due chiacchiere

La mela morsicata dovrà aprirsi

Non dimenticherò mai quando la gente si stracciava le vesti ogni volta che Microsoft proponeva un prodotto chiuso o proprietario. La casa di Redmond sembrava essere, stando ai manichei dell’epoca, la sorgente di tutti i mali. Per il semplice fatto di avere un modello di business costruito sulla vendita di software che miliardi di persone usavano e continuano ad usare ogni giorno. Poi però la stessa cosa la facevano i signori di Cupertino, e tutti a fischiettare voltandosi dall’altra parte e facendo finta di nulla. Pensavo a tutto ciò mentre leggevo questa notizia, secondo cui i cellulari della mela morsicata dovranno aprire il proprio hardware alla concorrenza per usare i pagamenti tramite NFC. In fondo è questo il motivo principale per cui sono sempre stato un androidiano: da buon informatico, ho sempre avuto la curiosità di sperimentare con la tecnologia che mi circonda, sin dai tempi del Nokia 3110 sul quale caricavo le suonerie personalizzate tramite un cavetto fatto apposta che lo collegava al computer di casa. I cellulari della Apple, blindati per poter offrire un’esperienza più pulita ed uniforme, non hanno mai fatto per me.

Però sono contento che le cose stiano lentamente cambiando, seppure l’ecosistema di questi cellulari sia, a mio parere, sempre troppo chiuso. Me ne sono reso conto quando abbiamo comprato un iPhone alla figlia grande come regalo per il diploma di terza media: già, perché a quanto pare, avere un Android al liceo è da sfigati, qui dove abitiamo, e tutti ti etichetteranno come la persona da evitare a tutti i costi. Certo non volevamo mettere questo peso sulle spalle della figlia grande, e così le ho trovato un iPhone 12 usato su Amazon. La mia ultima esperienza con i cellulari di Cupertino risaliva al lontano 2010, quando me ne era stato dato uno al lavoro per essere reperibile durante i fine settimana per sistemare eventuali problemi ai server dell’università da casa, specialmente durante le tempeste di neve tipiche della nostra zona.

Ed ho notato che in termini di apertura, le cose non sono poi cambiate molto. A partire dal cavetto per caricare il dispositivo: mentre tutti usiamo un comunissimo USB-C, l’iPhone ha il suo connettore proprietario. Fino ad arrivare alle app per limitare l’uso del cellulare in certe fasce d’orario. Con Google basta attivare gratuitamente Family Link su tutti i dispositivi, ed il gioco è fatto. Con Amazon (abbiamo i Firestick attaccati alle tv di casa), più o meno la stessa cosa. Con Apple, ho scoperto, devi pagare per avere la stessa funzionalità. Però nessuno si lamenta, anzi. Ma se la stessa cosa l’avesse fatta la Microsoft… apriti cielo!

Commenti

  1. ha scritto:

    Ho iPhone dal 2010 e non ho tutta questa voglia che la Mela sia costretta ad aprirsi. Argomento.
    Per lavoro, prima, mettevo a posto anche i computer “Winzozz” per i clienti e anche i loro smatphone Android.
    Con il sistema di Redmond ormai è un amore/odio di lunga data. Conosco molti tips che mi permettono di essere abbastanza skillato su certi problemi.
    Personalmente io non sono mai stato tra le scimmie urlatrici che Microsoft fosse un prodotto chiuso o proprietario. Le mie lotte con Winzozz sono esclusivamente di stabilità. Solo oggi da Win10 a Win11 posso vivere un po a cuor leggero.
    Aborro invece questa corsa verso il basso mossa da chi vuole incasinarsi la vita con uno smartphone. Dal 2010 io acquisto un iPhone, lo accendo, collego il mio account iCloud e uso il mio smatrphone. Potete dire lo stesso di uno smartphone Android. NO!
    Lo dico perché gli stessi clienti o gli amici che volevano distinguersi comprando smartphone medio economici sotto lo slogan “tanto fa le stesse cose di iPhone” poi me li ritrovavo con dati, foto e app persi o che non potevi installare perché l’SO non era compatibile.
    Questa apertura forzata porta me a essere meno sicuro, Questa voglia di avere un controllo che non avrai mai di cosa e perché ?
    Poi io sono pigro… Per certe cose. Google non mi è mai piaciuto. Se qualcosa è gratis in Internet il costo sono i tuoi dati… ma qui andiamo fuori argomento

    Risposte al commento di Daniele

    1. ha scritto:

      Interessante punto di vista. Concordo con te che i sistemi come Windows ci hanno abituato a dover combattere con il computer per avere un’esperienza quotidiana meno frustrante, e che invece con Apple tutto questo è solo un lontano ricordo. La “corsa verso il basso” è una cosa che anch’io ho sempre visto in maniera negativa, come ad esempio a scuola, dove l’impoverimento accademico è in parte imputabile all’idea che siccome non bisogna lasciare indietro nessuno, allore chi ha l’energia e le capacità per fare uno scatto avanti e distinguersi dal branco, viene frenato perché i prof devono rallentare il programma.

      Rimanendo in argomento, secondo me ci vuole una via di mezzo: chiedere cose come l’apertura dell’NFC non è poi la fine del mondo, e consente di avere un’esperienza ancora più bilanciata, garantendo anche quel senso di libertà di scelta di uscire dall’ecosistema Apple almeno un po’. Ricordo quando la gente chiedeva a gran voce che Explorer non fosse il browser di default in Windows, nel nome della libertà di scelta e della par condicio nel mercato del web. E io pensavo fosse cosa buona e giusta. Ma lo stesso principio non dovrebbe forse valere per Apple, almeno su cose come NFC?

      Comunque grazie per aver mantenuto la conversazione garbata, anzi sono io che devo imparare a moderare i toni 😅

      Risposte al commento di camu

      1. ha scritto:

        Sgarbato?? Tu?? Ma neanche per l’anticamere del cervello! La delicatezza delle cose che scrivi è pari a quella della grafica 😛
        Scherzi a parte mi piace parlare e confrontarsi. Qui ho visto che si può farlo. 😉

  2. Paolo
    ha scritto:

    Il parental control su iOS è gratuito e incluso nel sistema operativo.
    Tempo fa ci fu una polemica su consentire anche ad app di terze parti di fornire questa funzione. Se ricordo bene Apple si era detta disposta a consentirlo tramite un sistema simile al MDM, ma non sono sicuro sia mai stato rilasciato.

    Risposte al commento di Paolo

    1. ha scritto:

      Si, io mi riferivo alla possibilità di poter controllare da remoto l’orario in cui il cellulare si spegne, o certe app disgraziate diventano inutilizzabili. Perché a volte è difficile proprio fisicamente farsi dare il cellulare dalla figlia 😭

      Risposte al commento di camu

      1. Paolo
        ha scritto:

        Lo puoi fare da un altro iPhone. Se hai un cellulare brutto non è colpa di Apple 😛

        Risposte al commento di Paolo
        1. ha scritto:

          Eh beh, anche questo è vero 😝

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