due chiacchiere

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I blog che seguo nel 2024

Tempo di pulizie di primavera: si inizia a fare il cambio di stagione, si escono le maglie più leggere, e si donano ai poveri quegli indumenti che non metto più da prima del Covid (tanto le speranze di dimagrire sono sempre meno). Anche nel mondo virtuale, è l’occasione per dare una sforbiciatina alla spazzatura digitale dalla quale sono circondato: ripulisco le immagini su Google Foto (no, non servono 15 foto diverse del gatto seduto sul divano, cara figlia piccola), cancello email vecchie, e rimuovo dal lettore RSS i blog che ho smesso di seguire per un motivo o un altro. Così ho pensato di scrivere un post per condividere chi è rimasto: un modo come un altro per dare un po’ di fiato alla blogosfera italiana che resiste, nonostante le chimere delle piattaforme social. Il fatto che io stesso abbia deciso di riprendere le trasmissioni dopo così tanti anni, mi porta ad avere un atteggiamento speranzoso nei confronti delle mie iscrizioni RSS più taciturne: chissà che prima o poi mandino un segnale inatteso. Questo per dire che nell’elenco qui di seguito, troverai vari blog apparentemente abbandonati dai propri tenutari (segnati da un asterisco), ma sui quali nutro ancora una flebile speranza di rinascita. Leggi il resto : I blog che seguo nel 2024

Ho provato una tastiera ergonomica

E così, dopo quasi tre anni di onorato servizio, il tasto M della mia tastiera Logitech ha deciso di cominciare a fare le bizze qualche settimana fa, aggiungendo la sua lettera un po’ a casaccio al testo che scrivevo. Ho provato a pulire tutto per bene con l’aria compressa, ma non c’è stato nulla da fare. Ovviamente la garanzia era già scaduta (evviva l’obsolescenza programmata degli oggetti intorno a noi) e così mi sono rivolto a San Amazon alla ricerca di una nuova tastiera che non costasse un occhio della testa ma di buona qualità. Guarda caso, proprio qualche giorno prima, un mio collega al lavoro mi aveva parlato di quanto fosse soddisfatto della sua nuova tastiera ergonomica, adatta a suo dire a chi scrive tanto codice e passa molto tempo a digitare al computer in generale. Io ho sempre usato tastiere tradizionali in tutti questi anni, quindi ero un po’ scettico sul fare un cambio così drastico e dover riallenare mano e cervello alla disposizione spezzata dei tasti. Ma ho voluto toccare con mano (letteralmente) la differenza, per capire se facesse al caso mio. Prima di continuare, sappi che questo non è un post sponsorizzato. Leggi il resto : Ho provato una tastiera ergonomica

Sincronizzare Google Foto sul NAS locale

Un paio di mesi fa ti avevo fatto l’elenco delle applicazioni che uso quotidianamente, dalla posta elettronica all’archiviazione delle foto scattate con i cellulari di famiglia. In calce a quel post si è sviluppata una piccola discussione con DelfinoCurioso sull’esistenza di un backup di quelle foto. Nella mia risposta, avevo accennato al meccanismo di sincronizzazione che ho messo in piedi per salvare tutto sul mio NAS casalingo (un vecchio PC con due dischi in RAID, su cui gira Ubuntu Server). Per i più curiosi, oggi vorrei spiegare un po’ più in dettaglio cosa utilizzo e come l’ho configurato. Tutto si basa sul software gratuito Rclone, che consente di collegarsi alle principali piattaforme cloud, da Dropbox ad Azure, da Amazon S3 a Google Drive appunto, ed effettuare varie operazioni sui file presenti in quelle cartelle. Leggi il resto : Sincronizzare Google Foto sul NAS locale

Selenium: automazione di test per il web

Finora su queste pagine mi sono sempre occupato di tecniche per sviluppare e progettare siti web, con cui ho a che fare quotidianamente. Da quando ho iniziato a lavorare per l’Università della California, ho approfondito un’altra branca di questo mondo affascinante: quello del controllo di qualità, o quality assurance come direbbero nel Paese a stelle e strisce. Già, perché costruire un’applicazione online è solo l’inizio: bisognerà poi mantenerla nel tempo, installando aggiornamenti alle piattaforme su cui è basata (dal server web ai linguaggi che utilizza), sistemando eventuali bug, ed aggiungendo nuove funzionalità. Ogni volta che si compie una di queste operazioni, bisognerebbe eseguire un test dell’intera applicazione per assicurarsi che tutto continui a funzionare correttamente. Nel nostro caso, abbiamo in organico due persone il cui compito è esclusivamente quello di conoscere tutti i nostri applicativi web a menadito, e di testare ogni aggiornamento in maniera scrupolosa. Ma non sarebbe bello se queste operazioni noiose si potessero automatizzare? Beh, a quanto pare si può. Leggi il resto : Selenium: automazione di test per il web

Cosa uso per creare i post audio

Qualche settimana fa (accidenti, siamo già a febbraio?) ho stupito i lettori con effetti speciali degni della migliore pubblicità Telefunken, e qualcuno mi ha chiesto informazioni su cosa avessi usato per confezionare il primo post sonoro della storia di questo blog. In realtà, dopo aver provato alcune piattaforme che mi erano state suggerite nei commenti in calce ad un altro post commemorativo, la mia scelta è caduta sul buon vecchio Audacity, che già una ventina d’anni fa or sono utilizzavo per comprimere i file MP3 scaricati dalla rete. Forse non è professionale e pieno di funzionalità come quelle piattaforme, ma è riuscito a fare il suo sporco lavoro di taglia e cuci senza lamentarsi. Il tutto è iniziato scrivendo su un foglio alcune note di quello che volevo dire: ho scelto di non scrivere l’intero discorso a priori, ma di andare un po’ a braccio, per ottenere un risultato più naturale e colloquiale, e non troppo ingessato. E poi è iniziato il lavoro di registrare e ri-registrare le varie frasi, incollandole insieme alla fine. Leggi il resto : Cosa uso per creare i post audio

Salvataggio offline del database del blog

Nelle scorse settimane ho seguito un corso di aggiornamento al lavoro sulla sicurezza delle applicazioni web. Ci hanno persino fatto giocare al piccolo hacker, esplorando una serie di strumenti per effettuare le scansione di vulnerabilità di un sito, ed insegnandoci tecniche per proteggersi da quegli attacchi. A parte tutti i tecnicismi, c’è stato un concetto basilare, citato dall’insegnante, che mi ha fatto riflettere: l’importanza delle copie di backup separate, anche fisicamente, dall’ambiente dove si trova l’applicazione o il sito. Perché eseguire il salvataggio della base di dati è si importante, ma cosa succede se l’azienda dove sono ospitati dati e sito web va a gambe all’aria (di servizi gratuiti online per far siti ne sono spariti a bizzeffe negli ultimi dieci anni) oppure viene attaccata da malintenzionati in grado di mettere sotto chiave anche i backup, o ancora è vittima di un disastro naturale che colpisce il datacenter? Leggi il resto : Salvataggio offline del database del blog

Slimstat Analytics continua a crescere

Come forse ricorderai, all’inizio dell’anno scorso ti parlavo di come il mio plugin per le statistiche, che oramai non riuscivo più a mantenere per conto mio, fosse stato adottato da un’azienda estone, la VeronaLabs, che da anni proponeva un prodotto analogo, WP Statistics, e che quindi aveva una certa esperienza in questo campo. Negli ultimi mesi, abbiamo collaborato per ripristinare le funzionalità avanzate del mio plugin, che all’epoca offrivo a pagamento come software a parte, come si è solito fare in quest’ambito, per cercare di monetizzare i proprio sforzi. Per semplificare l’offerta, abbiamo deciso di passare da un ventaglio di una quindicina di opzioni, ad una che incorporasse tutto sotto un unico tetto: Slimstat Pro. Sono rimasto molto contento nel vedere che Mustafa ed il suo gruppo abbiamo deciso di investire tempo e risorse per far crescere questo progetto, e sono certo che, in un’epoca in cui Google Analytics 4 è diventato più ostico che mai da gestire e soprattutto da comprendere, soluzioni alternative che non regalino informazioni al gigante di Mountain View saranno sempre più popolari. Leggi il resto : Slimstat Analytics continua a crescere

Accessibilità, vent’anni di legge Stanca

Il 9 gennaio 2004, il Parlamento italiano approvava all’unanimità una legge all’avanguardia in Europa e nel mondo, la cosiddetta Legge Stanca sulla accessibilità dei siti internet della pubblica amministrazione. Che impostava un quadro normativo mirato ad incoraggiare amministrazioni pubbliche ed aziende private ad ammodernare i propri siti web per renderli fruibili da parte di persone diversamente abili. Perché fino ad allora, nel Far West che era stato il web a partire dagli anni ’90, da MySpace a Blogger, nessuno si era preoccupato di come ad esempio un utente con problemi alla vista potesse usufruire di quella mole di informazioni a disposizione di tutti. Io già ne parlavo circa 12 anni fa, notando come i buoni intenti del legislatore fossero finiti nei fatti a tarallucci e vino (e ti pareva), per la mancanza di una cultura della sensibilità e di un ventaglio di competenze tecniche necessarie ad attuare quelle linee guida. Leggi il resto : Accessibilità, vent’anni di legge Stanca

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