Inauguro oggi una nuova sottocategoria della mia casetta virtuale: quella delle cartoline raccolte nei viaggi fatti in giro per il mondo. Forse lo avevo già scritto da qualche parte, ma quella di viaggiare è una passione che ho sempre avuto sin da piccolo, quando ancora adolescente andai con la gita della chiesa a Lourdes. Era il mio primo viaggio all’estero, ma rimasi affascinato dall’idea di venire a contatto con culture nuove e lingue diverse dalla mia. Di ogni luogo ho conservato una cartolina: a volte solo nella mia mente, a volte in una scatola ben conservata nel ripostiglio. Quella di oggi è spedita dal Giappone.
Come viaggio di nozze abbiamo scelto questa meta inusuale, ma allo stesso tempo così piena di mistero e fascino: dell’oriente spesso sappiamo quello che ci raccontano televisione e giornali, i giapponesi sono un per noi occidentali un guazzabuglio di luoghi comuni più o meno veri. Volevamo “toccare con mano” quella realtà, per sostituire gli stereotipi con immagini reali. Così siamo saliti su un bellissimo aereo della Japan Airlines: un Boeing 747 spazioso. Essendo “sposini freschi” la giapponesina al check-in ci ha dato due posti spaziosi vicino al bagno, l’ideale sapendo di dover affrontare un viaggio di undici ore su quell’aereo.
Il tempo passa in fretta, tra una pennichella ed una partitina con i videogiochi disponibili sul piccolo schermo che ogni passeggero si trova di fronte, incastonato nello schienale del sedile davanti a lui. Siamo arrivati a Tokyo in serata: la prima cosa che mi ha colpito erano due coppie di anziani giapponesi che facevano a gara per chi facesse più inchini all’altra coppia. Pare che più inchini si fanno, maggiore è la gratitudine mostrata verso l’interlocutore. Eravamo abbastanza stanchi: la differenza di 8 ore di fuso orario ti stravolge la giornata, la mattina diventa sera e viceversa. Così abbiamo preso l’autobus prenotato dall’agenzia di viaggio, e ci siamo fatti portare in albergo. Ecco un assaggio del bagno dell’albergo (to be continued).
Commenti
Uhm… quel gabinetto ha anche il controllo della stabilità come nelle migliori auto moderne?!
No?! Ahi ahi ahi… 😉
Ciao,
P|xeL
Il bidet automatico?
Domani verrà l’architetto coi progetti della casa nuova (bagno compreso). Quasi quasi gli mostro questo mostro… ;-*
pixel, il controllo della stabilità no, tanto era bello stabile e piantato per terra, però aveva (sul serio) la tavoletta riscaldata, l’autoflush ogni 3 minuti, ed altre amenità
matteo, esatto… per risparmiare spazio hanno incorporato gabinetto e bidet, geniale!
placidasignora, so che qualche ditta lo commercializza sul serio in Italia, chiedi all’architetto il modello con tavoletta riscaldata e telecomando a raggi infrarossi 🙂
Mi vengono i brividi ad immaginare un bidet integrato.
Ciao,
P|xeL
Pixel, invece posso confidarti che è una cosa piacevole… non aggiungo altro 😛