due chiacchiere

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La mia esperienza in sala operatoria

Non capita tutti i giorni che un dottore ti dica che vuole spaccarti il naso 😅 Ma questo è più o meno quello che il chirurgo plastico mi ha spiegato, dopo aver esaminato in lungo e largo il mio setto nasale deviato, che occludeva quasi completamente una delle due narici. Dopo un paio di visite pre-operatorie, durante le quali mi sono state fatte anche le tipiche foto con i segni di pennarello sulla faccia, ero pronto per l’intervento vero e proprio. Così oggi vorrei raccontarti come si è svolta la mia prima esperienza in sala operatoria dopo 18 anni di permanenza sul suolo americano. Leggi il resto di La mia esperienza in sala operatoria

Le altre foto della casa

Quando un paio di mesi fa ti parlavo della cosiddetta open house che la nostra agente immobiliare ha organizzato per mostrare la casa ai possibili acquirenti, Emanuele ha chiesto se fosse possibile vedere qualche altra foto, per farsi un’idea di dove abitavamo. Certo non potevo lasciare cascare quella richiesta nel vuoto, così ho messo insieme una piccola galleria qui di seguito, sperando di poter soddisfare la curiosità dei miei lettori 🙂 Non è nulla di tecnologico, anche perché sennò poi il talebano chi lo sente. Però è anche una scusa per conservare queste immagini a futura memoria dell’abitazione in cui abbiamo trascorso quasi dieci anni della nostra vita. Buona visione! Leggi il resto di Le altre foto della casa

I profumi che mi ero perso finora

Riesco a pubblicare questo post in zona Cesarini per evitare di saltare la cadenza settimanale che mi sono imposto. Le montagne russe della vendita della casa stanno per giungere al capolinea. L’acquirente ci ha inviato il rapporto del loro perito ed abbiamo fatto aggiustare un paio di cosette che son venute fuori, e quindi mi son dovuto fare un paio d’orette di strada al giorno per andare a supervisionare i lavori. Avevo una mezza intenzione di andare in moto, se non fosse che tra il mio appartamento e la vecchia casa c’è un bel pezzo di superstrada, ed ancora non mi sento abbastanza confidente per avventurarmi a quelle velocità. E poi il concessionario mi ha detto che per i primi 750-1000 chilometri, è bene non sforzare troppo il motore. Si, potrei fare le stradine di periferia, ma impiegherei quasi il doppio del tempo, ed anche lì sono piene di tornanti con i quali voglio ancora prendere dimestichezza. Comunque, proprio di questi primi giri in moto volevo parlarti oggi. Leggi il resto di I profumi che mi ero perso finora

Come gli altri ti percepiscono

Come forse ricorderai, da tempo faccio parte di un club di oratori chiamato Toastmasters (esiste anche in Italia!). Ci riuniamo ogni settimana, anche se io ultimamente ho dovuto saltare vari incontri per via dei lavori alla casa, ed altri impegni. Ma da quando partecipo alle riunioni, mi sono accorto di essere riuscito a migliorare il modo in cui mi esprimo in pubblico. Eh già, chi mi conosce sa che un tempo ero la persona timida che possibilmente veniva interrotta durante le riunioni, le cui idee venivano spesso ignorate e che nessuno sembrava prendere sul serio. Grazie a questo club, ho capito che non era legato a cosa dicevo, ma come lo dicevo. Allora oggi vorrei condividere alcune strategie che ho imparato in questi anni. Leggi il resto di Come gli altri ti percepiscono

Ti presento Meteorina

Il mese scorso ti raccontavo di aver finalmente preso la patente A qui in America. Sarà un po’ la crisi di mezza età, sarà il desiderio di uscire dagli schemi dell’onnipresente macchinone SUV che tanto piace agli abitanti a stelle e strisce. Sarà la voglia di rivivere i tempi dell’università, quando andavo gironzolando per Pisa con il mio cinquantino Liberty, meritato upgrade dopo che mi rubarono la bici in pieno centro (amara sorpresa di ritorno da una bella giornata passata a Roma, se non ricordo male). E così, dopo aver presentato tutta la documentazione alla motorizzazione per aggiornare la patente, sono andato da un rivenditore ad un’oretta da casa mia a provare alcuni modelli. Premesso che mi si è riempito il cuore di gioia a vedere così tante moto italiane in bella mostra (Piaggio, Aprilia, Moto Guzzi), alla fine, la scelta è caduta su una Royal Enfield Meteor 350 blu. Leggi il resto di Ti presento Meteorina

Vendere casa negli Stati Uniti

Vendere una casa negli Stati Uniti può sembrare un’operazione simile a quella italiana, ma in realtà il processo ha regole, abitudini e dinamiche abbastanza diverse. E visto che, per la seconda volta in 18 anni ci troviamo a vestire i panni dei venditori, ho pensato di conservare traccia sul mio blog dei vari passaggi a cui si va incontro quando si decide di entrare nel tunnel di una transazione così grande. Il processo è quasi sempre gestito da un agente immobiliare, chiamato realtor. Una vera e proprio mafia organizzata (si vede che questi tizi, un po’ come certi promotori finanziari, non mi stanno troppo simpatici?) senza la quale è praticamente impossibile piazzare la casa sul mercato e sperare di ottenere un buon prezzo. L’agente immobiliare non solo si occupa della promozione dell’immobile sui vari siti, ma gestisce anche tutte le trattative, i documenti e il rapporto con l’agente del compratore. Qui è molto raro che ci sia una trattativa “tra privati”. Leggi il resto di Vendere casa negli Stati Uniti

Porte aperte a… casa camu

Altro fine settimana intenso, su questi lidi, che mi ha costretto a scombussolare la cadenza di pubblicazione qui sul blog. Come ti dicevo, abbiamo messo la casa in vendita. Per attrarre potenziali acquirenti, qui si usa fare la cosiddetta open house, ovvero un giorno (in genere la domenica) in cui la gente può venire a dare un’occhiata senza prendere un appuntamento preliminare con l’agenzia immobiliare. Così negli scorsi giorni ho dovuto premere l’acceleratore nel finire i vari lavoretti di imbiancatura, aggiunta mensole nella dispensa, e via dicendo. La sfida era che non volevo prendere ferie, quindi lavoravo dalle 8 alle 11 del mattino, e poi attaccavo a lavorare (sia benedetto lo smart working). Leggi il resto di Porte aperte a… casa camu

La prossima volta mi faccio pagare

C’è una scena di uno dei pochi film cult italiani che rimarranno a lungo nella memoria e nella cultura popolare, Il ragazzo di campagna, in cui il protagonista Artemio (da non confondere con il suo vicino di casa Erpidio) cerca di raggranellare qualche soldo extra per comprare un anello a quella che lui ritiene essere la sua nuova fidanzata. In quella scena, il nostro simpatico campagnolo si presenta ad un centro per la donazione del sangue e se ne fa togliere tre litri pur di guadagnare le 120 mila lire necessarie per acquistare il regalo per Angela. Questa scena mi è venuta in mente quando una mia amica, a cui raccontavo della mia esperienza di donatore (con tanto di cartello che invita a tenere le pistole a casa), l’altro giorno mi ha ricordato che ci sono centri qui in New Jersey che pagano profumatamente per una donazione. Leggi il resto di La prossima volta mi faccio pagare

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