Faccio subito la solita premessa per evitare critiche dopo: questo articolo parla della serie attualmente in onda qui in America. Contiene quindi anticipazioni e svela retroscena che ancora non sono noti al pubblico italiano. Se non vuoi rovinarti la sorpresa, evita di proseguire nella lettura. Già, perché stasera c’è gran finale anche per i dispersi di Lost: dopo colpi di scena, elicotteri e telefoni satellitari, pare che i nostri amici dovranno addirittura spostare l’isola per sfuggire al pericolo che incombe. Dopo tutte le cose che ho letto in rete, non vedo l’ora di mettermi comodo davanti alla televisione, e gustarmi una maratona di ben 3 ore con Jack, Kate, John Locke e tutti gli altri. Come ho già detto in precedenza, gli autori stanno facendo un ottimo lavoro, dopo le critiche sull’evoluzione della storia nella terza stagione.
L’espediente dei flash forward, ovvero di frammenti di vita “futura” dei vari protagonisti, è partito da un futuro abbastanza lontano, avvicinandosi pian piano al presente. In pratica una ricostruzione al contrario di quello che succede dopo l’arrivo dei soccorritori sull’isola. L’aver disattivato lo schermo di onde radio, ha permesso ai “veri cattivi” di individuare subito la posizione dell’isola, e quindi di andare subito a completare un lavoro interrotto tanti anni prima. Di tutti i superstiti, soltanto 6 (soprannominati i “6 dell’oceanic” dalla stampa) torneranno a casa. E solo da poco abbiamo saputo chi erano.
(da Lostmania.com) Episodio denso di emozioni, sottolineate dalle bellissime musiche di Michael Giacchino, con il ritorno a casa degli Oceanic Six, e di preparativi per il doppio finale, con la divisione dei protagonisti in diversi luoghi dell’isola e sulla nave, la stazione Orchidea e il ritorno degli Altri. Il titolo, Nessun posto è come casa, citazione dal Mago di Oz di Baum, si scontra con l’angoscia e il tormento che i sei tornati a casa dimostrano alla conferenza stampa, un forte senso di tragedia dato dalla presenza pesante dell’isola e della sorte degli altri sopravvissuti.
Intanto i cacciatori di indizi hanno scovato una similitudine tra un fumetto pubblicato circa mezzo secolo fa e la storia dei dispersi: Mystery Tales, la storia di Fred che viene avvolto da un fumo nero (guarda caso!) e teletrasportato in Tibet. Senza parlare di un fantomatico anello magico grazie al quale il protagonista riuscirebbe a viaggiare nel tempo.
Commenti
Io con i flash forward di questa stagione mi sono definitivamente incasinata…dovrei prendere appunti durante Lost!
Oppure riguardarti l’intera stagione in un lasso di tempo più ristretto 🙂 Con me ha funzionato… più o meno ho capito tutto. Se poi segui anche qualche sito di “gossip” sulla serie, scoprirai tanti dettagli che passano teoricamente inosservati ad una prima occhiata!