due chiacchiere

Archivio degli articoli in soggiorno e tv

Doc, Nelle tue mani: terza stagione

Un paio d’anni fa scoprivo, grazie a RaiPlay, la serie televisiva Doc, Nelle tue mani. Una bella rivisitazione tutta italiana del Dottor House che così tanto apprezzai all’epoca. Da poco è disponibile sulla piattaforma digitale la terza stagione di Doc, in cui ritroviamo il dottor Fanti e la sua (nuova) equipe dopo le peripezie del Covid. Approfittando del mio periodico appuntamento con la montagna di panni da stirare, ho iniziato a guardarlo in questi uggiosi fine settimana invernali. In questa stagione, gli autori sembrano volersi concentrare sulla possibilità che Andrea, il protagonista, possa riacquistare pezzi della sua memoria. Creando una situazione scomoda per la ex moglie Agnese (Sara Lazzaro), che invece sembra voler far di tutto per nascondere il motivo per il quale lei ed Andrea abbiano finito per separarsi. Tutti avevamo creduto finora che fosse per la morte del figlio, ma potrebbe non essere così. Leggi il resto : Doc, Nelle tue mani: terza stagione

Noi siamo leggenda

Diciotto anni fa andava in onda in America una nuova serie televisiva che avrebbe presto conquistato il pubblico di tutto il mondo: Heroes. Anch’io mi appassionai alle avventure messe in campo da Zachary Quinto, Hayden Panettiere e quel tontolone di Masi Oka nei panni di Hiro Nakamura. I loro personaggi erano gente comune che, per caso, scopre di avere poteri paranormali che presto li mettono nei guai, perché il diverso fa sempre paura. Pensavo a tutto questa quando l’altro giorno ho guardato il primo episodio di una serie tv fantasy disponibile su RaiPlay: Noi siamo leggenda. Perché sin dall’inizio mi è sembrato chiaro che il canovaccio delle due produzioni sia molto simile, sebbene al posto degli hamburger vi siano due gustosi bucatini all’amatriciana tra una scena e l’altra, mentre veniamo trasportati per le vie della Roma dei quartieri popolari. E sebbene gli attori della serie italiana probabilmente erano ancora nella culla, quando Hiro e soci andavano in onda. Leggi il resto : Noi siamo leggenda

Don’t worry darling

Non riuscivo a credere alle mie orecchie quando, qualche settimana fa, la figlia grande mi raccontava la trama di questo film che qualcuno le aveva consigliato a scuola, Don’t worry darling. Prima di continuare, però, devo subito mettere l’avviso ai naviganti, perché nel seguito parlerò della trama del film con uno spoilerone gigante che svela il finale. Quindi se non vuoi rovinarti la sorpresa, per oggi puoi anche fermarti qui. E come diceva sempre Pozzetto, alias Artemio, “gallo avvisato, mezzo accoppato”. Dicevo del mio stupore nell’ascoltare la storia: ma non perché la consideravo innovativa nel panorama dei film distopici, anzi. Piuttosto perché echeggiava, in maniera sorprendentemente simile, il concetto di un racconto che una quindicina d’anni fa avevo iniziato a pubblicare proprio sulle pagine di questo blog. Concetto tra l’altro ripreso in un episodio di Black Mirror intitolato San Junipero. Così l’ho voluto guardare. Leggi il resto : Don’t worry darling

Lion, la strada verso casa

Qualche settimana fa, la professoressa di lettere della figlia grande ha fatto guardare loro il film Lion, la strada verso casa, e ne ha fatto l’analisi dei personaggi, dei loro sentimenti e via dicendo. Come compito per casa, una serie di domande sul perché questo o quel personaggio avesse detto qualcosa o compiuto una certa azione. Così lo abbiamo riguardato a casa insieme una sera, per aiutarla a spacchettare i vari messaggi inclusi in questa pellicola. Il film racconta la storia di Saroo, un bambino di cinque anni che abita in uno sperduto villaggio dell’India centrale. Un giorno convince il fratello maggiore Guddù a portarlo con se in città per guadagnare qualche soldo, ma essendo troppo stanco finisce per addormentarsi su una panchina, per poi salire sul treno sbagliato, che lo porterà fino a Calcutta, a 1600 chilometri di distanza da casa. Immagina un bambino di un villaggio di poche anime dell’entroterra siciliano che si ritrova catapultato da solo alla stazione centrale di Berlino. Saroo non parla la stessa lingua degli abitanti di quella metropoli, e trovandosi in un posto dove i mendicanti, anche in tenera età, abbondano, nessuno si preoccupa di aiutarlo. Leggi il resto : Lion, la strada verso casa

Last Christmas

Giunti alle porte del Natale anche per quest’anno, vorrei consigliarti oggi un film che abbiamo guardato qualche sera fa in famiglia: Last Christmas. La figlia piccola ha suggerito l’idea di una specie di calendario dell’avvento a film, dove ogni fine settimana scegliamo una pellicola natalizia da gustarci in salotto tutti insieme. Si va dai grandi classici tipo Mamma ho perso l’aereo e Qualcuno salvi il Natale, a commedie romantiche più moderne. Io ho provato a suggerire Una poltrona per due tra quelli da aggiungere all’elenco, visto che in Italia è sempre un grande classico che va in onda ogni vigilia di Natale, ma il resto della camufamiglia mi ha guardato come se avessi due teste e sei braccia… pazienza, non apprezzeranno mai il fascino di quel capolavoro, poveri loro!

Ad ogni modo, Last Christmas è una commedia sentimentale ambientata nella Londra di una decina d’anni fa, in cui incontriamo Kate e la sua vita strampalata fatta di un lavoro che non le piace più di tanto, una sfilza di amici a cui continua a causare guai, ed una famiglia di origine jugoslava scappata a Londra dopo la guerra nei Balcani. Prima di continuare, il solito annuncio ai naviganti: nel seguito parlerò della trama del film, quindi se non vuoi rovinarti la sorpresa, per oggi puoi fermarti anche qui. Gallo avvisato, mezzo accoppato, come diceva un tempo Renato Pozzetto.

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Joan è terribile

E così dopo alcuni mesi passati a spulciare tra le offerte di RaiPlay per soddisfare le mie esigenze televisive del fine settimana, sono tornato dal mio spacciatore di serie TV di fiducia, il mio ex collega Josè, per sapere cosa mi potesse consigliare di buono. Così di punto in bianco mi fa “cosa t’è sembrato dell’ultima stagione di Black Mirror?” Io sono cascato quasi letteralmente dalle nuvole. Incredibile ma vero, non mi ero accorto che la sesta stagione era stata completata e resa disponibile su Netflix per la gioia di grandi e piccini. Ovviamente ho subito liberato la mia agenda del fine settimana, per appagare la mia sete di tecno-distopia (si può dire?) che mi portavo avanti dal lontano 2019, quando venne rilasciata la brevissima quinta stagione. Come avevo già scritto l’anno scorso, a me il concept di questa serie è sempre piaciuto, e specialmente in un’epoca in cui la tecnologia intorno a noi continua a rendere più sottile la linea di demarcazione tra realtà e finzione. Leggi il resto : Joan è terribile

Torno indietro e cambio vita

Lo scorso Aprile avevo chiesto ai miei piccoli lettori di darmi qualche suggerimento su cosa guardare in televisione durante le mie maratone per stirare le camicie ed i pantaloni che uso durante la settimana. Tra i vari consigli, mi ha incuriosito quello di Trap, che proponeva un film con Raul Bova, Torno indietro e cambio vita. Così ho sistemato l’asse da stiro in camera da letto ed ho premuto il tasto play del telecomando. Mi raccomando, se non vuoi rovinarti la sorpresa, non proseguire la lettura. La trama è presto spiegata: Marco (Raul Bova) sembra avere la vita perfetta: un buon lavoro, una bella casa, ed una mogliettina, Giulia, molto carina. Di ritorno da una cena con amici, il mondo gli casca addosso quando Giulia gli confessa di avere un altro, e di volerlo lasciare perché la fiamma iniziale s’è spenta in quei 25 anni che sono stati insieme. Marco va a sfogarsi con il suo amico di sempre, Claudio (Ricky Memphis), e mentre tornano a casa in scooter, sono coinvolti in un incidente stradale. Quando si risvegliano, si ritrovano magicamente catapultati di 25 anni nel passato. Leggi il resto : Torno indietro e cambio vita

Everything everywhere all at once

Accidenti, sono già passati tre mesi da quando Sunshine ed io abbiamo guardato gli Oscar a stelle e strisce in TV, ed abbiamo scoperto un po’ di film interessanti da guardare (quando riusciamo a non addormentarci sul divano dopo una lunga giornata a correre a destra e sinistra). Uno dei film che ci ha incuriosito di più, avendo vinto un sacco di statuette, è stata Everything everywhere all at Once (a quanto pare il titolo non è stato tradotto in italiano), e così abbiamo deciso di guardarlo qualche sera dopo. Giusto io e lei spaparanzati sul divano, dato che alle figlie questa roba non sembra interessare molto. I primi venti minuti sono stati un po’ confusionari, specialmente per Sunshine che sospettava si trattasse di un film distopico, di cui lei non va certo matta come me 😉 D’altro canto non avevamo letto recensioni o guardato nessun trailer, giusto per non rovinarci la sorpresa. Poi però a poco a poco abbiamo cominciato a capire di cosa si trattasse, e ad apprezzare lo stile narrativo scelto dai registi. Solito avviso prima di proseguire: qui nel seguito parlerò della trama del film, quindi non proseguire la lettura se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto : Everything everywhere all at once

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