due chiacchiere

Archivio degli articoli in america

Buon Natale con… Mariah Carey e Rudolph

Nell’augurare buon Natale a quei pochi che passeranno da queste parti in questo giorno di festa, vorrei riprendere lo stesso tema dell’anno scorso, quando ti parlavo di una tradizione tipica americana del periodo natalizio: lo scambio dei doni dell’elefante bianco. Ne parlavo ai miei parenti in Sicilia nelle scorse settimane, insieme alla storia del piccolo elfo monello che diverte grandi e piccini su questa costa dell’Atlantico. Un’altra tradizione di cui non si può fare a meno in questo periodo dell’anno è l’ascolto ad nauseam di una ben precisa canzone, che viene propinata ovunque, dalle radio ai centri commerciali, dal supermercato alle case di amici e parenti: All I want for Christmas is You. Leggi il resto di Buon Natale con… Mariah Carey e Rudolph

Ripropongo l’oggetto misterioso

Domani si festeggia il Giorno del Ringraziamento in America. Ricordo ancora quello del 2012 quando, mentre gustavamo tutte le prelibatezze cucinate dai vari invitati alla cena a casa di mia cognata, pensavo a qualcosa da condividere sul blog riguardo alla festa più tradizionale che esista nel Paese a Stelle e Strisce. Così pubblicai un post in cui chiedevo ai miei piccoli lettori di indovinare un oggetto misterioso. Non metto il link a quel post semplicemente perché nei commenti troveresti subito la soluzione 😅 Sfogliando il mio archivio, ho deciso di riproporre quel curioso oggetto, per vedere se anche tu riesci a capire di cosa si tratta. Prima di scorrere a leggere gli eventuali commenti (in caso qualcuno indovini al primo colpo), soffermati per qualche minuto sull’immagine. Non si vince nulla, ma è un modo per entrare nel clima (speriamo sereno) di questa festività americana. Leggi il resto di Ripropongo l’oggetto misterioso

Ho mantenuto la mia promessa

Il grande giorno è finalmente arrivato: domani si vota per eleggere la nuova presidentessa degli Stati Uniti. Il mio pronostico, visto il martellamento mediatico che abbiamo subìto in queste settimane su questa sponda dell’Atlantico, è che vincerà la Harris, con conseguenti giorni di mal di pancia da parte dei repubblicani. Che si chiederanno se sia il caso di mettere Trump in frigo e scongelare qualche altro candidato. Not so fast, direbbe qualcuno. Il popolo dei suoi seguaci sarà ancora più infervorato, ancora più elettrizzato, ed ancora pronto a combattere per la libertà e per conservare la gloria di quest’impero in declino. Io intanto un paio di settimane fa ho ricevuto la mia scheda elettorale per posta, e l’ho rispedita subito con il nome che avevo promesso di scrivervi sopra. Voto per posta perché domani mi sarei dovuto svegliare alle 4 del mattino per passare tutto il giorno come presidente di seggio in una sezione vicino casa mia (non quella dove voto). Mi dispiace di aver dovuto lasciare i miei colleghi di seggio da soli, essendo io ancora in Italia. So già che sarà una giornata molto lunga per loro. Che Dio gliela mandi buona. Leggi il resto di Ho mantenuto la mia promessa

Il fondo sanitario integrativo per le spese mediche

Trovandomi in questi giorni nel profondo sud d’Italia a combattere (quasi letteralmente) con le storture della sanità pubblica di queste terre dimenticate da Dio, non potevo che affrontare l’argomento su queste pagine. Ma non voglio annoiarti con i dettagli di una burocrazia sanitaria che probabilmente conosci molto meglio di me. Piuttosto, vorrei suggerire un’idea per migliorare le cose. Chissà che il governo non sia all’ascolto 🙂 Qualche mese fa ti parlavo di come funziona l’assicurazione sanitaria nel Paese a stelle e strisce. E spiegavo come la deducibilità di certi importi qui è applicata direttamente in busta paga, e non a fine anno quando si compilano le tasse.

Nel mio caso, ad esempio, ho chiesto al mio datore di lavoro di versare in una carta di credito sanitaria circa 200 dollari al mese, decurtati dallo stipendio prima di calcolare le tasse, così che alla fine dell’anno l’importo imponibile sia più facile da calcolare. Quei soldi non devono però necessariamente sedere in quel conto a non far nulla: si possono spostare su un fondo sanitario d’investimento, gestito dalla stessa compagnia che fornisce la carta di credito, che si preoccuperà di investirli e farli crescere secondo le mie indicazioni. Potrò scegliere se usare un approccio aggressivo, investendo in mercati ad alto rischio (ed alto beneficio) oppure uno più conservatore, acquistando titoli di stato e strumenti analoghi. Leggi il resto di Il fondo sanitario integrativo per le spese mediche

Le targhe personalizzate americane

L’altro giorno mentre tornavo dal supermercato ho visto una macchina con una targa personalizzata, e così mi è venuta in mente l’idea per il post di oggi. Non so come mai in Italia questa cosa non sia mai stata lanciata A quanto pare, anche in Italia si può fare, ma in pochi ne approfittano: in fondo è un’idea carina che sostanzialmente porta qualche soldo extra nelle casse della motorizzazione civile. Già, perché qui nel Paese a stelle e strisce, è legale richiedere, dietro un compenso che si aggira intorno ai 50 dollari, una targa con lettere e numeri a propria scelta. Ovviamente ci sono regole che evitano l’uso di parolacce o allusioni a volgarità offensive (non si può richiedere una targa con scritto l’equivalente americano di vaffa…), ma per il resto tutto è lecito, sperando che qualcuno non abbia già avuto la stessa idea. In genere, come nelle foto qui sotto, si sfruttano le abbreviazioni e la pronuncia di lettere e numeri per esprimere i concetti più fantasiosi. Una nota di colore che non avevo mai condiviso prima. Leggi il resto di Le targhe personalizzate americane

L’importanza di Dio in America

Tutti prima o poi, guardando un film americano, leggendo un libro o ascoltando un’intervista ad un presidente a stelle e strisce, hanno incontrato la frase God bless America! Per noi europei abituati ad uno stato laico, è sempre stato difficile capire questo rapporto tra la religione e lo stato. Da un lato storciamo il naso quando ci parlano degli stati teocratici del Medioriente, ed allo stesso tempo non ci stupiamo di quest’ostentata fede cristiana da parte degli Stati Uniti. Ma confronti a parte, oggi vorrei trarre spunto da un video di Francesco Costa e da un recente articolo del Corriere, per fare due considerazioni sull’origine di questo rapporto tra gli americani e la religione. Leggi il resto di L’importanza di Dio in America

Gli italo-americani sono davvero italiani?

Siamo in tanti gli italiani emigrati e residenti all’estero, me ne accorgo ogni volta che esco di casa. L’altro giorno ad esempio, al supermercato ho comprato dei filetti di baccalà, altrimenti noto come cod fish qui in America. Il cassiere, un uomo sulla sessantina, lo passa per il lettore e mi fà “baccalà!” in maniera del tutto inattesa. Non poteva sapere che io fossi italiano, ma subito gli ho fatto i complimenti per aver indovinato il nome italiano di quel pesce. E così, mentre passava allo scanner il resto della mia spesa, ha cominciato a raccontarmi di suo padre, emigrato da di Napoli, e della storia della sua famiglia. Episodi come questo me ne capitano di continuo, specialmente qui nel New Jersey, dove esiste una grande comunità di emigrati del Belpaese (come c’insegnava Jersey Shore). A me fa sempre piacere scambiare due chiacchiere (e ti pareva!) con qualche paesano per sbirciare per qualche minuto nella sua storia. Ma quanto si possono considerare ancora veri italiani gli italo-americani? Leggi il resto di Gli italo-americani sono davvero italiani?

Le medium sono molto popolari in America

L’altro giorno, mentre guidavo in tangenziale per portare la macchina dal meccanico, un’insegna al bordo della strada ha colto la mia attenzione: reclamizzava l’ufficio di una medium che aveva da poco aperto i battenti. Si, una di quelle persone che ti leggono la mano e possono capire dalle pieghe della pelle quale sarà il tuo futuro. Quel cartello mi ha dato l’ispirazione per il post di oggi, e mi ha spinto a fare un po’ di ricerca su questo curioso argomento. Negli ultimi decenni, ho scoperto, gli Stati Uniti hanno assistito a una crescente popolarità di medium e psichici vari. Si tratta in realtà di un fenomeno che ha radici profonde nella storia culturale e sociale del paese: già ricordo che quando arrivai su questi lidi nel lontano 2008, una delle prime cose che mi colpì era lo studio di una medium a due passi dalla piazza centrale del paesello dove abitavo. Mi colpì perché, nella Sicilia dove sono nato e cresciuto, esistevano alcune maghe, ma la loro attività non era in genere alla luce del sole come in questi casi. Leggi il resto di Le medium sono molto popolari in America

Torna in cima alla pagina