Visto che la scorsa settimana parlavo dell’anniversario del mio arrivo nel Paese dell’aquila calva, oggi volevo condividere una delle tante differenze a cui mi sono dovuto abituare da quando abito qui: il modo in cui si guida, almeno nel New Jersey. Dei cartelli stradali ho scritto qualche tempo fa, ma forme e disegni a parte, è proprio lo stile di guida ad essere diverso. Sarà che le autostrade sono più larghe (eppure le chiamano strit, diceva sempre un mio amico), sarà che le scuole guida spiegano le cose in modo diverso. Fatto sta che qui ad esempio guidare nella corsia più a sinistra a 70 chilometri all’ora è una cosa normalissima. All’inizio, memore dell’abitudine che avevo in Italia, lampeggiavo al conducente per chiedergli gentilmente di spostarsi, ma ho notato subito che in pochissimi capivano quel gesto, mentre se ne stavano comodamente piantati su quella corsia guidando a passo di lumaca. Poi ho visto che molti, in situazioni analoghe, superavano a destra senza molti problemi, e così mi sono adeguato.
A proposito di guida, se vieni in vacanza negli States e vuoi noleggiare un’auto, tieni a mente che dal 2014, una circolare del ministero dei trasporti americano consiglia ai singoli stati di associare alla patente di guida italiana, una patente di guida internazionale. Anche il contrario è tecnicamente vero: quando siamo venuti in Italia l’anno scorso, mi son fatto rilasciare dall’ACI americana una patente di guida internazionale (la mia patente italiana è scaduta da secoli) in caso qualche poliziotto troppo ligio al dovere mi avesse fermato per strada per farmi storie. In genere, comunque, da quello che mi è stato raccontato da amici venuti qui per qualche settimana, la patente di guida italiana è più che sufficiente per determinati e circoscritti periodi di tempo, se accompagnata dal passaporto con il visto da turista, e soprattutto se si guida un’auto a noleggio.
Burocrazia a parte, una cosa che vedrai spesso agli incroci con semaforo è il cartello raffigurato nella foto qui sopra: NO TURN ON RED. Che non ti sta intimando di non voltarti a guardare la ragazza dai capelli rossi che sta passeggiando sul marciapiede, sebbene sia una buona idea non farsi distrarre da certe cose mentre si è al volante. Quel segnale avverte i conducenti che a quel semaforo non è consentito svoltare a destra quando è rosso. Già, perché in molti stati, quando questo segnale non è affisso sotto il semaforo, invece si può girare a destra (e solo a destra) con il rosso, a patto che non venga nessuno da sinistra, s’intende, e che non vi siano pedoni che stanno attraversando sulle strisce. Un dettaglio che in un paio d’occasioni mi ha quasi messo nei guai in Italia, visto che m’ero dimenticato che lì non è così 😅.
A proposito di cacciarsi nei guai, se per caso la polizia ti ferma per un controllo, ricordati di non scendere dall’auto e di aspettare indicazioni dall’ufficiale preposto tenendo le mani bene in vista sul volante. Probabilmente ti verranno chiesti patente e libretto (license and registration) e ti sarà fatta qualche domanda tipo “lo sai perché ti ho fatto accostare?” alla quale ovviamente risponderai, con aria quasi stupita, che non ne hai la minima idea. Ecco, adesso hai tutto quello che ti serve sapere per essere un conducente provetto nel Paese a stelle e strisce.
Commenti
Perché non scendere dall’auto?
Ciao,
Emanuele
Risposte al commento di Emanuele
In genere, se un poliziotto ti ferma, la situazione è già poco piacevole di suo, e c’è sempre un po’ di tensione nell’aria. Il poliziotto non sa se sei armato (già, qui in America è più facile comprare una pistola che un ovetto Kinder, visto che quest’ultimo è tecnicamente considerato illegale), e scendere dall’auto potrebbe innervosirlo ancora di più e farlo preoccupare per la sua incolumità. La regola, quando vieni fermato, è di fare esclusivamente quello che ti viene detto. Quindi se nessuno ti dice che puoi scendere dall’auto, è meglio rimanere dove sei.