Non ci posso credere, sono già passati tre anni da quando, stanco delle limitazioni imposte da Tophost, mi lasciai convincere dal buon Nicola a provare questo provider chiamato SupportHost. Un provider gestito da un giovane ragazzo italiano, Ivan Messina, che ha deciso di fare le cose per bene ed a prezzi più che ragionevoli. Per carità, come dissi all’epoca, ciò non vuol dire che Tophost non offra un prodotto valido: ci sono tante persone che hanno esigenze molto semplici per il proprio sito, alle quali i piani di quel provider bastano ed avanzano. Ma a me ed all’omino talebano serviva qualcosa di più sostanzioso, per provare l’ebbrezza di fare cose più avanzate, come per esempio la gestione del codice tramite git, o l’uso di GulpJS per gestire il tema del sito. A tre anni di distanza, devo dire di essere pienamente soddisfatto di quella scelta. Leggi il resto di Tre anni con SupportHost
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Come la particella di sodio della pubblicità
“C’è nessunooooo?” si chiedeva la povera particella di sodio sospesa all’interno di una bottiglia di una famosa marca d’acqua. Quella pubblicità mi è venuta in mente quando alcuni lettori, vedi Emanuele, sono approdati su questi lidi per assicurarsi che la repentina interruzione delle trasmissioni non fosse dovuta a nulla di preoccupante. No, non sono caduto dalla moto (e lì, taaaaac, gesto scaramantico alla Artemio ne Il ragazzo di campagna). Si è trattato piuttosto della cosiddetta tempesta perfetta che ha prosciugato tutto il mio tempo libero. A partire dallo sprint finale per vendere la nostra casa: come spiegavo in quel post, una volta che acquirente e venditore si sono accordati sul prezzo, comincia una danza di periti e tecnici vari che, per conto del compratore, passano al setaccio tutti gli impianti, il tetto, la struttura e… le formiche, per assicurarsi che non vi siano sorprese dopo aver firmato gli atti. Così abbiamo dovuto sistemare un paio di cosette che sono venute fuori dalle relazioni che ci sono state consegnate. Con conseguente spola del sottoscritto per andare a visionare i lavori. Leggi il resto di Come la particella di sodio della pubblicità
Ho riattivato il plugin per iscriversi ai commenti
Breve nota di servizio su una funzione che ho ripristinato sul blog. Da mesi l’omino talebano che siede sulla mia spalla mi rompeva i cabbasisi cercando di convincermi quanto fosse importante per i miei lettori avere la possibilità di seguire la discussione in calce ad un post, e soprattutto di essere avvisati quando qualcuno risponde al proprio commento. Tanti, tanti anni fa, avevo scritto un plugin per WordPress che implementava questa funzione, e che ancora oggi, con mia grande sorpresa, sembra essere l’unica opzione disponibile sul mercato. All’epoca, per mancanza di tempo, decisi di cedere i diritti d’uso ad un programmatore brasiliano, che lo mantenne per un po’, ed a sua volta lo diede in mano all’azienda che se ne occupa oggi. Peccato però che anche loro sembrano aver abbandonato lo sviluppo di questo pezzo di codice, visto che l’ultimo aggiornamento risale ad un paio d’anni fa. Leggi il resto di Ho riattivato il plugin per iscriversi ai commenti
Oggi mi faccio un pisolino in ambulatorio
Breve nota di servizio, oltre che la richiesta di mandare un po’ di energia positiva verso l’America (ed il cielo sa se ne abbiamo tanto bisogno in questo periodo). Perché mai fermarsi alla sarcoidosi (per fortuna senza sintomi), quando si può fare un bel pockerino con qualche problemuccio alla prostata che, è proprio il caso di dirlo, comincia a… rompere le scatole 😅. Nulla di allarmante, per carità: l’urologo che mi segue ha fatto alcuni test, incluso il famigerato PSA, e tutto è risultato negativo. Tutto è cominciato dal fatto che, senza entrare in dettagli troppo indiscreti, il flusso e la pressione si sono indeboliti negli ultimi anni. Se i dettagli medici ti rendono sensibile, per oggi puoi fermarti qui. Leggi il resto di Oggi mi faccio un pisolino in ambulatorio
Sbirciamo nuovamente i vicini di casa
Una mia amica è convinta al 100% che io sia affetto in maniera cronica da un disturbo di iperattività, altrimenti noto come ADHD 😅. Perché la mia mente vulcanica non si ferma, e ne pensa mille al minuto. Secondo me la colpa invece è di quel disgraziato (in senso bonario, s’intende) di MacGyver, che nell’omonimo telefilm degli anni 80, riusciva a risolvere il problema che si trovava davanti con oggetti improvvisati di ogni tipo. Tant’è che in inglese americano oggi si può usare quel nome come un verbo, “to MacGyver something”, per esprimere proprio quel concetto. Proprio come il nostro biondo eroe d’altri tempi, anch’io continuo ad usare vari oggetti a mia disposizione per rendere l’appartamento dove abito più confortevole (vedi scrivania di cui parlavo di recente). Dato che il server casalingo è ora vicino ad una finestra, ho pensato bene di rispolverare l’idea della webcam in diretta dalla casa. Leggi il resto di Sbirciamo nuovamente i vicini di casa
Oh mamma, il sito si vede strano
Breve comunicazione di servizio se accedi al sito oggi o domani e ti sembra di aver fatto un salto indietro nel tempo al 1996. Questo blog partecipa all’oramai defunta iniziativa CSS Naked Day, lanciata da un gruppo di sviluppatori nel lontano 2005. L’idea era quella di sensibilizzare gli addetti ai lavori nel settore ad impostare l’architettura dei propri siti in maniera più accessibile. Già, perché mentre con i fogli di stile (il vestito di ogni sito) tutto sembra carino e luccicante ai nostri occhi, ci sono persone che usano un lettore vocale per navigare in rete, e quegli orpelli non hanno alcun senso per loro. Se quindi i contenuti non hanno una ben precisa sequenza logica, la loro esperienza diventa più che mai frustrante e confusa. Peccato che negli anni, l’attenzione verso questi temi sia andata via via scemando.
Quindi non preoccuparti se oggi questo sito è nudo, non si tratta di un attacco hacker o di un virus sul tuo computer. Mi rivestirò fra un paio di giorni.
Questo post mi piace proprio
Qualche settimana fa, Scricciolo ha lasciato un commento suggerendomi di aggiungere un pulsante al mio blog che desse la possibilità agli avventori che si trovano a passare da questo luogo sperduto nella rete, di dire che un determinato post fosse piaciuto, senza necessariamente dover scrivere qualcosa in un commento. Così ne abbiamo parlato con l’omino talebano seduto sulla mia spalla, ed abbiamo deciso che tutto sommato poteva essere un esperimento divertente. Dopo qualche ora passata nel mio laboratorio da scienziato pazzo, ho aggiunto il codice necessario al tema, e dopo varie prove per testare un ventaglio abbastanza articolato di possibili scenari, l’ho pubblicato sul blog. Leggi il resto di Questo post mi piace proprio
Tre anni di nuove chiacchiere
Correva il 26 dicembre 2021 quando, dopo qualche settimana passata a dare una ripulitina generale alla mia casetta virtuale abbandonata da anni, emettevo un segnale nel grande vuoto della blogosfera. Sono passati ben tre anni da quel giorno, e più volte ho scritto di come quella sia stata una delle migliori scelte della mia vita. Riprendere a scrivere mi ha dato lo stimolo per mettere nuova energia in altri progetti che avevo abbandonato dopo periodi di apatia e sconforto. Certo, sono stato anche fortunato ad aver trovato un’opportunità di lavoro che mi consente di essere al cento percento in smart working, come lo chiamate in Italia, e questo mi ha messo a disposizione più tempo da poter dedicare a questo piccolo hobby. Sin dall’inizio, mi sono imposto una cadenza di pubblicazione regolare, un modo per mantenere quello stimolo anche quando la stanchezza vorrebbe avere la meglio. Finora questa strategia sembra funzionare, ed anzi i tre post alla settimana sono diventati un piacevole appuntamento dove mi siedo a scambiare due chiacchiere con un gruppo di amici.