Com’è che diceva quel proverbio italiano? “Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”, ad indicare che a volte bisogna rimboccarsi le maniche per ottenere quello che si vuole. Da un paio d’anni ho scoperto il piacere di leggere quello che la gente scrive su Reddit in maniera più assidua. Inizialmente trovai questa piattaforma cercando consigli su come aggiustare la nostra asciugatrice, e poi piano piano mi sono allargato ad altre comunità, dove si discutono argomenti curiosi e divertenti. Da poco mi sono reso conto che esistevano anche varie community in italiano, ed ho iniziato a seguire pure quelle. Ed è qui che, una notte, mentre mi addormentavo tra le coltri, ebbro dei miei gas, come cantavano una volta Elio e le Storie Tese, mi si è accesa la proverbiale lampadina: visto che oramai la blogosfera italiana è decimata, perché non condividere i miei post su piattaforme più gettonate ed andare, appunto, alla montagna? Leggi il resto di Un esperimento sociale su Reddit
Archivio degli articoli in ingresso, pagina 3
Ho bloccato il www sul blog
Questa comunicazione di servizio è gentilmente offerta da… kOoLiNuS, che non si è lasciato sfuggire un cambiamento che avevo implementato sul blog quasi in punta di piedi. L’altro giorno mi ha fatto notare che il mio sito non funzionava più, e così dopo una breve perlustrazione, mi sono reso conto che era inciampato in un link che conteneva il www nell’indirizzo. Devi sapere che da qualche settimana, ho aggiunto una configurazione per far contento quel rompiscatole di Google Search Console, che continua a lamentarsi del fatto che questo blog è pieno di pagine duplicate, quelle con il www che reindirizzavano, prima del cambiamento, a quelle senza il www.
Allora ho inserito una riga nel file .htaccess
, che restituisce adesso un errore 410, che è un 404 pompato con gli steroidi, per dire ai bot di Mountain View che quegli indirizzi se li devono scordare per sempre. Ovviamente, l’effetto collaterale è che i vecchi link al mio blog sparsi per la rete ora non funzioneranno più, e mostreranno un laconico messaggio invitando i naviganti a togliere il www. L’omino talebano non era molto convinto di quest’approccio drastico, e continua a sostenere che dovrei infischiarmene di quello che dice Google. Terremo sotto controllo le statistiche d’accesso per vedere se c’è un crollo colossale. Tu che dici, è una misura troppo drastica?
Mi spoglio anche nel 2023
L’ho fatto l’anno scorso, e dato che gli organizzatori del CSS Naked Day anche nel 2023 propongono la loro iniziativa, ho deciso che aderirò questo fine settimana e mostrerò il body del mio blog come mamma, ehm… papà l’ha fatto. Un modo divertente ed originale per attirare l’attenzione su un problema che, oramai da anni, affligge il web moderno: l’uso eccessivo di orpelli di ogni tipo per abbellire, spesso in maniera inutile e superflua, le pagine web che visitiamo ogni giorno. Una delle principali frustrazioni di coloro che navigano in questo mare virtuale è proprio la velocità di caricamento della pagine, che negli anni sono cresciute, stando ad un articolo di Michael Gearon del 2020, da una dimensione media di 700 kbyte nel 2011 fino a 2 mega e mezzo nel 2017, e questo trend è continuato a crescere in questi ultimi cinque anni, con l’uso indiscriminato di video decorativi nelle homepage che sono diventati così di moda.
Giusto per dire, quando mi regalarono il primo personal computer, il disco rigido a bordo aveva una capienza di 20 mega in tutto. Mi chiedo spesso se davvero serva sprecare tutta questa banda (ed elettricità, e risorse hardware) per fornire un’esperienza più coinvolgente per il visitatore. E noi addetti ai lavori dovremmo essere i primi a passarci la mano sulla coscienza, e renderci conto che forse la prossima fase del web è di tornare alle origini, e di esplorare modi per rendere i servizi online più fruibili e piacevoli, ma senza il peso e lo spreco a cui assistiamo oggi.
I fogli di stile saranno serviti a parte
Qualche mese fa avevo accennato ad un esperimento che sto conducendo sul blog, per capire se sia meglio servire i fogli di stile direttamente all’interno del sorgente HTML della pagina, e quindi ridurre al minimo il numero di richieste al server da parte del browser, o se averli a parte, così che i visitatori di ritorno non debbano scaricarli nuovamente, e quindi ridurre il quantitativo di dati che viaggia in rete. Stando alle statistiche d’accesso, più dei tre quarti dei visitatori che approdano su questi lidi, arrivano qui per la prima volta, leggono una pagina, e poi volano via senza voltarsi indietro. Se le cose stanno davvero così, allora la prima soluzione dovrebbe essere da preferire. Ma dato che l’omino sulla spalla è un intransigente rompiscatole che vuole i dati alla mano, abbiamo deciso che per alcuni mesi i fogli di stile sarebbero stati “in linea”, e poi avremmo cambiato l’impostazione per servirli a parte. Dunque dal mese prossimo si parte con la seconda fase di quest’esperimento: ti prego di farmi sapere se qualcosa non si vede come dovrebbe.
Gli smartphone hanno superato i computer
Stando a Google Search Console, questo blog riceve più visite da dispositivi mobili intelligenti che da computer tradizionali con schermo e tastiera. All’inizio non riuscivo proprio a crederci, ma poi anche le statistiche messe a disposizione da SupportHost nel mio pannello di controllo hanno confermato questa tendenza, e così mi sono dovuto arrendere all’evidenza. Delle circa 2000 visite mensili, mi dicono dalla regia di Mountain View, il 75% avviene su uno smartphone, ed un misero 25% sul deskop, come conferma la schermata qui sotto.
Mi piace la nuova cadenza di pubblicazione
Sono già passate alcune settimane da quando ho deciso di rallentare la cadenza di pubblicazione dei post. Un modo, anche questo, per predicare bene e razzolare bene, dato che ho spesso criticato la società moderna che ci inonda di fuffa digitale inutile, ovunque ci giriamo. Non che mi manchino cose da dire, anzi: dalle continue curiosità sull’America alle ricette, dagli ultimi ritrovati nel campo dello sviluppo web alle riflessioni socio-politiche, gli argomenti da trattare sono sempre presenti in maniera copiosa. Gli spunti, ultimamente, mi arrivano dalla mia nuova routine quotidiana da smart worker: dopo aver accompagnato le figlie a scuola, torno a casa a rassettare un po’ in giro (qui è peggio di un ospedale psichiatrico con gente che corre e strilla a destra e sinistra ogni mattina) e ne approfitto per ascoltare qualche podcast, da Uno, nessuno, 100Milan a Focus Economia, e quelli americani che trasmettono su NPR, l’equivalente a stelle e strisce di Radio Rai. A volte prendo nota di uno specifico argomento e vado persino a ritagliare il pezzetto audio da quei podcast per conservarlo su queste pagine. E con la nuova cadenza, ho la possibilità di curare meglio i post. Leggi il resto di Mi piace la nuova cadenza di pubblicazione
Nuovo mese, nuova carta da parati
Da un pezzo non postavo più la mia periodica comunicazione di servizio per ricordare ai naviganti che mi seguono esclusivamente tramite lettore RSS, di venire a dare un’occhiata al sito per scoprire com’è cambiata la veste grafica per questo mese. Dopo l’aurora boreale che c’ha accompagnato per gennaio, ho deciso di mettere qualcosa di più colorato, un sfondo che rappresenta quasi il risveglio dal torpore dell’inverno, mentre lentamente iniziamo a goderci giornate più lunghe e meno cupe. Ma è anche un modo per festeggiare, seppur in maniera astratta, il carnevale che celebreremo fra qualche settimana. O meglio, celebrerete, dato che qui in America, salvo alcune famose eccezioni, il Mardì Gras non è una festa molto diffusa tra le varie culture che popolano questa nazione. Beh, che te ne pare di questi colori? Leggi il resto di Nuovo mese, nuova carta da parati
Buon Natale, piccoli lettori
Proprio come camu qui sopra, anch’io ho rispolverato la mia papalina natalizia dalla scatola nel ripostiglio, pronto ad indossarla domani sera mentre celebreremo questo Natale in famiglia. Approfittando di qualche giorno di ferie e delle scuole chiuse per le vacanze, passeremo queste feste ad esplorare le foreste nei dintorni, respirando quell’aria frizzantina e pungente tipica di questi giorni di fine d’anno. Andremo ad esplorare i mercatini di Natale che organizzano in un paesino qui vicino (ma mai belli come quelli che visitammo tanto tempo fa in Trentino, così suggestivi ed impregnati di quest’atmosfera che mette di buonumore anche i più burberi). Passeremo tempo a casa a decorare biscotti con la glassa, ed a giocare intorno al camino in cui brucia la legna che ho spaccato l’anno scorso. Con quest’immagine, vorrei augurarti di passare questi giorni con la serenità nel cuore, e l’armonia di avere intorno a te chi ti vuole bene davvero. Sgranocchiando le prelibatezze tipiche della tua zona tra una chiacchiera e l’altra. Leggi il resto di Buon Natale, piccoli lettori