due chiacchiere

Archivio degli articoli in soggiorno e tv

Vita da Carlo 2

Sono già passati più di due anni da quando il buon Nicola mi ha fatto scoprire una simpatica serie TV di uno dei miei attori italiani preferiti di tutti i tempi: Vita da Carlo. Da poco ho finito di guardare la seconda stagione, e sebbene non mi abbia appassionato come la prima, devo dire che qualche risata di gusto me la sono fatta, seguendo le avventure di Verdone, affiancato in quest’occasione nientepopodimeno che dal cantante Sangiovanni. Attraverso i vari episodi, devo ammettere di aver avuto l’impressione di sbirciare dietro le quinte della vita ansiosa (come dimenticare lo scherzo al cardiopalma che gli hanno fatto quelli di Scherzi a parte negli anni 90) di un uomo che cerca di accontentare tutti sforzandosi di mantenere quell’equilibrio mentale che gli equivoci e gli imprevisti mettono in pericolo.Prima di continuare il solito avviso: nel seguito svelerò dettagli della trama, quindi fermati qui se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto di Vita da Carlo 2

Stranizza d’amuri

Il debutto alla regia di Beppe Fiorello con questa pellicola, trae ispirazione da un tragico episodio di cronaca che colse di sorpresa l’Italia dei primi anni 80: il delitto di Giarre, un duplice omicidio in cui persero la vita Giorgio Agatino Giammona, venticinque anni, e Antonio Galatola, detto Toni, dieci anni più giovane. A quanto pare i due erano fidanzati, ed erano stati il bersaglio di un bullismo ottuso e conservatore da parte della comunità in cui vivevano. Già, le cose erano molto, ma molto diverse, quarant’anni fa in Sicilia. Il contesto di omofobia ed omertà in cui avvenne il delitto provocò un’ondata di indignazione in tutta Italia. Il nipote di Toni, minorenne e quindi non imputabile, si dichiarò colpevole, sostenendo di essere stato costretto a sparare dai due ragazzi. Tuttavia, pochi giorni dopo, ritrattò la sua confessione, affermando di aver subito pressioni dai carabinieri. Leggi il resto di Stranizza d’amuri

Cento domeniche

“Negli ultimi anni decine di miliardi di euro sono andati in fumo nei crac bancari. Pochi privilegiati sono riusciti a mettere al riparo i loro soldi. Centinaia di migliaia di persone non ci sono riuscite. Questo film è dedicato a loro.” Queste sono le frasi che appaiono nei titoli di coda del film Cento Domeniche, che vede Antonio Albanese vestire i panni di un papà di provincia che da sempre sogna di accompagnare all’altare la propria unica figlia. Un uomo che ha sempre tenuto la testa bassa, che ha lavorato per 40 anni per mettere da parte i risparmi per coronare quel sogno. A me Albanese è sempre piaciuto come attore, sia nei ruoli prettamente comici che in quelli dove tira fuori l’unicità del suo modo agrodolce di raccontare una storia. Ma io già lo seguivo ai tempi di Mai Dire Gol, quando si esibiva nei suoi personaggi che ancora oggi sono nella memoria di noi tutti (o almeno di quelli che hanno superato la quarantina come me 😅). Solito annuncio ai naviganti prima di proseguire: nel seguito citerò dettagli della trama, quindi se non vuoi rovinarti la sorpresa, fermati pure qui per oggi. Leggi il resto di Cento domeniche

I migliori ed i peggiori giorni

Il solito appuntamento settimanale con l’asse da stiro è in genere accompagnato o dall’ascolto di un audiolibro, come Meno Dodici, oppure dalla visione di un film in tv. La mole di cose che vorrei guardare cresce ogni giorno a dismisura, e da questa pila enorme ho estratto l’altro giorno I migliori giorni, un film di Edoardo Leo, attore che ho molto apprezzato in pellicole come Smetto quando voglio e Perfetti sconosciuti. Il format diverso, un’antologia di quattro mini storie indipendenti tra loro, è quello che ha stuzzicato la mia curiosità. D’altro canto, era dai tempi di Bianco, Rosso e Verdone che non si vedeva qualcuno usare quest’approccio narrativo. Non mi hanno scoraggiato neppure le recensioni un po’ tiepide e per nulla entusiaste che ho letto velocemente prima di premere il tasto play sul telecomando. Il verdetto finale? Forse quelle recensioni hanno ragione, ma proprio come nel film elettorale di Verdone, ho apprezzato il racconto della quotidianità dei protagonisti, in cui tutti noi possiamo rispecchiarci. Leggi il resto di I migliori ed i peggiori giorni

Il principe di Roma

Devo ammettere che, quando ho guardato Il principe di Roma con Marco Giallini qualche settimana fa, non ho né letto le recensioni, né guardato il trailer. In questi giorni d’afa estiva volevo solo rilassarmi spaparanzato sul divano e godermi una pellicola in italiano in santa pace. Così ho chiesto a San Google di darmi qualche consiglio, e questo film di Edoardo Falcone era tra quelli suggeriti. Che io abbia un debole per Giallini non è un segreto: da Perfetti Sconosciuti a Rocco Schiavone, ho sempre apprezzato tutti i suoi personaggi, principalmente per quel lato bonario che si cela sotto la scorza ruvida che lui riesce ad interpretare così bene. E così ho premuto il tasto play e mi sono lasciato trasportare nell’Italia dei primi del 1800, quell’Italia già raccontata nei Leoni di Sicilia, che tanto avevo apprezzato all’epoca. Solo che stavolta ci troviamo a Roma (altro mio grande amore!), dove vive l’avido Bartolomeo. Leggi il resto di Il principe di Roma

Gli Amici mi tengono compagnia

Anche quest’anno mi sono lasciato incuriosire dalla trasmissione di Maria De Filippi, che ho riscoperto l’anno scorso a casa del suocero dopo tanti anni. Che si tratti di un format unico, in grado di offrire un’opportunità ai giovani che si mettono in gioco, lo dimostra il fatto che la seconda classificata dell’anno scorso era stata la stessa Angelina Mango che poche settimane fa è arrivata nientepopodimeno che sul palco dell’Eurovision Song Contest, dopo aver vinto il Festival di Sanremo, prima donna dopo tanti (troppi) anni. Nel Paese a stelle e strisce abbiamo un programma vagamente simile, sebbene sia una competizione esclusivamente canora, American Idol. Che però ha quel sapore troppo sdolcinato e strappalacrime tipico di queste trasmissioni americane, dove si fabbricano emozioni a tavolino per aumentare gli ascolti. Un approccio che dopo un po’ stanca per la sua evidente artificialità. Non mi pare si possa dire lo stesso per Amici. Leggi il resto di Gli Amici mi tengono compagnia

Neppure Mary Poppins si salva

Oramai non c’è neppure più gusto a commentare queste purghe staliniane letterarie a cui assistiamo da qualche anno. In cui i talebani del politically correct decidono di dover rivisitare questa o quella pubblicazione affinché non offenda la minoranza di turno. L’abbiamo visto con le mummie l’anno scorso, e con i libri di Roald Dahl (autore di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato), colpevole di usare parole come grasso e brutta per definire alcuni dei personaggi delle sue storie. Qualche mese fa è toccato a Mary Poppins, la simpatica bambinaia scesa dal cielo per insegnare ordine e disciplina ai figli di una benestante famiglia inglese, quella che cantava Supercalifragilistichespiralidoso insieme allo spazzacamini per le vie del paese, nella memorabile interpretazione di Julie Andrews. A quanto pare la scure del British Board of Film Classification è calata impietosa anche sul capolavoro Disney, e ne sconsiglia la visione ai minori di dodici anni perché, pensa un po’, conterrebbe un linguaggio discriminatorio nei confronti degli indigeni d’America. Mi viene da pensare che per fortuna il David di Michelangelo non si trova in Inghilterra o negli Stati Uniti, altrimenti avrebbero già scolpito i pantaloni sulla statua per coprire le sue fattezze attuali ed adattarla alle regole sociali di oggi. Leggi il resto di Neppure Mary Poppins si salva

Doc, Nelle tue mani: terza stagione

Un paio d’anni fa scoprivo, grazie a RaiPlay, la serie televisiva Doc, Nelle tue mani. Una bella rivisitazione tutta italiana del Dottor House che così tanto apprezzai all’epoca. Da poco è disponibile sulla piattaforma digitale la terza stagione di Doc, in cui ritroviamo il dottor Fanti e la sua (nuova) equipe dopo le peripezie del Covid. Approfittando del mio periodico appuntamento con la montagna di panni da stirare, ho iniziato a guardarlo in questi uggiosi fine settimana invernali. In questa stagione, gli autori sembrano volersi concentrare sulla possibilità che Andrea, il protagonista, possa riacquistare pezzi della sua memoria. Creando una situazione scomoda per la ex moglie Agnese (Sara Lazzaro), che invece sembra voler far di tutto per nascondere il motivo per il quale lei ed Andrea abbiano finito per separarsi. Tutti avevamo creduto finora che fosse per la morte del figlio, ma potrebbe non essere così. Leggi il resto di Doc, Nelle tue mani: terza stagione

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