Dopo aver vinto un concorso parlando di un rasoio, qualche mese fa, oggi voglio riprovarci scrivendo un articolo sul profumo di HUGO BOSS. Che peraltro ho già usato in passato e che qui negli Stati Uniti è abbastanza diffuso. L’idea di partecipare mi è venuta leggendo il blog di Emanuele. Come lui diceva nel suo articolo, non ho l’obbligo di recensire positivamente il prodotto, ma apprezzo allo stesso tempo la lungimiranza dei responsabili marketing dell’azienda, che hanno capito l’importanza di attirare nuovi clienti rivolgendosi ai “network” più in voga in questo momento: i blog. Peccato che siano ancora troppo poche le aziende italiane che ci credono, e che investono in questo settore. Ma bando alle ciance, ecco cosa penso di questo profumo.
Non so perché, ma quando lo “annuso” su qualcuno che mi siede vicino in metropolitana, lo riconosco subito: probabilmente perché lo usavo anch’io, o forse perché il mio naso poco sensibile, è risvegliato solo da questo tipo di fragranze particolari. Se dovessi regalarne uno alla moglie, penserei al Deep Red: vivace, sfacciato e inebriante, questo profumo sembra dedicato a tutte le donne che vogliono infrangere le regole, che vivono con passione e odiano l’indifferenza. Praticamente il profilo preciso preciso della mia signora. In America credo sia uno di quelli che vada per la maggiore, sugli scaffali del Walmart non lo trovo praticamente mai!
Per me invece prenderei XY, che non è particolarmente intenso e selvaggio: mi piacciono le fragranze che riescono a durare tutto il giorno, ma senza stordire che mi sta accanto. Specialmente se sto viaggiando in metropolitana e siamo in cinque attaccati ad un palo, stretti in un metro quadrato di spazio. E poi si sa, noi uomini a volte vogliamo profumare di “maschio”, senza passare però per i gorilla della foresta. La linea di profumi di Hugo Boss è stata suddivisa, per questo motivo, in cinque categorie: in bottiglia, in movimento, in purezza, in anima, in selezione. Qui trovano spazio tutti i prodotti: bagnoschiuma, profumi, saponi e tutto quello che ti servirà per essere attraente ma senza attirare l’attenzione!
Per dirla con le loro stesse parole: le fragranze di Hugo Boss rappresentano l’essenza dello stile BOSS, autostima, potere e mascolinità. Ottieni dalla vita ciò che desideri, semplicemente credendo in te stesso.
Commenti
Uhm ricevuto anche tu la proposta? Quanto ti pagano? A me 20$ questa volta… ho già scritto il post, lo pubblico più tardino.
Ma… hai capito come funziona il fattaccio delle keyword da inserire obbligatoriamente questa volta?
Ciao,
Emanuele
Ah una cosetta… è scomodo che non è presente l’orario di pubblicazione dei post. Capisco che è una cosa voluta ma… sei sicuro che non sia utile?
Probabilmente per i visitatori di passaggio è così… ma per chi ti segue costantemente da un po’ fastidio. 🙂
Ciao,
Emanuele
Emanuele, sul discorso dell’orario ci sto pensando da un po’, non sei il primo che mi segnala questa cosa. Troverò il modo di farlo apparire da qualche parte, anche se chi mi segue costantemente avrà il feed in abbonamento, e tramite quello l’orario appare. Riguardo al funzionamento del concorso, si la cifra che mi darebbero (il condizionale al momento è d’obbligo) è la stessa. Ma tu il post non l’avevi già pubblicato? Riguardo alle parole chiave, basta usarne UNA (così dicono le regole, se ho ben capito) tra quelle elencate, e collegarla al loro sito. E così ho fatto 🙂
Spiegatemi meglio come funziona 🙂 vi pagano per le recensioni?? dovrei farlo pure io 😀
Comunque non ho mai portato un Hugo Boss se non qualche campioncino. A me si addice Acqua di Bulgari. Saranno 3-4 annetti che non mi schiodo da la.
Si camu, avevo già fatto un post. Oggi mi è arrivata una nuova proposta…
Comunque non è molto chiaro, l’altra volta avevano lasciato libera scelta delle keyword tra una lista. Questa volta c’è quel link pieno di keyword che sembra vada inserito “così com’è”! 😐
Ciao,
Emanuele
E’ una marchetta insomma.
Cmq interessante
Byez
sono ormofobica, i profumi…bleeeah! a parte rari casi
Jgor, si la recensione viene pagata (in questo caso specifico 20 dollari) tramite la rete di ReviewMe. Una veloce ricerca su Internet ti farà trovare tutti i dettagli…
Fulvia, non conoscevo la parola “ormofobia” e l’ho scoperta proprio grazie al tuo blog, anche se nessun dizionario in rete la cita 🙂 Comunque, neppure a me piace buttarmi addosso litri di profumo, giusto una goccia per lasciare un segno distintivo di me…
Più che la recensione di per se, ero incuriosito dall’uso del blog. Molto interessante e ogni tanto mi sembra di cader dalle nuvole.
Ora resto un po’ perplesso per la natura “incondizionata” del commento. Anche se è libero, comunque tenderò a parlarne bene.
E poi mi chiedo… su tutti i blog?
20 dollari anche per me che l’ho appena aperto …
Incuriosito e perplesso … (sembro una canzone della Consoli) 😀
Jgor, a parte la citazione della Consoli, il sistema è aperto a tutti. Poi il loro comitato valuta i singoli casi e propone le recensioni in base al posizionamento dei blog, da quanto ne so. Quindi saranno loro a dirti se il tuo blog va bene per una certa recensione e te la proporranno.
Non dico che non si possa parlarne male, qui avevo capito, dico solamente che ci può essere il dubbio (legittimo a mio parere).
Poi va bene tutto 🙂 ma rimango un pò perplesso se uno parla bene (spesso) o male (più raramente) solo per interesse.
Ovviamente se ci si può guadagnare, meglio. 🙂 ma … l’opinione non sponsorizzata, per me, ha più valenza. Non so se ho reso l’idea del dubbio.
Ora recupero un link e cerco di capirne qualcosa.