due chiacchiere

Archivio degli articoli in soggiorno e tv, pagina 3

Marvel’s Jessica Jones

Dopo aver finito di guardare con piacere la serie tv Legion qualche anno fa, sono tornato dal mio amico José, il mio spacciatore di fiducia quando si tratta di scoprire qualche nuova produzione che valga la pena guardare, per farmi dare l’imbeccata giusta. Lui, sofisticato connoisseur televisivo come pochi, mi ha scrutato attentamente tra le palle degli occhi, e senza batter ciglio ha emesso il suo verdetto: Marvel’s Jessica Jones. Evidentemente José deve avere un superpotere tutto suo, perché ancora una volta il suo consiglio si è rivelato azzeccato al cento percento. Devo ammettere che non conoscevo questo personaggio, ed in realtà la mia cultura generale nei confronti dei supereroi della Marvel è alquanto terra terra, principalmente per il fatto che durante l’adolescenza ero più attratto dai manga giapponesi che dai fumetti dei superuomini americani, dei quali già si vedeva più che abbastanza in televisione. Per questo motivo anni fa ho intrapreso un lento cammino per rimettermi al passo con i tempi, guardando a poco a poco tutti i film del Marvel Cinematic Universe in ordine cronologico, e serie come questa. Prima di proseguire, il solito avviso ai naviganti: nel seguito parlerò della trama, quindi fermati pure qui se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto di Marvel’s Jessica Jones

Niente male questi… Amici

Qui in America la televisione italiana si può ricevere, dietro esborso del modico compenso di 15 dollari al mese, come pacchetto aggiuntivo al proprio abbonamento con il servizio via cavo che porta a casa il doppino telefonico o la fibra. A differenza dell’Italia, infatti, le antenne non sono mai state particolarmente diffuse nel Paese a stelle e strisce, spesso per la scarsa qualità del segnale nei sobborghi pieni di alberi, colli e valli varie, e così sono quasi sempre le compagnie telefoniche a portare a casa anche il segnale televisivo, sfruttando il filo che portano a casa per combinare entrambi i servizi. Piccola curiosità tecnica a parte, una volta scelto un pacchetto con una compagnia, è possibile pagare qualcosina in più per sbloccare canali aggiuntivi, come suppongo si faceva in Italia con Mediaset Premium ed i pacchetti Sky per guardare la Serie A o altri canali sportivi. Per gli emigrati che volessero guardare qualche trasmissione in Italiano, esistono due canali, Rai International e Mediaset International, che di fatto sono un collage dei programmi che le rispettive reti trasmettono, messo insieme da una redazione ad hoc, che decide per noi cosa vale la pena guardare, senza possibilità di fare zapping. Leggi il resto di Niente male questi… Amici

Cosa mi suggeriresti di guardare?

Come ho già detto in passato, approfitto dei fine settimana per guardare qualche film italiano (preferibilmente una commedia, dato che di roba drammatica ce n’è già abbastanza nella vita reale) mentre stiro camicie e pantaloni che uso nei giorni lavorativi. In genere do un’occhiata alla selezione disponibile su RaiPlay, ma ultimamente non riesco a trovare nulla di interessante, a parte i vecchi film di Totò che riguardo con piacere. Anche rivolgersi ai motori di ricerca per scovare qualche piccolo capolavoro è più complicato di quanto pensassi. Google mi ha suggerito Il grande salto e Belli ciao, ma non sono riuscito a finire nessuno dei due, non mi hanno ispirato ppè gniente. Il mio amico Josè, grande conoscitore della filmografia d’azione americana, è meno affidabile quando si parla di commedie, specialmente internazionali, quindi anche quello era un vicolo cieco. E così alla fine ho deciso di rivolgermi ai miei piccoli lettori qui sul blog, che di queste cose se ne intendono sul serio. Quale commedia italiana (anche non recente) ti è davvero piaciuta, e dici che valga la pena guardare?

Finalmente anch’io ho guardato Breaking Bad

Da mesi, se non addirittura anni, il mio fido amico Josè, che è meglio di IMDB quando si tratta di suggerirmi quali produzioni televisive americane vale la pena guardare in TV, mi consigliava di dare un’occhiata ad una serie di una decina d’anni fa, Breaking Bad. Stando al suo imperscrutabile giudizio, sebbene lui sappia che il genere drammatico noir non sia proprio il mio preferito, mi sarebbe piaciuta. Così un mesetto fa ho finalmente deciso di dargli retta e mi sono tuffato in una maratona durata alcuni fine settimane, tra una camicia da stirare e l’altra. E come volevasi dimostrare, ancora una volta Josè aveva perfettamente ragione. Visto che la serie ruota intorno allo spaccio di droghe, è proprio il caso di dire che si tratta di una produzione addictive, che causa dipendenza 😉 Ed ha avuto talmente tanto successo che hanno fatto un sequel, in cui si da una chiusura alla storia di uno dei due protagonisti. Il solito avviso ai naviganti prima di proseguire: nel seguito parlerò della trama e di particolari sui personaggi, quindi se non vuoi rovinarti la sorpresa fermati pure qui. Leggi il resto di Finalmente anch’io ho guardato Breaking Bad

Quattro metĂ , che confusione

Fine settimana tranquillo, quello appena trascorso in casa camu. Sebbene le temperature inizino ad essere finalmente più miti, il prato inglese non si è ancora risvegliato dal letargo invernale, e quindi non è necessario tosarlo religiosamente ogni sette giorni. Quindi ne approfitto per dare una sfoltita alla pila di camicie da stirare, e per guardare qualche film in Italiano, dato che la sera in famiglia non sarebbe fattibile, per le limitate capacità linguistiche delle figlie. Tra l’offerta disponibile sui servizi di streaming, c’era questo Quattro metà, con Matilde Gioli, che interpreta la dottoressa Giulia a fianco di Luca Argentero in Doc, Nelle tue mani. A parte lei, devo ammettere che non conoscevo nessuno degli altri attori, ma questo non m’ha scoraggiato dal dare una possibilità a questa pellicola che, dalla trama, sembrava piuttosto stuzzicante. Prima di proseguire, il solito avviso ai naviganti: nel seguito farò riferimento a dettagli della trama, quindi ti prego di fermarti qui se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto di Quattro metà, che confusione

John Wick, un format senza esclusione di colpi

Fra qualche settimana uscirà nelle sale americane la quarta (ed ultima?) pellicola della serie che racconta le avventure del signor John Wick, con Keanu Reeves. Come ho già più volte detto su queste pagine, non sono un amante del genere sparatutto, ma mio cognato aveva caldamente consigliato la visione di questi film anni fa, e così decisi di dargli una possibilità. Ora, premetto che a me Keanu è sempre piaciuto, sin dagli esordi in Speed e Johnny Mnemonic alla trilogia di Matrix (il quarto lasciamolo perdere, va), dalla sua bella interpretazione in L’Avvocato del Diavolo accanto ad Al Pacino, al memorabile Piccolo Buddha che fece conoscere alle masse la storia di questo profeta orientale. Quindi sebbene il genere non fosse proprio il mio preferito, mi son detto che se c’era Reeves, doveva non essere tempo sprecato in fondo. Ed in effetti ne è valsa proprio la pena. Il solito avviso ai naviganti prima di continuare: nel seguito parlerò della trama del film, quindi ti prego di fermarti qui se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto di John Wick, un format senza esclusione di colpi

Andrea Fanti ci racconta il dramma del Covid

Già l’anno scorso, proprio di questi tempi, avevo condiviso le mie impressioni sulla prima stagione della serie TV Doc, Nelle tue mani, con Luca Argentero. Per me che ho guardato House almeno 3 volte, è stata una piacevole sorpresa vedere che anche in Italia si è deciso di esplorare il filone del dramma sanitario in televisione. Mi ero fermato alla prima stagione perché mi avevano detto che la seconda era fortemente incentrata sui primi mesi di Covid in Italia, e a dirla tutta non ero psicologicamente pronto a rivivere quei momenti, quindi continuavo a rimandare. Poi sono arrivate le vacanze di Natale, accompagnate da un po’ di sano e meritato ozio, e così ho deciso che fosse giunto il tempo di vedere di cosa si trattasse. Prima di proseguire, il consueto avviso ai naviganti: nel seguito si parlerà della trama di questa stagione, quindi fermati qui se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto di Andrea Fanti ci racconta il dramma del Covid

Luca, l’Italia vista dalla Disney

Questi ultimi giorni dell’anno, con le scuole chiuse ed io che mi son preso qualche giorno di ferie, stanno trascorrendo molto tranquilli. La sera, dopo una giornata di relax o passata a far visita a qualche parente, ci spaparanziamo in soggiorno a guardare un film tutti insieme. Uno di quelli che abbiamo rivisto con piacere è stato Luca, un film d’animazione uscito l’anno scorso, diretto da un italiano emigrato negli Stati Uniti. Quello che personalmente ho molto apprezzato di questo lungometraggio è l’attenzione ai particolari più insignificanti, fino ad esempio alla verosimiglianza dei cartelli con i nomi delle vie agli incroci stradali. Stando ad un documentario che raccontava i dietro le quinte delle produzioni Pixar, a quanto pare hanno deciso di mandare un gruppo in Italia per raccogliere quante più informazioni possibili per rendere la narrazione reale e credibile, e dare uno spessore ad alcuni dei personaggi che ci vengono presentati in questa pellicola. Peccato che vi sia questa tendenza negli ultimi anni ad edulcorare le storie, perché bisogna per forza includere tutti e non scontentare nessuna minoranza (la Sirenetta nera, ne vogliamo parlare?). Prima di proseguire, il solito avviso ai naviganti: nel seguito parlerò della trama del film, quindi per favore fermati qui se non vuoi rovinarti la sorpresa. Leggi il resto di Luca, l’Italia vista dalla Disney

Torna in cima alla pagina