due chiacchiere

Archivio degli articoli in ripostiglio, pagina 3

I buoni propositi per il 2023

Insieme alla tradizione di scrivere il post di fine anno, ne avevo un’altra in cui cominciavo l’anno nuovo con una riflessione su quello che mi sarebbe piaciuto fare nei successivi dodici mesi. L’incertezza a livello internazionale, le guerre, la pandemia che ancora si trascina dopo tre anni, i chiari di luna della politica economica americana, non mettono dell’umore giusto per fare piani a lunga scadenza. Da mesi accarezziamo l’idea di poter tornare in Italia per visitare amici e parenti dopo un’assenza di quasi sette anni, e continuiamo a coltivare questo sogno nel cassetto, mettendo da parte qualche spicciolo mese dopo mese in un salvadanaio virtuale dedicato a questo viaggio. Sarebbe anche l’occasione per festeggiare la fine della scuola media per la figlia grande (incredibile che l’anno prossimo sia già al primo anno di liceo). Lei non vede l’ora di passare un paio di mesi a godersi la dolce vita del paesello sulle colline di Benevento dove abita la famiglia di Sunshine, andando a fare colazione al bar dello zio ogni mattina, ed allenare il suo italiano claudicante con i parenti. Putin permettendo, questo è il buon proposito principale dell’anno della camu-famiglia. Leggi il resto : I buoni propositi per il 2023

Anche il 2022 ce lo siamo (quasi) tolti di mezzo

Come ultimo intervento dell’anno, vorrei riciclare oggi l’idea di fondo di un post scritto dieci anni fa.

E così anche per quest’anno è fatta. Prepariamo la nostra cartellina con sopra scritto 2022 e mettiamoci dentro tutti i ricordi, belli o brutti, di questi 365 giorni appena trascorsi. Questa del post di fine anno è una piacevole tradizione che rinnovo in maniera quasi propiziatoria come buon auspicio per l’anno che sta arrivando. Una tradizione che mi consente di ripetere lo stesso esercizio mentale: pensare a dov’ero la notte dello scorso capodanno. In salotto con la mia famiglia, con mia figlia che non voleva parlarmi per via di una stupida litigata un paio di giorni prima, tutta per colpa mia che m’ero impuntato su una sciocchezza, invece di fare l’adulto della situazione. Una litigata per la quale non penso mi abbia mai completamente perdonato.

Quest’anno saremo probabilmente di nuovo a casa, noi quattro a guardare la televisione mentre si fa il conto alla rovescia verso la mezzanotte, con un cuore pieno di speranza e, se possibile, di serenità. Per cominciare questo 2023 con il piede giusto, sebbene già si preannunci carico di sfide e difficoltà per il mondo intero. E tu, come passerai la notte di capodanno? Io ti auguro di avere la salute per progettare le tue idee, i soldi per concretizzarle, e la serenità nel cuore per poterle godere in pieno.

Un anno di (nuove) chiacchiere

Dicembre m’ispira sempre a fare il punto sull’anno appena trascorso, a riflettere su cosa avrei potuto fare meglio (tanto!), un po’ come gli ebrei che espiano le proprie colpe durante l’annuale rito dello Yom Kippur, dopo aver celebrato il loro capodanno. Si è trattato di un anno abbastanza prolifico dal punto di vista del blog: non immaginavo, quando ho deciso di riprendere le trasmissioni, di avere così tanto da dire. Eppure ho scritto finora la bellezza di più di 250 articoli e raccolto più o meno 300 commenti dai miei lettori. Per i più curiosi, i più attivi sono stati Trap, seguito a ruota da Emanuele ed a poca distanza da kOoLiNuS, tutti e tre in zona Champions. Poi distaccati di varie lunghezze ho trovato Fiordicactus, Aldo e Davide. Ma si è trattato anche di un anno di cambiamenti: ho trovato un nuovo lavoro, ho chiuso il mio plugin delle statistiche, ho lasciato Tophost dopo 16 anni. Un processo di svecchiamento che, forse, metto in atto inconsciamente per contrastare l’avanzamento dell’età? Leggi il resto : Un anno di (nuove) chiacchiere

Le cartoline di Natale per parenti ed amici

In questi giorni siamo tutti artisti e fotografi qui nella terra a stelle e strisce. Devi sapere infatti che da tempo immemore esiste in America quest’usanza di preparare un biglietto natalizio con alcune foto di famiglia da inviare a parenti ed amici per augurar loro buone feste in un modo più personale che la classica cartolina con l’albero di Natale che si compra in cartoleria. Esistono, ovviamente, tanti servizi online (no, questo non è un post sponsorizzato, non preoccuparti) che consentono in pochi click di scegliere il proprio stile, personalizzarlo con le foto dell’anno, ed infine ordinare il risultato finale che verrà comodamente recapitato a casa nel giro di una settimana. Poi comincia l’opera di imbustamento e spedizione di queste creazioni artistiche in giro per il mondo (nel nostro caso letteralmente). I frigoriferi, sotto Natale, si riempiono così di facce sorridenti e, in alcuni casi, di brevi storie che riassumono cos’ha fatto quella famiglia durante l’anno appena trascorso. Leggi il resto : Le cartoline di Natale per parenti ed amici

Colui che propone un brindisi ufficiale

Nelle commedie americane in cui i protagonisti si sposano, si vede spesso uno dei testimoni avvicinarsi al microfono e fare un discorso ufficiale ai novelli sposini, ricordando magari qualche avventura, oppure un momento commovente di quando erano giovani, o ancora prendendo in giro questo o quell’altro invitato. Beh, devi sapere che quel ruolo ha un nome ben preciso nella lingua inglese: toastmaster. Qui la parola toast è usata nella sua accezione meno comune: non come tramezzino al formaggio da sgranocchiare durante la pausa pranzo, ma per indicare “a call to a gathering of people to raise their glasses and drink together in honor of a person or thing, or an instance of drinking in this way”, ovvero un brindisi. Da qualche mese ho scoperto che esiste un club mondiale a cui chiunque può iscriversi, dove i membri si allenano nella raffinata arte del parlare di fronte ad una platea, il Toastmasters Club. All’università dove lavoro, alcuni colleghi hanno organizzato una sezione locale del club, aperta ai dipendenti sia in sede che in smart working. E così, spinto dalla perenne voglia di migliorare il mio inglese, mi sono iscritto. Leggi il resto : Colui che propone un brindisi ufficiale

Queste criptovalute non fanno per me

Correva l’anno 2015 quando scrivevo delle mie avventure con le criptovalute per la prima volta. Giusto per curiosità, avevo comprato un Bitcoin alla strabiliante cifra di 200 dollari, e dopo averlo tenuto per più di due anni, decisi di venderlo a poco più di 800 dollari, pensando di aver fatto un affare d’oro all’epoca. Peccato che poi nel 2021 la moneta virtuale sia schizzata fino a valere 60.000 dollari: ancora oggi mi flagello come il buon Tafazzi ogni volta che penso a quello che avrei potuto fare con quei proventi 😖 Ma vabbè, quello che è fatto è fatto, inutile piangere sul proverbiale latte versato. Giusto per tentare la sorte un’altra volta, quando le criptovalute iniziarono a scendere a metà di quell’anno, decisi di mettere qualche spicciolo in una nuova azienda nata dalla mente dei fratelli Winklevoss, gli stessi che si erano lasciati turlupinare qualche anno prima da Mark Zuckerberg sulla questione di Facebook. In effetti, i proventi sbandierati da questa compagnia erano forse troppo belli per essere veri, ma la mia speranza era che questo settore si sviluppasse anche in concomitanza con gli effetti della pandemia sull’economia globale. Leggi il resto : Queste criptovalute non fanno per me

Il giorno del ringraziamento

L’usanza di riunirsi in famiglia per celebrare il Giorno del Ringraziamento è una tradizione che, qui in America, accomuna gente di ogni religione, nazione e credo politico. Più che il Natale o il Rosh Hashanah, questo fine settimana di novembre rappresenta l’occasione per rivedere parenti ed amici almeno una volta all’anno, specialmente quelli che abitano in paesini diversi con i quali non ci si vede mai per un motivo o per un altro. Noi trascorreremo questa festa a casa della sorella di Sunshine, come al solito. Divoreremo il tacchino farcito di mollica di pane, olive ed altre verdure, e poi ci sollazzeremo con la selezione enogastronomica messa a disposizione dai commensali: ognuno porterà una pietanza, in genere sempre la stessa, come un rituale che si ripete di anno in anno. Sunshine è l’addetta alle torte e crostate, una di zucca ed una alle noci pecan (a quanto pare si chiamano così anche in italiano). Io intanto mi metto in tasca un paio di Maloox per il dopo cena 😅 Leggi il resto : Il giorno del ringraziamento

Artemis 1, l’uomo tornerà sulla Luna

Ho visto pochissimi articoli sulla stampa italiana a proposito del recente lancio del razzo SLS (Sistema di Lancio Spaziale), parte della missione Artemis 1 che dopo cinquant’anni si ripropone di portare (nuovamente?) l’uomo sul suolo lunare. Lasciando da parte le teorie complottistiche per un attimo, secondo cui la missione dell’Apollo 11 del 1969 fu tutta una messa in scena nell’epoca in cui Russia e Stati Uniti giocavano a chi ce l’avesse più grosso (il missile), mi fa piacere vedere che si ritorna finalmente a parlare di esplorazioni lunari e viaggi interplanetari. Lo so, c’è chi pensa che sia tutto un enorme spreco di soldi, considerando la lunga lista di problemi non risolti che ci affliggono sulla Terra, dalla coda lunga della pandemia, alle guerre, dalla povertà che dilaga in molte parti del mondo, al dissesto climatico che abbiamo causato negli ultimi cent’anni. Ma proprio perché siamo combinati così male sulla nostra palla, forse è il caso di investire più risorse nell’obiettivo di ricominciare da capo da qualche altra parte. Leggi il resto : Artemis 1, l’uomo tornerà sulla Luna

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