due chiacchiere

Questa macchina qua devi metterla là…

Come sappiamo, le reti social dei nostri tempi hanno di fatto dato un megafono ai tanti tipi strani che popolano questo pianeta, che fino a quel momento non avevo altro pubblico che i loro compagni di classe ed amici del quartiere. E dato che la stragrande maggioranza della comunicazione, almeno fino all’avvento di Instagram e TikTok, è avvenuta dando forma scritta ai propri pensieri, si è alzato il velo sul basso livello culturale di queste persone, principalmente nel corretto uso della sintassi e della grammatica nella propria lingua madre. E se in itaGliano si vedono spesso verbi possessivi senz’acca, in inglese è principalmente la pronuncia di parole simili, anche note come omofone, a trarre in inganno i poveri analfabeti digitali. Sfortunatamente, queste parole a volte mettono il bastone tra le ruote anche a quelli come me che hanno un accento. Ricordo sempre quella volta quando con i miei colleghi si parlava dei fratelli Koch (pronunciato più o meno co-uq), miliardari americani che da sempre sovvenzionano il partito repubblicano. Beh, ti lascio immaginare come ho pronunciato il loro cognome (un po’ come se uno straniero sbagliasse a pronunciare una vocale nominando il Signor Cozzo 😯), e le risate di tutti intorno al tavolo.

Il video amarcord qui sopra mi è venuto in mente pensando al classico omofono inglese: there, their, they’re: lì, il loro, essi sono. Non di rado mi capita di leggere tra i commenti su Facebook cose tipo there doing a good job cleaning the streets. Forse per noi che abbiamo imparato l’inglese sui banchi di scuola, questo è meno un problema, perché la grammatica l’abbiamo assimilata a colpi di compiti in classe ed interrogazioni, e non sin dalla culla, ma non è una cosa da sottovalutare. Lo stesso capita con here and hear (qui ed ascolta), da cui appunto la canzone di Francesco Salvi.

Ecco di seguito altre parole omofone a cui fare attenzione:

  • accept/except: la prima parola è un verbo che vuol dire ricevere, prendere, mentre la seconda si usa come preposizione per indicare esclusione (eccetto)
  • affect/effect: la prima è generalmente usata come verbo per esprimere che qualcosa ha avuto un effetto emotivo, mentre la seconda è il risultato (l’effetto) di un’azione
  • compliment/complement: un po’ come in italiano a volte complimento e complemento possono essere confusi
  • you’re/your: la prima è una forma contratta di you are, tu sei, mentre la seconda è il pronome “tuo”
  • peace/peas: fare confusione tra pace e piselli è questione di un attimo
  • perspective/prospective: questo è anche un caso di falsi amici, dato che la prima parola vuol dire prospettiva, mentre la seconda vuol dire potenziale, possibile, come ad esempio prospective student, che si riferisce a qualcuno che sta pensando di iscriversi ad un corso, un “futuro” studente

E tu, ne conosci altre che potrebbero essere utili a chi passa da queste parti?

Commenti

  1. Paolino
    ha scritto:

    Mi vengono in mente questi:
    Tail/Tale
    Pea/Pee
    Meet/Meat
    Sum/Some
    Peace/Piece
    Dear/Deer
    Hour/Our
    Here/Hear
    giusto?
    Saluti

    Risposte al commento di Paolino

    1. camu
      ha scritto:

      Si, esatto. La vita di un bilingue non è per nulla facile 🙁

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