Bella domanda. Ho fatto un po’ di ricerca all’epoca, e pare che una FFP2 sia sufficiente. Più che le nanoparticelle, immagino abbastanza pesanti da non volare nell’aria a meno che non le spruzzi con un aerosol, sono i solventi che evaporano. Che odorano un po’ come l’acetone per lo smalto delle unghie, o l’acqua ragia per le vernici ad olio: basta lavorare in un locale areato.

      Risposte al commento di camu

      1. Trap
        ha scritto:

        Queste mi ricordano le nostre discussioni sulle radiazioni emesse dai nostri telefoni cellulari 2G negli ormai lontani anni ’90! Bei tempi!

        Risposte al commento di Trap
        1. camu
          ha scritto:

          Già, ancora oggi cerco di tenere al minimo l’uso del cellulare. Comunque la potenza rispetto ai vecchi cellulari è notevolmente diminuita. Ricordo ancora tutte le interferenze con la mia radiosveglia che faceva quel mattone del Nokia 2110 che avevo 😅

  2. ha scritto:

    Quanto hai speso in definitiva? Hai la lucidatrice elettrica o hai fatto a mano?
    Ciao,
    Emanuele

    Risposte al commento di Emanuele

    1. camu
      ha scritto:

      Tra panni in microfibra, lucidatrice elettrica (economica, non quella con cento funzioni), spazzole e detergenti vari, in tutto avrò speso circa 400 dollari. Già solo la boccetta di nanoceramica costa 100 dollari. Ma sono soldi ben spesi secondo me. A circa due mesi dal lavoro, la pioggia ancora adesso scorre via in maniera incredibile e la macchina è lucida e pulita. E stando al produttore, dovrebbe rimanere così per tre o quattro anni (specialmente perché io la tengo in garage).

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