due chiacchiere

Una casa al… vapore

Sebbene io non sia uno di quegli attivisti estremisti (in genere non sono nulla che finisce in ista) che fanno dell’ecologia l’unico scopo della loro vita, mi piace nel mio piccolo fare la mia parte per contribuire a rendere il mio quotidiano più compatibile con il benessere del Pianeta sul quale abito. A parte il progetto di comprare un composter dove riciclare tutto il materiale organico per farne ottimo concime per le mie piante, da qualche mese siamo i felici possessori di una vaporella (non della Polti, ma non so come si chiama l’elettrodomestico in generale). Uno di quegli aggeggi che puliscono senza bisogno di detersivi o altra robaccia chimica. Utile non solo per il pavimento, ma anche per le incrostazioni in bagno, per sgrassare il forno, per togliere la patina di calcare dallo scolapiatti.

Dopo più di sei mesi, devo dire che il parere è assolutamente positivo: il suo sibilo quando è in funzione è indice di pulizia, e l’odore che lascia il vapore è il marchio delle nostre faccende di casa, ogni fine settimana. Il modello che abbiamo noi richiede circa 10 minuti per riscaldare l’acqua al punto di ebollizione: ideale per dare una passata sul parquet (qui in America le case di periferia sono tutte in legno) con lo swiffer per togliere la polvere prima di lavare. I vari accessori in dotazione consentono, come dicevo, di usarlo anche in bagno, per togliere i “punti neri” tra le piastrelle della doccia o per disincrostare intorno ai rubinetti, con la lancia a pressione che spara un potente getto d’aria calda. Molto utile persino in cucina: almeno una volta all’anno il forno ci ringrazia per la sauna a cui lo sottoponiamo 🙂 Con buona pace dei produttori di detersivi, che da mesi sono spariti dal nostro ripostiglio.

Commenti

  1. Redemption
    ha scritto:

    Io, o meglio mia mamma, aveva a casa la 1000 gradi o qualcosa di simile mi ricordo che si vantava molto perché puliva bene… ora nella mia stanzetta di Milano uso scopa e straccio perché non ci sono soldi per piangere :/

  2. camu
    ha scritto:

    @Redemption: eheh, anche io ai tempi dell’università usavo scopa (o meglio, swiffer) e straccio. Devo dire che un po’ mi manca 🙂

  3. Tommy David
    ha scritto:

    Buono a sapersi. La terrò in considerazione. 🙂

  4. ha scritto:

    Ottimo acquisto, è spettacolare col grasso in cucina… usarla è un piacere! 😀
    Ciao,
    Emanuele

    Risposte al commento di Emanuele

    1. camu
      ha scritto:

      @Emanuele: concordo, il nostro forno (seppure con qualche fatica, dovuta agli anni di stratificazioni di macchioline varie) è tornato come nuovo! E senza usare neppure una schifezza chimica…

  5. ha scritto:

    Attenzione alle piastrelle con la vaporella, può capitare che alla lunga si stacchino!

    Risposte al commento di Piero_TM_R

    1. camu
      ha scritto:

      @Piero_TM_R: oh, questa non la sapevo. Intendi che si possono staccare tipo quelle della doccia se si insiste a pulire le fughe dalle macchie nere?

  6. Gabriele
    ha scritto:

    Che modello hai preso? Ero interessato anche io ad un acquisto di questo tipo… :-p

  7. ha scritto:

    @Camu: Pensa che le fughe, nonostante siano un materiali abbastanza resistente (sia meccanicamente che all’azione di solventi) è sempre un cemento, quindi alla lunga l’azione del vapore e l’escursione termica, potrebbero far si che si stacchi, insistendo si potrebbe arrivare al distacco della piastrella.
    L’importante è non esagerare.

  8. camu
    ha scritto:

    @Gabriele: il modello che ho preso non è venduto in Italia, per questo non l’ho esplicitamente citato nell’articolo…
    @Piero_TM_R: beh si io mica esagero, però grazie per la dritta!

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