Vorrei condividere oggi alcuni passaggi di un articolo apparso qualche mese fa sull’autorevole giornale europeo Investigate Europe (che sfortunatamente pubblica i propri articoli in varie lingue, ma non in italiano). Stando alle indagini che hanno condotto, hanno concluso che l’influenza delle grandi aziende farmaceutiche incombe sull’autorità di regolamentazione dei medicinali europea. Insomma, sembra che il proverbio “tutto il mondo è paese” in questo caso calzi proprio a pennello. Già, perché spesso si criticano gli Stati Uniti, io in primis, per come la sanità sia nelle mani delle multinazionali il cui solo obiettivo è quello di spremere i poveri disperati pazienti il più possibile. Ed ora scopriamo che anche l’Europa dei regolamenti e delle cose fatte per bene, non è immune dalle grinfie di chi pensa solo al portafogli. Leggi il resto di L’obiettività dell’agenzia europea per il farmaco
Archivio degli articoli in ripostiglio, pagina 3
Il dramma di Gennaro Sangiuliano
Qualcuno potrà pensare che finora abbia evitato di proposito di parlare della vicenda che ha coinvolto il ministro Sangiuliano nelle scorse settimane, essendo io dichiaratamente vicino all’attuale governo. La verità è che mi sono interessato poco di quello che è successo semplicemente perché ritengo vi siano problemi ben più importanti di cui occuparsi, che non le avventure di un uomo che va inseguendo una gonnella. Che poi questa gonnella fosse in mala fede o meno, non sarà mai possibile stabilirlo con certezza, ed io non ho un’idea ben delineata a riguardo. Certo, le parole dell’ex marito della signora non dipingono un quadro roseo della situazione, ma ognuno si farà l’idea che vuole. Quello che mi ha stupito è stata la gogna mediatica a cui quest’uomo è stato sottoposto. Si vede che i tempi sono proprio cambiati, e che il puritanesimo anglosassone ha messo radici anche nel Belpaese. Perché non mi pare, ad esempio, che a Berlusconi ed alle sue olgettine sia stato riservato un trattamento analogo, anzi all’epoca Silvio era considerato da tanti il simbolo del masculo italiano ed orgoglio della virilità nostrana proprio per quelle sue imprese. Leggi il resto di Il dramma di Gennaro Sangiuliano
Un anno da donatore di sangue
Visto che ci siamo, concludo la settimana con un’altra ricorrenza. Ancora ricordo come fosse ieri quella sera di settembre dell’anno scorso quando, dopo 17 anni, varcai nuovamente la soglia di un centro per la donazione del sangue. La lunga assenza, come spiegavo l’anno scorso, era dovuta ad un divieto per noi europei che avevamo vissuto sulla sponda orientale dell’Atlantico durante il periodo della cosiddetta mucca pazza. La malattia, che ha un periodo di incubazione molto lungo, non può essere identificata a priori tramite analisi del sangue, e quindi per precauzione il ministero della salute americano aveva giustamente imposto delle restrizioni in merito. Restrizioni che sono state aggiornate un paio d’anni fa, rimuovendo l’Italia dalla lista dei Paesi che rientravano nel divieto. E così una sera, approfittando di un evento di beneficenza organizzato da una ragazza che frequenta la scuola della figlia grande, son tornato a contribuire nel mio piccolo. Leggi il resto di Un anno da donatore di sangue
Gli stereogrammi, ricordi d’università
Chissà perché, ma ricordo ancora perfettamente la prima volta che m’imbattei in queste strane immagini che all’apparenza non mostrano nulla di concreto. Era un giorno di primavera e stavo uscendo dalla mensa universitaria scendendo le scale verso la strada, avviandomi verso l’edificio dove assistevo alle lezioni del pomeriggio. In fondo alle scale si appostava un tizio che esponeva su dei cavalletti dei poster con queste immagini che attraevano la curiosità di studenti e passanti. Molti di noi eravamo scettici sulle affermazioni di questo signore, che sosteneva che all’interno di queste foto si nascondesse un oggetto tridimensionale. Bastava semplicemente, secondo lui, concentrarsi a guardare oltre la foto, sfuocando lo sguardo finché non si vedono tre pallini anziché due in cima. Leggi il resto di Gli stereogrammi, ricordi d’università
Finta tranquillità ostentata
Mi trovo a bordo piscina in Florida, quindi non fare caso ai rumori che senti in sottofondo. C’è un po’ di venticello, qualche aereo che passa qua e là, qualche macchina, qualche motocicletta. Però mi è venuta l’ispirazione in questa serata serena di agosto di registrare due parole che pubblicherò quando varcherò ufficialmente la soglia dei cinquant’anni fra qualche settimana. Sin da quando sono nato, nella mia mente questa data è sempre stata associata alla fine delle vacanze, quindi ha un sapore dolce ma allo stesso tempo un po’ amaro. Un numero così tondo che segna il mezzo del cammin di nostra vita, non può che ispirarmi una riflessione sul passato, sul presente e sul futuro della mia vita. Ma prometto di essere breve: non voglio annoiarti con una lunga tiritera sull’importanza di diventare cinquantenne. Leggi il resto di Finta tranquillità ostentata
Trova l’area del quadrato
Oggi questo blog veste i panni della Settimana Enigmistica, giusto per rimanere in tema con la stagione estiva, e con gli ultimi scampoli di vacanze prima di rientrare all’ovile. Ho trovato questo rompicapo qui di seguito su Reddit qualche giorno fa, e mi ha intrigato per la sua semplice complessità, se così possiamo chiamarla. La sfida è di calcolare l’area di un quadrato composto da 5 rettangoli che hanno tutti la stessa area. Nello specifico, si conosce soltanto la lunghezza del lato di uno dei rettangoli: 2 centimetri. Una delle tante possibili soluzioni la trovi qui di seguito, sotto l’immagine. Posso darti un suggerimento: i rettangoli non sono in scala, quindi non serve misurare i lati con un righello 🙂 Leggi il resto di Trova l’area del quadrato
Un paio di settimane in Florida
Mentre l’anno scorso di questi tempi ci crogiolavamo sotto il sole siciliano ed assaggiavamo tutte le specialità culinarie della zona, quest’anno abbiamo preferito rimanere all’interno dei confini nazionali per prenderci qualche giorno di meritato relax. La Florida per gli americani è come la Sicilia per i milanesi: un luogo dove la vita scorre più lentamente, forse anche per via della calura del sole amplificata dalla vicinanza alle isole caraibiche. La gente va in Florida alla ricerca di una bella spiaggia dove arrostirsi per qualche giorno, prima di tornare al ritmo quotidiano ed al logorio della vita moderna, come lo chiamava qualcuno tanto tanto tempo fa. C’era una parte specifica della Florida che avevo sempre voluto visitare, quella in cui erano ambientati alcuni dei film di Bud Spencer e Terence Hill, come ad esempio il memorabile I due superpiedi quasi piatti. Già, perché proprio quei film furono tra i primi galeotti (nell’accezione dantesca del termine), che mi fecero invaghire del Paese a stelle e strisce. Leggi il resto di Un paio di settimane in Florida
Gli italo-americani sono davvero italiani?
Siamo in tanti gli italiani emigrati e residenti all’estero, me ne accorgo ogni volta che esco di casa. L’altro giorno ad esempio, al supermercato ho comprato dei filetti di baccalà, altrimenti noto come cod fish qui in America. Il cassiere, un uomo sulla sessantina, lo passa per il lettore e mi fà “baccalà!” in maniera del tutto inattesa. Non poteva sapere che io fossi italiano, ma subito gli ho fatto i complimenti per aver indovinato il nome italiano di quel pesce. E così, mentre passava allo scanner il resto della mia spesa, ha cominciato a raccontarmi di suo padre, emigrato da di Napoli, e della storia della sua famiglia. Episodi come questo me ne capitano di continuo, specialmente qui nel New Jersey, dove esiste una grande comunità di emigrati del Belpaese (come c’insegnava Jersey Shore). A me fa sempre piacere scambiare due chiacchiere (e ti pareva!) con qualche paesano per sbirciare per qualche minuto nella sua storia. Ma quanto si possono considerare ancora veri italiani gli italo-americani? Leggi il resto di Gli italo-americani sono davvero italiani?