Avrei tanti possibili titoli per questo intervento, ne ho scelto uno a caso tra: il coccodrillo è mio (e me lo gestisco io), non ravanate qui, mi piace l’anonimato, e via dicendo. L’argomento si ricollega, come raramente capita su queste pagine, alla cronaca di questi giorni: l’omicidio di Perugia. Sui giornali, in televisione, persino nel fascicolo della Polizia, sono finite foto, filmati, dichiarazioni estrapolate dai blog dei sospetti assassini. Ecco la nuova frontiera della comunicazione a tutto tondo: domani gli investigatori spulceranno tra i miei messaggi su Twitter per sapere quello che non dico agli interrogatori? Nel frattempo i giornalisti benedicono l’invenzione dei blog, vera manna dal cielo: non serve più importunare amici e parenti per sapere cosa pensava la vittima o l’assassino, basta andare a guardare il suo blog, oppure i filmati lasciati su YouTube.
Qualcuno è… categorico
In tutto questo marasma mediatico, in cui più che al rispetto per la defunta si pensa allo scandalo a tutti i costi, Matteo ha provato a calare una regola per classificare, schedare, etichettare la tipologia di autore che si trova dietro ogni diario in linea. Sto ancora cercando di capire in che casellina andrò a finire, ma se ti sei perso nei vicoli di Bloglandia, prova a trovare la tua strada classificando il blog che dirigi. O quello di un tuo amico: magari un giorno ognuno esporrà fiero la propria etichetta in cima alla pagina di benvenuto. Così il giornalista, invece che scrivere un intero coccodrillo, titolerà semplicemente: Camu è proprio un BDHG. E tutti capiranno.
Commenti
Allora, diciamo subito che, a mio avviso, sei un BDHG. Vediamo perché: Urbano (B) perché ti preoccupi della comprensibilità di quel che scrivi; accumuli (D) perché fornisci molte informazioni e link; ti rivolgi ad un pubblico (H), ma sei geloso della tua privacy, quindi “impermeabile” (G) rispetto alla vita intima.
Ora non ti resta che realizzare il programmino che automatizzi la generazione del codice 🙂
ehi, mi ricorda la “classificazione” delle donne che feci nel 2000 🙂
ps: ottimi i colori del sito