due chiacchiere

Suggerimenti per organizzare un viaggio in Cina

Qualcuno mi ha fatto notare in privato un apparente controsenso nel mio modo di pensare: da un lato sono un sostenitore dell’attuale Presidente del Consiglio, e dall’altro pare che io sia un disco rotto su come la Cina (comunista?) sia riuscita a posizionarsi come nuovo leader mondiale, scalzando gli Stati Uniti su molti fronti, a partire dal controbilanciamento del colonialismo imperialista francese ed inglese che per molti storici è la causa dell’instabilità internazionale che viviamo quotidianamente. Questo qualcuno mi suggeriva che forse non è tutto oro quello che luccica tra i dragoni rossi, e che sarebbe bene andare a toccare con mano la realtà di tante comunità cinesi, prima di esprimersi in tal senso. A dire il vero, dopo 18 anni dal nostro viaggio di nozze in Giappone, non mi dispiacerebbe visitare questa terra così ricca di culture, tradizioni e… contraddizioni. Così, per curiosità ho iniziato a raccogliere qualche informazione in merito per cominciare a comprendere cosa serve preparare per affrontare un viaggio del genere.

La Cina, non c’è dubbio, è grande: si va dalle montagne del nord al confine con la Mongolia, alle pianure del Tibet ad ovest, fino alle zone più occidentalizzate ed economicamente sviluppate del sud. Quindi, un po’ com’è sbagliato ridurre l’Italia ad una foto della Torre di Pisa o del Colosseo, o peggio ancora agli stereotipi di pizza, mafia e mandolino, lo stesso si può dire della Cina e delle tante culture e realtà che la compongono, ed è quindi possibile organizzare viaggi per tutti i gusti e per tutte le tasche. A me ad esempio piacciono le vacanze più rilassanti: preferirei passare una settimana a girovagare per i vicoli di un paesino sperduto di montagna e mangiare una minestra in un localino senza troppe pretese, piuttosto che farmi travolgere dalle mille luci scintillanti di città, musei ed attrazioni artificiali appositamente studiate per i turisti. In questo caso, stando a quanto ho letto, mi converrà puntare sulla zona sud-occidentale, come la provincia dello Yunnan.

Ma oggi, piuttosto che parlare di destinazioni di viaggio che io stesso ancora non conosco, vorrei concentrarmi su alcuni consigli pratici per prepararsi a scoprire un mondo così diverso dal nostro.

Visto d’ingresso

Per un viaggio breve fino a 15 giorni, i cittadini italiani non hanno bisogno di alcun visto per entrare in Cina (un po’ come serve soltanto l’ESTA per venire negli Stati Uniti fino a 90 giorni, e non un visto vero e proprio). Altrimenti bisogna rivolgersi al consolato ed avviare la pratica per ottenere il permesso di rimanere più a lungo, fino a 6 mesi. Nel mio caso la situazione è un po’ diversa, dato che oramai uso sempre il mio passaporto americano (per il quale non serve la marca da bollo, quando si viaggia).

Stagioni dell’anno

Quando con i miei amici italiani si sogna di organizzare un viaggetto negli Stati Uniti, la prima domanda è relativa ai costi, mentre la seconda è generalmente su quale periodo dell’anno sia migliore per visitare New York. Io suggerisco sempre la primavera, e sconsiglio fortemente l’inverno: le luci a Times Square saranno pure caratteristiche, ma in genere il freddo gelido limita di molto gli spostamenti e la possibilità di gustarsi le varie attrazioni in santa pace. Lo stesso vale per la Cina:

  • Da marzo a maggio, la Cina è caratterizzata da temperature miti e dalla natura in piena fioritura. È una stagione ideale per esplorare paesaggi naturali e ammirare ad esempio la fioritura dei ciliegi a Wuhan, dove potrai scoprire i giardini e i parchi della città. Oppure la provincia dello Yunnan, che in questo periodo dell’anno esplode di colori, con i suoi campi terrazzati di riso e villaggi pittoreschi circondati da fiori selvatici.
  • Tra giugno ed agosto è il periodo ideale per chi cerca avventure all’aperto e paesaggi mozzafiato, con attività che spaziano dal trekking alle esplorazioni in regioni remote. Dal lago salato Qinghai al Tibet, il clima estivo rende più accessibili le alture occidentali.
  • Da settembre a novembre, troverai per la maggior parte cieli limpidi, clima fresco e paesaggi con i colori caldi delle foglie che cambiano. Sichuan è una destinazione consigliata da molti in questo periodo dell’anno. Conosciuto come il Paradiso Terrestre, questo parco naturale offre paesaggi unici di montagne innevate, laghi turchesi e foreste dai colori autunnali. Ma anche Pechino ed il sud-est cinese sono perfetti per una vacanza estiva.
  • Infine, da dicembre a febbraio si trovano festival spettacolari in giro per la nazione, spesso in corrispondenza con il capodanno cinese. Per chi preferisce evitare il freddo, Sanya offre spiagge tropicali, mare cristallino e un clima caldo, ideale per il relax.

Barriera linguistica

Non c’è dubbio che qualsiasi viaggio al di fuori dei confini dello Stivale pone una sfida comunicativa non indifferente. Ma se da un lato “the pen is on the table” l’abbiamo imparato un po’ tutti a scuola o per motivi di lavoro, non si può dire lo stesso per il cinese mandarino. Per fortuna oggi la tecnologia consente di mitigare questo problema: app come Duolingo, Google Translate, HelloChinese o Pleco ti aiuteranno con le basi della lingua e la pronuncia. Occhio che la connessione di rete potrebbe essere limitata, quindi assicurati di usare una VPN se necessario. Altri suggerimenti che ho trovato includono:

  • Porta con te una mappa o una guida visiva, dato che mostrare immagini o usare mappe può aiutare quando le parole non bastano.
  • Molte volte, un sorriso o gesti semplici possono superare le difficoltà linguistiche.
  • Stampa una lista di frasi utili in caratteri cinesi, da mostrare al tuo interlocutore.
  • Impara alcune parole basilari, come grazie (xiè xiè), ciao (ni hao), quanto costa (duoshao chian)
  • Le stazioni dei treni e gli aeroporti hanno segnali bilingue. Tuttavia, nelle aree rurali, è meglio avere indicazioni scritte in cinese.
  • Negozianti e mercanti sono abituati a comunicare con gesti; puoi anche usare una calcolatrice per mostrare i prezzi.

Pagamenti

Pagare in Cina può essere un’esperienza diversa rispetto a molti altri paesi, perché il sistema si basa moltissimo sui pagamenti elettronici e l’uso del contante è in calo, specialmente in città e tra i giovani. WeChat Pay e Alipay sono i metodi di pagamento più utilizzati. Il primo è parte dell’app WeChat, ed è utilizzato per quasi ogni transazione, dai mercati locali ai negozi di lusso, ed anche per le corse del taxi. Puoi creare un account turistico su entrambe le piattaforme, collegando la tua carta di credito internazionale o ricaricando un portafoglio virtuale in yuan. Invece le carte Visa, Mastercard e American Express sono accettate principalmente in hotel internazionali, centri commerciali e ristoranti di alto livello, ma avrai difficoltà ad usarle nei piccoli negozi o mercati locali, quindi è utile avere un metodo alternativo. Ovviamente ci sono i bancomat per prelevare yuan con la tua carta di credito, se preferisci pagare in contanti.

Direi che come inizio può bastare. Ovviamente ci sono molte guide online che spiegano come comportarsi con il cibo, come comprendere la cultura locale, e cercare di rispettare il loro stile di vita senza giudicare, e senza essere i soliti occidentali imperialisti che impongono i proprio canoni di cosa è giusto e cosa è sbagliato in giro per il mondo.

Commenti

  1. Trap ha scritto:

    Per quanto riguarda il passaporto italiano, la marca da bollo non è più obbligatoria da un bel po’ (per fortuna).

    Ho visto proprio questo video di una stazione metropolitana in Cina… futuristica! Per obliterare il biglietto si può utilizzare persino il riconoscimento facciale

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Interessante, non sapevo della storia della marca da bollo. Ora sarà solo questione di trovare l’orario giusto al consolato italiano a New York, visto che sono aperti soltanto poche ore al giorno, e non tutti i giorni 🙂 Il video è spettacolare, ed il confronto con la stazione che io frequentavo tutti i giorni a New York è assolutamente impietoso, a partire dalle pantegane sui binari.

  2. Giovanni ha scritto:

    Superati questi piccoli ostacoli …………Una terra stupenda, nella speranza che tu possa superare almeno una settimana ………….è solo da godere.

    Risposte al commento di Giovanni

    1. camu ha scritto:

      Vedremo come si metteranno le cose… ma è un sogno nel cassetto che ho da qualche tempo.

  3. Emanuele ha scritto:

    Ho vissuto sei mesi in Cina e credo di non averla conosciuta. Pensare di riuscire a farlo passando 15 giorni da turisti mi sembra utopistico ma ti auguro ugualmente buona scoperta.
    Ciao,
    Emanuele

    Risposte al commento di Emanuele

    1. camu ha scritto:

      Già, dimentico sempre che tu ci sei stato! Si senza dubbio, io abito da 18 anni in America, ed ancora non la conosco tutta, figurati! A volte mi rendo conto che persino della Sicilia conosco solo la mia zona, e non ho mai davvero esplorato le mille bellezze al di fuori del raggio provinciale, se non per qualche toccata e fuga quand’ero piccolo. Chiaramente in due settimane non si riesce a fare nulla se non assaggiare qualche briciola della quotidianità. Ma dubito che il mio datore di lavoro mi farà lavorare in smart working da lì. Comunque, mi farò vivo per qualche consiglio pratico, quando arriverà il momento 🙂

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