Ho deciso di non archiviare questo post in salotto, ma piuttosto nel ripostiglio, per non dargli troppa importanza. Perché quando leggo certe notizie, secondo cui adesso anche mummia è una parola offensiva, o più precisamente “disumanizzante” nei confronti delle… mummie, non posso che coprirmi il volto con le mani in segno di disperazione🤦♂️ ! In Inghilterra, stando all’articolo, qualche mese fa si è discusso sul fatto che il termine sia ritenuto da alcuni disumanizzante nei confronti delle persone, anche se ormai morte da tremila anni. Sarebbe allora meglio utilizzare, stando ai promotori dell’iniziativa, l’espressione “persona mummificata” o “resti mummificati”, anche perché con la parola “mummia” si tornerebbe, secondo questi musei, al passato coloniale britannico. Un po’ a far eco a questa proposta che io definirei da pazzi, c’è un’altra notizia che arriva sempre dal Regno Unito, secondo cui la casa editrice Penguin aveva deciso di rimuovere certe parole (brutto, grasso, pazzo) dai racconti di Roald Dahl, e sostituirle con altre meno offensive. Per fortuna hanno fatto marcia indietro. Non si può dire neppure mummia adesso: Leggi il resto »
Archivio degli articoli in ripostiglio
Preparo la legna per l’anno prossimo
Una delle amenità di cui è dotata la casa in cui abitiamo dal 2016 è il caminetto in salotto. Da uomo nato e cresciuto nella costa meridionale della Sicilia, che ha abitato per anni in un monolocale che a stento aveva porte e finestre a Pisa, il camino era una di quelle cose a cui non ero proprio abituato. Per un paio d’anni, ad essere sincero, l’abbiamo praticamente ignorato, accendendolo soltanto a Natale per arrostire i famosi S’Mores americani, che si preparano riscaldando un marshmallow nel fuoco (in modo che diventi cremoso) e poi mettendolo tra due biscotti insieme ad un quadretto di cioccolata, un dolcetto sfizioso che fa schizzare la glicemia alle stelle già al solo guardarlo. Anche perché la legna che vendono al negozio non è mai stata proprio economica. Poi un giorno, un cugino di Sunshine m’ha detto che sui siti di annunci è pieno di gente che dà via cataste di legna gratis, specialmente nella nostra zona in collina, dove ci sono tanti alberi nei giardini dietro casa, che a volte vengono abbattuti perché malati (c’è una specie di afide parassita che fa strage di frassini) o troppo vicini alle abitazioni. Preparo la legna per l’anno prossimo: Leggi il resto »
Artemis 1, missione conclusa nel silenzio generale
Un paio di mesi fa la navicella spaziale Orione, parte della missione Artemis I, è rientrata sulla Terra. Ancora una volta, i giornali non hanno dedicato molto spazio all’evento, evidentemente più interessati al 41 bis che al futuro dell’umanità. Ora Orione è tornata al Kennedy Space Center, e la NASA ha iniziato la lunga fase di analisi dei componenti, inclusi i manichini imbottiti di sensori che simulavano la presenza di essere umani a bordo. Qualcuno allora potrebbe chiedere: ma scusa, non mandiamo astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale in continuazione? Perché fare degli esperimenti con dei manichini? La spiegazione è abbastanza semplice: la Stazione Spaziale Internazionale si trova all’interno dell’orbita bassa terrestre, a circa 400 chilometri di altezza (pensa un po’, mettendo l’Italia in verticale, è come dire la distanza in linea d’aria tra Roma e Milano), quindi protetta dal campo gravitazionale magnetico della Terra contro le radiazioni cosmiche e gli spruzzi di particelle solari. La Luna è ben più lontana, a circa 380 mila chilometri dal nostro pianeta, ed un viaggio intorno al satellite è molto più complicato dal punto di vista fisiologico e logistico. Artemis 1, missione conclusa nel silenzio generale: Leggi il resto »
La scuola superiore multidisciplinare
Sembra incredibile, eppure l’anno prossimo la figlia grande varcherà per la prima volta la soglia della scuola superiore. Un paio di settimane fa abbiamo partecipato ad un evento organizzato dalla high school del comune per i ragazzi della terza media: due ore passate ad ascoltare presentazioni di alcuni docenti sui i vari corsi disponibili, e testimonianze e consigli condivisi dagli attuali studenti. E così ho pensato di annotare su queste pagine alcune riflessioni su quello che ho imparato. A partire dalla fondamentale differenza tra licei e scuole italiane e le loro controparti americane: qui esiste un’unica scuola superiore, che accomuna tutti gli indirizzi possibili ed immaginabili, preparando gli studenti a diventare dal tecnico elettricista al letterato, passando per l’ingegnere ed pianista. La scuola superiore multidisciplinare: Leggi il resto »
Tanti auguri dalla postina
Era il lontano Natale 2009 quando condividevo la cartolina di auguri che il nostro postino ci aveva lasciato nella buca delle lettere. Ora è cambiato il paesino in cui abitiamo, ma la postina che da anni ci porta la corrispondenza anche qui fa la stessa cosa del buon vecchio Bruce. In realtà, come accennavo qualche settimana fa, quest’usanza di scambiarsi bigliettini di auguri è molto diffusa nel Paese a stelle e strisce, e per le persone che compiono lavori socialmente utili, è accompagnata da un piccolo pensiero in denaro o nella forma di un buono acquisto valido in una delle tante catene commerciali disponibili in zona. Il cosiddetto tip (letteralmente, la mancia) non si dà solo ai camerieri al ristorante: durante il periodo natalizio, noi lasciamo un biglietto da 20 dollari ai netturbini (attaccato al coperchio della spazzatura che raccolgono il giovedì), uno alla postina, ed uno al genitore di classe che poi fa un regalo unico agli insegnanti delle figlie. Anche Sunshine, che insegna in paese, si fa una bella raccolta di regalini vari dai genitori dei bimbi che segue 😉
La bolletta si paga con un assegno
Ora che la vacanze sono finite per tutti, iniziano pian piano ad arrivare gli estratti conto con le spese delle carte di credito effettuate durante le feste. Per fortuna qui in America, non serve doversi recare al più vicino ufficio postale per pagare queste bollette: l’impiegata delle Poste anzi ti guarderebbe alquanto stupita se ti presentassi con il bollettino per inviare il pagamento. Certo, molti oramai optano per l’addebito diretto sul conto corrente, più comodo e senza il pensiero di dimenticarsi di quest’incombenza. Ma ci sono ancora quelli che preferiscono vedere l’estratto conto con i propri occhi, e verificare che non vi siano stati errori nella fatturazione.
In questi casi l’azienda creditrice invia a casa una busta che contiene l’estratto cartaceo insieme ad una bustina più piccola preaffrancata, che andrà rispedita con il bollettino in cui ci sono i dati del pagamento ed un assegno bancario. Qui le poste sono talmente affidabili che in 15 anni di permanenza sul suolo a stelle e strisce, forse ci è capitato una sola volta che un assegno si sia perso (ma non è stato incassato), e mi pare fosse successo dopo uno dei grandi uragani che hanno flagellato la zona di New York qualche anno fa. Ed è per questo che la banca qui ti da blocchetti da 100 assegni, e ne puoi richiedere fino a 2000 alla volta, come abbiamo fatto noi qualche anno fa, dato che a Sunshine piace pagare le bollette in questo modo, quella malfidata! La bolletta si paga con un assegno: Leggi il resto »
Il postino ha un nuovo furgoncino
Del postino americano e dell’inconfondibile camionetta con cui gira tra i sobborghi avevo già parlato nel lontano 2008. Da un paio d’anni circola la notizia secondo cui finalmente, dopo decenni d’utilizzo, il furgoncino bianco Grumman LLV con il logo blu andrà in pensione, rimpiazzato da un modello che introduce ogni genere di comfort ed accorgimenti per migliorare la vita di coloro che passano la giornata a guidare tra le viuzze dei paeselli distribuendo lettere e cartoline. Dall’aria condizionata a nuove sospensioni per assorbire le irregolarità del manto stradale, dalla capienza maggiore del vano di carico al parabrezza gigantesco, i postini avranno finalmente un mezzo al passo con i tempi. L’anno scorso, il nuovo modello ha fatto il suo debutto pubblico al CES di Las Vegas, ed è stato accolto da una valanga di critiche generali sull’estetica, e qualcuno che dice che non sia abbastanza efficiente. Il postino ha un nuovo furgoncino: Leggi il resto »
I buoni propositi per il 2023
Insieme alla tradizione di scrivere il post di fine anno, ne avevo un’altra in cui cominciavo l’anno nuovo con una riflessione su quello che mi sarebbe piaciuto fare nei successivi dodici mesi. L’incertezza a livello internazionale, le guerre, la pandemia che ancora si trascina dopo tre anni, i chiari di luna della politica economica americana, non mettono dell’umore giusto per fare piani a lunga scadenza. Da mesi accarezziamo l’idea di poter tornare in Italia per visitare amici e parenti dopo un’assenza di quasi sette anni, e continuiamo a coltivare questo sogno nel cassetto, mettendo da parte qualche spicciolo mese dopo mese in un salvadanaio virtuale dedicato a questo viaggio. Sarebbe anche l’occasione per festeggiare la fine della scuola media per la figlia grande (incredibile che l’anno prossimo sia già al primo anno di liceo). Lei non vede l’ora di passare un paio di mesi a godersi la dolce vita del paesello sulle colline di Benevento dove abita la famiglia di Sunshine, andando a fare colazione al bar dello zio ogni mattina, ed allenare il suo italiano claudicante con i parenti. Putin permettendo, questo è il buon proposito principale dell’anno della camu-famiglia. I buoni propositi per il 2023: Leggi il resto »