due chiacchiere

Pagina non trovata

"C'era una volta una pagina...", diranno subito i piccoli lettori di questo blog. Era una pagina graziosa, rifinita in tutti i particolari, davvero adorabile. Poi deve essere successo qualcosa di terribile, qualcosa che non oso neppure immaginare. Un lampo di luce, un suono assordante, l'odore acre del codice HTML che bruciacchia, e quella pagina non c'era più, sparita per sempre nel limbo delle pagine che non sono.

Di chi sia la colpa è difficile a dirsi. Google? Yahoo? I tizi del provider che ospita questo sito? L'autore di duechiacchiere.it? Si, deve essere stato lui, quel rimbambito ha pensato che la pagina stesse solo occupando spazio inutile e deve averla freddata con un colpo secco. Ma come si permette, quell'idiota?

E così eccoci qui. Che si fa adesso? Beh, personalmente ti consiglierei di dare un'occhiata alla navigazione in alto, chissà che non noti qualche indicazione utile a ritrovare la retta via. Se proprio non riesci a scovare quello che stavi cercando, ti consiglio di contattare l'autore del blog tramite l'apposito modulo. Nel frattempo, ti propongo qui di seguito alcuni post che potrebbero stuzzicare la tua curiosità.

Un dottor House più sdolcinato?

Ma è solo una mia impressione o questa stagione del Dottor Casa ha preso una piega sdolcinata e strappalacrime? Per carità, resta pur sempre una delle migliori serie televisive in ambito medico degli ultimi anni, ma non sono sicuro di aver ancora metabolizzato il cambio di direzione scelto dagli autori: viene data meno importanza ai casi trattati ogni settimana, mentre le vite private dei protagonisti avanzano in primo piano. Da quando il dottore è uscito dal manicomio dove s’era rinchiuso volontariamente, le cose non sono più uguali, questo è poco ma sicuro. Prima di continuare, ti avverto che parlerò della trama di episodi recenti qui nel seguito, quindi se non vuoi rovinarti la sorpresa, puoi smettere di leggere quest’articolo. : Leggi il resto »

WordPress a Napoli

Visto che altri blogger si vantano di aver acquistato la maglietta di WordPress recentemente messa in vendita anche in Europa, non ho potuto trattenermi dal mostrare quella che molti non potranno mai avere (ok, Matteo, per te farò un’eccezione): la versione nera originale americana. Scherzi a parte, sono contento che anche dalle nostre parti si inizi a diffondere la moda di acquistare questi gadget per sostenere lo sviluppo di importanti progetti a codice aperto: il lavoro donato da tanti bravi sviluppatori, non trova miglior premio che la diffusione del prodotto e qualche soldo per pagare le spese sostenute. E perché no, per mangiare una bella pizza in compagnia. Peccato che a me, in giro per il capoluogo partenopeo, nessuno mi abbia fermato per la maglietta! : Leggi il resto »

Buon Natale 2007

In questi giorni siamo in vacanza a Parma, ospiti di una cugina di mio padre. Bellissima città, piena di storia e bellezze architettoniche. L’atmosfera natalizia ovviamente si sente anche qui, tra le luci per le vie del centro storico ed il gigantesco albero di natale in piazza. Intanto noi sorseggiamo un drink al bar con amici e parenti.

una coppa di spumante con ciliegia candita

Una indigestione di contenuti

Parte del problema nel gestire i contenuti di un sito aziendale di una certa dimensione, è proprio la sua stessa mole: troppa informazione, spesso stratificata in anni di aggiornamenti, cambiamenti, ridefinizioni, e via dicendo. Mai nessuno s’è posto il problema di rivedere intere sezioni del sito, per capire cosa è ancora utile, e cosa invece sarebbe meglio mandare in pensione. Un’esperienza che, ad esempio, sto vivendo proprio in questi mesi con il sito dell’università dove lavoro: una stima grossolana fatta a colpi di comandi di shell, riporta che ci sono circa 20 mila pagine, tutte “rigorosamente” statiche (niente CMS, niente PHP, neppure uno straccio di CGI, solo un hairball di pagine HTML all’antica) di cui più o meno la metà è stata aggiornata per l’ultima volta più di due anni fa. Tutta roba buttata sul sito per richiesta di qualche dirigente, ma che nessuno s’è mai preso la briga di leggere e rivedere. Il mio lavoro, tra le altre cose, consiste proprio nel districare questa matassa, proponendo ed implementando approcci più organici per il futuro. : Leggi il resto »

Ali di pollo al forno

Fra qualche settimana qui si gioca la finale del torneo di football americano, il cosiddetto Super Bowl. Una specie di Supercoppa Europea, dove i vincitori dei due principali tornei americani si scontrano in un match epocale che diventa uno spettacolo lungo quasi 8 ore, come solo qui sanno fare. Un’occasione per riunirsi con parenti ed amici e passare una serata in allegria tra stuzzichini, birretta ed imprecazioni contro l’arbitro. Così mi è venuta l’ispirazione per la ricetta di questa settimana: baked chicken wings, ovvero ali di pollo al forno. In Italia, da quello che ricordo, le alucce di pollo non hanno molto uso in cucina, e sono più che altro considerate un avanzo di cui disfarsi. D’altro canto sono per la maggior parte pelle e ossa, e c’è davvero poca carne da spolpare. Ma qui sono considerate un aperitivo sfizioso, da intingere in una salsina bianca al gorgonzola mentre si sorseggia una bella birra fresca di fronte alla tv. : Leggi il resto »

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