due chiacchiere

Archivio degli articoli in ingresso, pagina 4

Oggi comincia una nuova avventura

Ricordo quel giorno come fosse ieri: era un pomeriggio di fine gennaio del 2008, e stavo sistemando delle cose al computer nel mio mini appartamento da 30 metri quadrati a Pisa quando ricevetti una telefonata dagli Stati Uniti. Era il direttore dell’ufficio comunicazione di un college americano dove avevo inviato il mio curriculum per un posto di lavoro come sviluppatore web. Si trattava del colloquio che avrebbe cambiato la mia esistenza per sempre: la conversazione di circa un’ora, nel mio inglese claudicante, risultò in un’offerta di lavoro da lì a pochi giorni. Pochi mesi prima avevo ricevuto il mio permesso di soggiorno (la famigerata green card) per entrare nel Paese a stelle e strisce come residente, non più come semplice turista. Qualche settimana dopo m’imbarcai sull’aereo per cominciare quel nuovo capitolo della mia vita, con un lavoro già in tasca. In questi quattordici anni, pur avendo cambiato ruolo un paio di volte, l’università di New York è stata la mia unica esperienza lavorativa sul suolo americano. Ora è giunto il momento di chiudere questo capitolo e di aprirne uno nuovo. Leggi il resto di Oggi comincia una nuova avventura

Aprire i link esterni in una nuova finestra

Quando ho riscritto il tema del mio blog da zero, qualche mese fa, mi ero dimenticato di quest’interessante discussione avuta con i miei lettori, in cui chiedevo un parere su come comportarmi per i collegamenti presenti nei vari post. Di acqua sotto i ponti da allora ne è passata un bel po’, ed oggi l’approccio che molti suggerivano, ovvero di aprire i link esterni in una nuova finestra, è diventato molto comune anche nei siti istituzionali. Così dopo una breve chiacchierata con l’omino talebano dell’accessibilità che siede sulla mia spalla, ho deciso di implementare questa funzione Javascript. Direi che è un buon segno il fatto che finora nessuno si è lamentato (o accorto) della novità.

document.querySelectorAll( 'a' ).forEach( link => {
  if ( link.getAttribute( 'href' ) &&
       link.hostname !== location.hostname ) {
    link.target = '_blank';
  }
});

Vorrei riprendere le interviste doppie

Negli anni d’oro della blogosfera italiana, mi divertivo ad intervistare blogger su e giù per lo Stivale. In circa due anni, ho avuto modo di ospitare nel mio salottino virtuale più di centosettanta colleghi che hanno risposto alle mie domande sempre in modo originale e divertente. L’idea all’epoca mi era venuta scimmiottando quello che facevano in tv alle Iene, e raccolse un discreto successo di critica e di pubblico. Ora sto facendo pulizia tra i vecchi collegamenti, dando una strigliata virtuale ai contenuti e ricucendo le toppe accumulate negli anni di abbandono, e spesso il plugin che trova i link rotti, elenca articoli conservati proprio nel cassetto delle interviste doppie. Allora, mentre cancello link a destra e a manca, mi chiedevo se in questo desolato panorama blogosferico contemporaneo avrebbe senso riprendere quell’iniziativa, per dare visibilità a coloro che ancora oggi insistono imperterriti nel portare avanti quest’arte perduta. Ho già un elenco di possibili candidati, scrupolosamente conservato in una cassaforte guardata a vista da energumeni minacciosi pronti a tutto pur di difendere l’agognato tesoro. Che ne dici?

Ed oggi sono 100 articoli dalla riapertura

Da settimane sto pensando a cosa mi sarebbe piaciuto scrivere per celebrare questo piccolo traguardo che si avvicinava imperterrito ed inarrestabile. Che poi, tra l’altro, è a due passi da un’altra meta, essendo questo il 1959° articolo da quando questa casetta virtuale sperduta nella rete ha cominciato le trasmissioni circa 16 anni fa. All’inizio mi era venuto in mente di raccontarti cosa ho fatto in questi anni di assenza dal piccolo schermo, e colmare quella lacuna che non ho sviscerato con il post della ripresa delle trasmissioni. Ma so che in fondo a pochi interesserebbe conoscere fatti personali senza nessun contesto, specialmente considerando che in tanti anni di onorato servizio, ho sempre tenuto un certo riserbo sulla mia vita privata. D’altro canto, il filo conduttore di questo blog è sempre stato quello dell’utilità sociale: dalle ricette all’accessibilità, dalle riflessioni sulla società italiana ai consigli sull’inglese, ho sempre cercato di usare questo spazietto per dare un contributo costruttivo, che aggiungesse valore alla massa sterminata di informazione disponibile in rete. Leggi il resto di Ed oggi sono 100 articoli dalla riapertura

Oreo ti augura buon fine settimana

Piccolo strappo alla regola che mi sono auto-imposto di non scrivere nulla nel weekend, per un piccolo saluto dal più mansueto della nuova cucciolata di gattini che abbiamo ricevuto in affidamento temporaneo dall’associazione con cui collaboriamo. Si chiama Oreo, come i biscotti americani che ricordano i Ringo Boys nostrani, ed ha circa 5 settimane. Lui ed i suoi fratelli Peppermint, Caramel e Brownie staranno con noi per un mesetto, finché non saranno grandi abbastanza per i vaccini ed il test contro la leucemia felina. Mi scuso per la qualità della foto, ma immortalare queste birbe non è cosa facile.

 

Un pazzo senza cervello in metropolitana

Comunicazione di servizio. Grazie a tutti coloro che mi hanno scritto privatamente per chiedermi se stavo bene, dopo aver letto la notizia della sparatoria in metropolitana ieri a New York. Grazie al cielo eravamo ben lontani dal luogo dove si svolgevano i fatti, ma non per questo siamo rimasti meno scioccati.  Specialmente sapendo che il losco figuro è ancora a piede libero e potrebbe combinare chissà cosa, mentre migliaia di persone prendono la metro per recarsi al lavoro oggi. Leggevo del suo profilo nell’articolo, e pare che l’uomo sia un disagiato sociale con disturbi psichici che lo hanno portato a compiere questo folle gesto. Disturbi poi amplificati e resi pericolosi dalle sue frequentazioni di certi ambienti e gruppi social dove si rivendicano idee estreme. Prego soltanto che la situazione si risolva senza ulteriori incidenti e senza mettere a repentaglio l’incolumità di persone innocenti che cercano soltanto di portare una pagnotta a casa.

Sto provando il vocabolario interattivo

Qualche anno fa il sito di Repubblica, se non erro, aveva una simpatica funzione che consentiva ai visitatori di evidenziare una parola con il cursore per ottenerne, in un comodo popup, la definizione ed altre informazioni estratte dal vocabolario. Quell’idea mi è sempre piaciuta, perché offriva all’avventore casuale l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo ogni volta che leggeva un articolo. All’epoca non arrivai mai ad implementarla, probabilmente anche perché la tecnologia non era matura, e non si trovavano soluzioni gratuite in giro per la rete. Ora, con l’avvento delle nuove funzioni API del sito Treccani, ho finalmente avuto il tempo per aggiungerla al mio sito. Mi piacerebbe avere il tuo parere in merito, anche per capire se funziona su tutti i browser: ti basterà fare doppio click su una qualsiasi parola di quest’articolo per vedere comparire la finestrella con la definizione, come mostra la foto qui sotto. Al momento non restituisce la definizione di parole composte (tipo incontrarla), e sto cercando di capire se e come si possa ovviare a questo problema. Ogni suggerimento è ovviamente più che gradito! Leggi il resto di Sto provando il vocabolario interattivo

È l’ora di smetterla con l’ora solare

In America sono già due settimane che ci svegliamo un’ora prima grazie al passaggio al daylight savings time, ed ora si ritorna alle consuete 6 ore di differenza tra Roma e New York. Ogni anno si leggono sui giornali le solite tiritere su come quest’innaturale tortura per il nostro ritmo circadiano sia oramai antiquata e non porti nessun beneficio tangibile neppure per i contadini. Ma c’è un barlume di speranza che, almeno nel Paese a stelle e strisce, sia la volta buona che riusciamo a sbarazzarcene definitivamente. Pare infatti che in Senato abbiano votato una legge che abrogherebbe questo continuo spring forward, fall back (un modo facile per ricordarsi in che direzione spostare le lancette). Una lieta notizia per tutti coloro che ogni sei mesi devono assicurarsi di aggiustare le lancette degli orologi che fanno girare il mondo: come chiunque programmatore potrà confermare, lavorare con orari e calendari sono i due incubi peggiori per chiunque debba scrivere un pezzo di codice, con tutte queste eccezioni, anni bisestili, ore legali che non valgono in tutti gli stati allo stesso modo, e via dicendo. Io tengo le dita incrociate.

Torna in cima alla pagina