due chiacchiere

Spacechili incontra RxStrip

Il periodo delle feste s’avvicina. Non c’è dubbio: le aziende già da un mese hanno cominciato a far sfilare babbi natale e robe commerciali dentro le reclàme, evidente segnale che la crisi si sente anche quest’anno. Per cercare di ovviare a questo clima grigio e noioso, oggi ho deciso di invitare nel mio salotto virtuale due fumettisti (si dice così, giusto?) che allietano i visitatori dei rispettivi blog con le loro creazioni artistiche. Uno dei due (ti lascio indovinare chi), per la cronaca, è colui che ha disegnato anche il ragazzo appoggiato sulla testata del mio blog, diventato oramai il marchio con cui mi si riconosce nella blogosfera. Allora diamo un caloroso benvenuto a SpaceChili ed RxStrip.

Esiste un aspetto terapeutico del web?

SCBeh, le strisssie di RX potrebbero essere una nuova frontiera delle terapie di Patch Adams: guarisci con una risata!  😉 Parlandone in maniera più tecnica, la telemedicina e il web 2 fanno sicuramente parte della medicina del futuro, in cui l’esperienza dei pazienti andrà ad affiancarsi alle conoscenze dei medici. Ma internet terapeutico di per sè? Mmm… forse, ma genera anche tante dipendenze. Vedi alla voce Facebook  😛

RXEsiste eccome, ogni mattina subito dopo il risveglio non c’è nulla di meglio che connettersi con il mondo intero, gustare strisce a fumetti inedite davanti ad una fumante tazza di caffè. Per me è ormai un rito a cui difficilmente potrei fare a meno. In minor modo funziona anche alla sera ma lì la stanchezza prende il sopravvento e diventa difficile distogliere l’attenzione delle natiche da un invitante e morbidoso divano in tessuto sintetico.

Cosa è poggiato sulla tua scrivania, in questo momento

SCPC, scanner, tavoletta grafica, appunti della tesi. Poi matite, pennarelli e pen-brush: sto finendo di disegnare una storia horror per Absolute Black, scritta dal blogger Cristiano Brignola. Parla di vampiri, ma in modo diverso da come li stiamo vedendo adesso in libreria: anni luce da “Twilight”, per intenderci.

RXIn questo momento si casca male… quasi nulla di interessante. Quando riesco amo avere un po’ d’ordine (almeno sulla scrivania). Da sempre, quasi fossero bullonati al tavolo ho una lampada, che mi aiuta a non diventare completamente cieco, monitor del PC corredato da scanner e periferiche varie, l’astuccio con gli attrezzi del mestiere (pennini, pennarelli e matite). Ogni tanto capitano anche foglietti sparsi con appuntate ideuzze di ogni tipo, letteratura illustrata di vario genere e tazze con intrugli vari.

Preferisci le donne con tacchi a spillo o pantofole, e perché?

SCUna buona alternanza di entrambe le cose. I tacchi a spillo sono sexy ed elegantissimi: sono un fan sfegatato. Tuttavia, anche se mi piacciono le ragazze vanitose, non sopporto le maniache del look. Quelle sempre attente ad ogni virgola, che devono sedurre tutti a tutti i costi. Nascondono insicurezze enormi, che di solito trasferiscono sui partner. E allora meglio una serata, pop-corn e DVD e pantofole. Le più kawaii che ci sono…   😉

RXDonna manager o casalinga? Questo è il dubbio che tormenta l’uomo da mezzo secolo… Direi che come sempre la verità sta nel mezzo, l’apparenza eccessiva non mi attira più di tanto come non mi attira alla follia neanche la versione con bigodini e tutona del pigiama da serata “Grey’s Anatomy” tra amiche. Penso che anche una scarpa da ginnastica al posto giusto faccia la sua figurina se naturalmente ben contornata.

Un pregio ed un difetto della città dove vivi

SCUn pregio di Torino? Ha rotto con il falso mito che la vedeva chiusa e grigia ed è rinata. E’ tornata ad essere il salotto culturale di un tempo, senza rinunciare al design e all’innovazione. Torino è il futuro dell’Italia, adesso come adesso.

Un difetto? Il clima. Torino ha un inverno di merda. E poi non ha il mare. Sogno una Torino californiana…

RXOdio l’ipocrisia che vive in simbiosi con gli abitanti delle medie e grandi città. Odio anche anche quando le cose non vanno come dovrebbero andare a causa di inutili discussioni di ordine politico-sociale. Del resto non posso lamentarmi della mia città, si respira voglia di fare e posso dire che non manchi praticamente nulla ( a parte il mare). Un’altra cosa che amo è la possibilità di poter curare il proprio spazio all’interno dell’intero tessuto brulicante. Infine come non menzionare la chiara distinzione delle stagioni che può essere percepita dai diversi colori, dalle temperature e dalle offerte della terra che ospita la mia città. Va bene, sto esagerando… sono riuscito a farmi venire il latte alle ginocchia da solo…

Commenti

  1. ha scritto:

    Bella intervista. Ma RX dove abita? Ci ha fatto una marea di ragionamenti ma non ha detto qual’è, o sono io che me la sono persa?

  2. camu
    ha scritto:

    @Piero_TM_R: per la serie qui siamo tutti molto attaccati alla nostra privacy, lui è uno che come me tiene a mantenere riservate certe informazioni 😉

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