due chiacchiere

Terza ciucciata, fatta

Al fine di sensibilizzare le persone che leggono queste pagine, tornerò di tanto in tanto sull’argomento “donazione di sangue”. Era il 7 Febbraio scorso quando, per la prima volta, varcavo la soglia di un centro trasfusionale per diventare donatore. Sono già passati 7 mesi, ed oggi è la terza volta che mi presento per una “ciucciatina” all’ospedale. Non capita spesso di sentirsi orgogliosi di aver dato agli altri qualcosa di così personale, ma la sensazione che si prova alzandosi dalla poltrona dove stai mentre si svolge il tutto, è assolutamente positiva. A parte qualche capogiro che rientra nei normali sintomi.

Senza dimenticare tutti gli “extra” a cui si ha diritto, come donatori: giornata libera (per chi lavora, è come un giorno di ferie) e retribuita, colazione al dispaccio dell’ospedale pagata, permesso per entrare in auto in ospedale, esami gratuiti per controllare il proprio stato di salute. Inoltre puoi partecipare agli eventi organizzati dall’AVIS ed essere coinvolto in tante piacevoli iniziative. Tutto questo in cambio di mezz’oretta ogni tre mesi (anche meno, se vuoi… ma perché rinunciare a giorni di permesso dal lavoro eh eh): il dolore neppure si sente, i medici e gli infermieri sono sempre molto bravi e gentili, e ti fanno sentire a tuo agio.

Commenti

  1. giocatore
    ha scritto:

    Ecco dove eri finito!!! In Transilvania! 😉

  2. Artemisia
    ha scritto:

    Purtroppo non posso donare sangue. Ho la pressione sanguigna troppo bassa, i medici me lo hanno vietato (per info: massima95… dopo mangiato)

  3. Trapanator
    ha scritto:

    “ma perché rinunciare a giorni di permesso dal lavoro eh eh”

    eh eh il vero significato lo capisco 😉

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