due chiacchiere

Vita da Carlo

Il buon Nicola non manca mai di fornirmi suggerimenti stuzzicanti su come combattere il logorio e la monotonia della vita moderna. Qualche settimana fa, ad esempio, mi diceva di una miniserie TV prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentiis, in cui Carlo Verdone si racconta tra il serio ed il faceto, sullo sfondo di una Roma oramai stanca e priva d’amore ma che lui ama tanto. Qui è disponibile su Amazon Prime, con tanto di sottotitoli in Inglese. Nei fine settimana in cui mi dedico a stirare le mie camicie (ognuno si rilassa come crede), porto l’asse da stiro in soggiorno e mi metto davanti alla televisione. E così ne ho approfittato per guardare le dieci puntate da 20 minuti circa che compongono la prima stagione. Premetto che, sin dagli esordi, la comicità agrodolce di Verdone mi ha sempre affascinato. Forse perché mi rivedo nella goffa lotta quotidiana che alcuni dei suoi personaggi devono affrontare per ritagliarsi un posticino nel mondo. Come dimenticare il tenerone Mimmo di Bianco, Rosso e Verdone, e le sue avventure impacciate con la sensuale turista spagnola. Oppure le olive grece di Mario Brega in Borotalco. Solita nota prima di proseguire: nel seguito parlerò della trama, quindi se non voui rovinarti la sorpresa, fermati pure qui.

, con Carlo seduto su un divano che legge un giornale

La trama è tutto sommato semplice: in un universo parallelo, mentre Carlo e Max sono in farmacia, un tizio fuori quasi s’ammazza essendo caduto con lo scooter per colpa di una delle “famose” buche per strada. Carlo esce a vedere che succede, e dopo aver assistito il malcapitato, si lancia in un discorso su come Roma sia ridotta in pessime condizioni e sia l’ora che qualcuno sistemi le cose. Nell’epoca dei social, quel discorso diventa virale, ed il presidente della Regione lo chiama per chiedergli di candidarsi a sindaco. Sullo sfondo di questo canovaccio si srotolano tutte le altre vicende personali di questo Verdone “parallelo”, tra verità e finzione: dalle sue ossessioni nevrotiche e compulsive (con punte di ipocondria) alla situazione con il fidanzato della figlia, dal suo amico Max ai suoi sentimenti per la farmacista.

Mi pare che lo stile adottato per narrare questa storia sia simile a quello visto nelle opere più recenti dell’attore, da Il mio miglior nemico a Benedetta follia. Da innamorato della città eterna, almeno quella nei miei ricordi di 25 anni fa, quando mi perdevo tra i vicoli dietro la fontana di Trevi o la sera per le vie di Trastevere, mi sono piaciuti moltissimo gli scorci che fanno da palcoscenico alle riprese esterne della serie. Che lasciano trasparire un rapporto quasi intimo e personale tra Carlo e la città. In un mondo dove le celebrità sono sempre cacciate per farsi un selfie e non esistono come persone normali, Carlo ci descrive un personaggio logorato dalla mancanza di qualcuno che lo ami veramente, se escludiamo la figlia. Ed è forse questa aridità di sentimenti che lo spinge a riversare ancora più marcatamente il suo amore per la città stessa.

Una cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso sono le tante storie aperte e lasciate in sospeso man mano che si prosegue con gli episodi, dal papà di Chicco a Morgan nascosto in un monastero. Però fa piacere vedere tanti artisti famosi interpretare se stessi, da Antonello Venditti ad Alessandro Haber, in ruoli drammatici o divertenti, ma completamente estranei al resto della storia. Un gradito omaggio al folto gruppo di attori che per tanti anni ci hanno dato un’emozione e che ora si godono il meritato riposo lontano dalle luci della ribalta. La prima metà della stagione funziona meglio della seconda, ed il ritmo rallenta fino ad un finale un po’ spento, ma che lascia sperare che i produttori apriranno i portafogli per una seconda stagione.

 

Commenti

  1. ha scritto:

    Lieto ti sia piaciuta!

    Risposte al commento di kOoLiNuS

    1. camu
      ha scritto:

      Spero proprio che vi sia una seconda stagione. Ultimamente ho visto varie serie tv interrotte “sul più bello” perché non facevano abbastanza ascolti. Cosa che quasi quasi mi fa passare la voglia di guardare la tv in genere…

  2. ha scritto:

    Il ‘sequel’ per me non è d’obbligo se la serie esaurisce il tema portante…

    Risposte al commento di kOoLiNuS

    1. camu
      ha scritto:

      Sono d’accordo, anzi spesso i sequel finiscono per rovinare il sapore della serie originale. Ma in questo caso hanno (volutamente?) lasciato un bel po’ di storie in sospeso…

    2. Trap
      ha scritto:

      Aspetto da anni Back to the future IV…

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      1. camu
        ha scritto:

        Beh, forse prima o poi qualcosa faranno, come è successo per Guerre Stellari dopo quasi 20 anni.

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