Si vede che questa è la settimana delle palle (che ben si abbina al post della scorsa settimana 😅 ma prometto che questo blog non assumerà una forma scurrile e volgare). Oggi voglio proporti un rompicapo complicato ma allo stesso tempo semplice. Descriverò la soluzione qui di seguito, se proprio non riesci ad arrivarci per conto tuo. Sono convinto che questo tipo di esercizi dovrebbe essere usato maggiormente già sin dalla scuola elementare (per parafrasare un modo di dire di Beppe Grillo di qualche anno fa, “in Cina lo fanno!”), per sviluppare il senso critico al di là di saper solo fare di conto. Ora, non conosco la situazione in Italia, ma qui negli Stati Uniti la cosa è abbastanza deprimente. Comunque sia, arriviamo al dunque. Eccoti il rompicapo: ti vengono date una bilancia e 9 palline, di cui una ed una sola è più pesante delle altre. Come fai a trovarla usando soltanto due pesate? Leggi il resto di Un rompicapo per il fine settimana
Archivio degli articoli in ripostiglio
Una parola italiana davvero versatile
Senza quasi accorgercene, siamo già alla fine di febbraio di quest’anno che sembra scorrere così in fretta. Così ho pensato di scrivere oggi un post leggero e spensierato, che ricalca le orme di un video che avevo condiviso nientepopodimeno che un anno e mezzo fa. L’idea mi è venuta chiacchierando con un amico americano (di origini polacche), al quale stavo insegnando alcune parole in previsione di un suo viaggio in quel di Roma nei prossimi mesi. Ovviamente mi ha chiesto di spiegargli anche qualche parolaccia, e quella che l’ha incuriosito più di tutte è stata la parola che noi usiamo per definire l’organo sessuale maschile, quella che comincia con la C, tanto per intenderci 🫣. E di come sia versatile ed utile per definire una gran varietà di emozioni e stati d’animo. Allora ho deciso di conservare su queste pagine quella nostra ricerca (per puri scopi accademici, s’intende). Leggi il resto di Una parola italiana davvero versatile
Velocità, intelligenza artificiale ed emozioni
C’è un’Italia che vince, anzi domina, in una delle competizioni più hi-tech del pianeta, l’Indy Autonomous Challenge, il campionato tra auto senza pilota realizzate da atenei di tutto il mondo: l’edizione 2025 è stata conquistata dal team italiano messo insieme dall’Università di Modena e Reggio Emilia, capeggiato dal professor Marko Bertogna del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche. Una vittoria che premia l’eccellenza, lo studio, l’analisi, la ricerca ed il futuro, in un mondo ancora inesplorato, e non solo dal punto di vista delle competizioni. Qui si sperimenta, in modo estremo, come avviene nelle corse, il comportamento delle auto senza pilota nelle condizioni più difficili. Leggi il resto di Velocità, intelligenza artificiale ed emozioni
Il dramma delle benzodiazepine
Tre anni fa, accidenti come vola il tempo, scrivevo una recensione su una serie TV italiana che mi aveva abbastanza appassionato: Doc, Nelle tue mani. Mentre la seconda stagione ci raccontava in presa diretta le difficoltà di gestire un ospedale durante la pandemia, la terza, che ho finito di guardare qualche mese fa, ha scelto di analizzare, come tema di fondo, l’abuso di benzodiazepine nell’ambito sanitario. E proprio di questo vorrei parlare oggi, avendo incontrato in Sicilia, durante la mia permanenza estemporanea dello scorso novembre, persone che per anni hanno abusato di questa tipologia di farmaco, e gli effetti devastanti che ho notato sulla loro salute mentale, ed il declino cognitivo che ne consegue. Persone che sono diventate praticamente un guscio vuoto, all’interno del quale non è rimasto praticamente più nulla in termini di carattere e personalità. Sintomi simili a quelli riscontrati in pazienti affetti da Alzheimer, in cui la demenza senile rinchiude per sempre in un angolino nascosto la coscienza di un individuo. Leggi il resto di Il dramma delle benzodiazepine
Ho donato anche in Italia
Come raccontavo qualche mese fa, da circa un anno e mezzo sono tornato ad essere donatore di sangue, da quando hanno rimosso la restrizione per noi che abbiamo vissuto in Europa durante il periodo della mucca pazza. Avevo già la prenotazione fatta per metà novembre, ma poi sono dovuto scappare in Italia per la situazione di mia madre, e quindi ho perso l’appuntamento. Ma mica potevo lasciar correre la cosa così, senza far nulla. Ed è lì che l’omino talebano seduto sulla mia spalla mi ha bisbigliato nell’orecchio l’idea d’informarmi se potessi donare al locale centro AVIS del mio paesello. Così mi sono recato nei loro uffici ed ho spiegato la situazione alla segretaria. La quale, naturalmente un po’ sorpresa per questa cosa insolita, è stata gentilissima nello spiegarmi cosa avrei dovuto fare. Leggi il resto di Ho donato anche in Italia
Ciao Daniele, fai buon viaggio
Ho avuto l’onore di incontrare Daniele soltanto virtualmente tramite il suo blog, e ben presto ho imparato ad apprezzare il suo format poetico, con i video in cui leggeva le sue piccole opere ed i commenti sullo stato della società in cui viviamo. Lo avevo persino avuto come ospite su questi schermi quando proposi ai miei lettori di fare gli scambisti della blogosfera e lui decise di partecipare a quest’iniziativa. Ora Daniele non c’è più. Ho ricevuto la notizia (grazie, Giovanni) come un fulmine a ciel sereno, ed ho sentito quella pesantezza nel cuore che si prova quando succedono queste cose inaspettate. Ho già scritto in passato del mio rapporto conflittuale con la morte, che penso sia comune un po’ a tutti in fondo. Specialmente quando ti ricorda che non bisogna mai dare per scontata un’amicizia o una relazione, pensando che tanto durerà per sempre. Al contrario, ogni giorno va assaporato come un qualcosa di speciale, perché alla fine ciò che rimane è, appunto, quello che gli altri ricorderanno di noi. Fai buon viaggio, Daniele, e se puoi, apri un blog da lassù per condividere le tue poesie anche in paradiso.
Il post autoreferenziale di gennaio 2025
Gli americani usano un acronimo per definirli, ICYMI, che vuol dire in case you missed it. Si tratta di raccolte di articoli già pubblicati che, per un motivo o per un altro, meritano di essere riproposti e messi in evidenza. Da queste parti, in Blogolandia, siamo sempre stati più diretti e li chiamavamo semplicemente post autoreferenziali: una carrellata di interventi recuperati dall’archivio, magari perché particolarmente riusciti, significativi o semplicemente troppo belli per restare sepolti nel passato. Con l’arrivo di nuovi lettori su queste pagine, mi piacerebbe adottare questa abitudine. Non tanto per celebrare il passato in modo nostalgico, ma per offrire a chi si è unito da poco la possibilità di esplorare contenuti che potrebbero stuzzicare la curiosità o accendere una riflessione. Questi post, che magari non avevi mai notato, rappresentano una finestra su ciò che mi appassiona, su come vedo il mondo e su cosa considero degno di condivisione. Leggi il resto di Il post autoreferenziale di gennaio 2025
I buoni propositi per il 2025
Vorrei prima di tutto augurare un felice anno nuovo a tutti i miei piccoli lettori che passeranno da queste parti dopo aver digerito il luculliano cenone di capodanno, ed essere sopravvissuti a tavola con parenti ed amici cercando di evitare come la peste l’argomento politica 😅 Su questi schermi è tempo di tradizioni che si ripetono: dopo il commento sul rapporto del Censis per il 2024, è il turno del post sui buoni propositi per quest’anno che è appena iniziato (qui quello del 2011). E se è vero il detto che “chi fa una cosa il primo dell’anno, la farà tutto l’anno”, allora direi che parto con il piede giusto scrivendo questo post.
A dire il vero uno dei miei buoni propositi è di passare meno tempo di fronte allo schermo, anche per seguire il consiglio del mio medico curante che, specialmente dopo la parentesi siciliana, non ha visto di buon occhio il colesterolo ed il peso che aumentano, ed ha suggerito caldamente un po’ di sano esercizio fisico. Da tempo faccio delle belle passeggiate intorno al campo di football americano la mattina dopo aver accompagnato le figlie a scuola, ma a quanto pare è arrivato il momento di andare in palestra, per bruciare qualche caloria in più. Ho già trovato sotto l’albero di Natale tutto l’occorrente: tuta nuova, scarpe nuove, ed un borsone per la palestra, e prima di partire per l’Italia mi ero informato al centro sportivo qui vicino casa (il YMCA della famosa canzone dei Village People) sui costi e disponibilità di corsi vari. Leggi il resto di I buoni propositi per il 2025