due chiacchiere

Pagina non trovata

"C'era una volta una pagina...", diranno subito i piccoli lettori di questo blog. Era una pagina graziosa, rifinita in tutti i particolari, davvero adorabile. Poi deve essere successo qualcosa di terribile, qualcosa che non oso neppure immaginare. Un lampo di luce, un suono assordante, l'odore acre del codice HTML che bruciacchia, e quella pagina non c'era più, sparita per sempre nel limbo delle pagine che non sono.

Di chi sia la colpa è difficile a dirsi. Google? Yahoo? I tizi del provider che ospita questo sito? L'autore di duechiacchiere.it? Si, deve essere stato lui, quel rimbambito ha pensato che la pagina stesse solo occupando spazio inutile e deve averla freddata con un colpo secco. Ma come si permette, quell'idiota?

E così eccoci qui. Che si fa adesso? Beh, personalmente ti consiglierei di dare un'occhiata alla navigazione in alto, chissà che non noti qualche indicazione utile a ritrovare la retta via. Se proprio non riesci a scovare quello che stavi cercando, ti consiglio di contattare l'autore del blog tramite l'apposito modulo. Nel frattempo, ti propongo qui di seguito alcuni post che potrebbero stuzzicare la tua curiosità.

Ammazza che silenzio nella blogosfera

Beh, si vede che ci stiamo avvicinando ad Agosto: gli articoli nel mio lettore RSS si sono quasi dimezzati, ed anche i visitatori di queste pagine sono crollati al di sotto dei 300 al giorno. Qui la colpa è anche mia, dato che per via di alcune pubblicità sul blog, Google m’ha tagliato il pagerank addirittura a zero. Adesso mi toccherà aspettare la prossima “danza” del gigante, per vedere se m’hanno perdonato oppure no. A giudicare dai segnali nei Webmaster Tools, sembrerebbe di si, ma è ancora presto per parlarne. Ad ogni modo, i naviganti virtuali, si trasformano come ogni anno in naviganti veri e propri, o per lo meno in bagnanti, e così quei quattro gatti che rimaniamo in ufficio, assistiamo a questo spopolamento virtuale della blogosfera. Personalmente, sono sempre stato un gran sostenitore delle ferie intelligenti, e quindi prenderò le mie vacanze a Settembre. Così ad Agosto mi godrò l’aria condizionata in ufficio e la pace che regna tra i corridoi (il ritmo di lavoro, lo ammetto, è molto più rilassato in questo periodo). Mentre a Settembre, quando tutti tornano a “rompere le scatole”, io me ne starò ammollo in qualche acquapark, urlando lungo gli scivoli della morte 🙂

Giorno dopo giorno

Ogni mattina, in Africa, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone se non vuole essere mangiata. Ogni mattina, in Africa, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella se non vuole morire di fame. Ogni mattina, in Africa, non è importante che tu sia gazzella o leone, l’importante è che tu incominci correre. Qui in America le cose non sono poi così differenti: mi viene un capogiro quando osservo l’incredibile quantità di energia messa in campo tutti i giorni per spostare migliaia di persone da un posto all’altro. Metropolitane, autobus, treni, automobili:  le persone corrono, ognuno verso la propria destinazione.

i palazzi e la gente di una mattina a manhattan

Il formaggio alla… pecorina

Oramai la notizia ha fatto il giro della rete, ma qualcuno potrebbe essersela persa, quindi la riporto qui per i miei lettori.  Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha pubblicato, lo scorso Novembre, un bando per un assegno di ricerca presso l’Università di Firenze. Titolo del progetto associato alla borsa di studio: “Dalla pecora al Pecorino:  tracciabilità e rintracciabilità di filiera nel settore lattiero caseario toscano”. E fin qui nulla di male. Andando però a spulciare come hanno tradotto in inglese quella frase, si leggeva “From sheep to Doggy Style…” What?!? Quella frase, ritradotta in Italiano, vuol dire Da pecorino a pecorina (intesa come posizione di un atto sessuale). Quando me l’ha segnalato Trap, stentavo a crederci. Sarà una bufala, mi sono detto. Ma rendendomi conto che persino Paolo Attivissimo ed il Corriere Fiorentino ne parlavano, mi sono cascate le braccia. Interessante però che Google sappia come si traduce in inglese la pecorina: Leggi il resto »

Guardare e sembrare, in inglese

Continuo a riportare alcune delle lezioni dal sito Il mio Inglese, con cui ho avviato una collaborazione da qualche settimana. Grazie al supporto dei loro esperti della lingua britannica, potrai soddisfare in maniera ancora più dettagliata i tuoi dubbi e le tue perplessità. Un “servizio aggiunto” in linea con la filosofia che è alla base di questo blog: essere utile. Oggi la nostra professoressa ci spiega l’uso del verbo to look, che può assumere significati diversi a seconda del contesto in cui viene collocato. : Leggi il resto »

Più libri, edizione 2007

Apre domani i battenti l’edizione 2007 della Fiera della piccola e media editoria, meglio nota come Più Libri, più liberi. L’anno scorso, approfittando di alcuni giorni di vacanza, ero andato a curiosare tra bancarelle ed esposizioni, e mi ero divertito anche ad ascoltare gli interventi della manifestazione collegata “PiùBlog”, presente anche quest’anno. Nell’articolo che scrissi all’epoca, mi definivo un blogger non di professione, ed ancora oggi confermo quest’etichetta: mi piace osservare il fenomeno, imparare ogni giorno dai miei vicini di casa virtuali, studiare le tecniche di comunicazione che entrano in gioco. Allora aspetto con impazienza di leggere le prime impressioni di chi c’è andato quest’anno.

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