Una volta ero ossessionato dalle statistiche di accesso, tanto che avevo persino creato un plugin per WordPress per tracciare quanti più dati possibili sui miei visitatori. Ero giovane ed avevo molto più tempo a disposizione e meno responsabilità sulle spalle 😉 Oggi ho a malapena tempo per scrivere qualche post qui e là, figuriamoci andare a spulciare ogni giorno quanti click ha generato il mio blog. Anche perché l’euforia della blogosfera è oramai scemata da tempo, e Blogville conta solo pochi irriducibili appassionati che resistono nonostante tutto. Però ogni tanto mi piace andare a dare un’occhiata al pannello di Google Search Console per vedere che si dice di bello e capire se ci sono problemi da sistemare. L’altro giorno, guardando il grafico che tiene traccia di quante volte Google ha mostrato il mio sito tra i risultati di una ricerca, ho notato il lento declino da un anno a questa parte.
Non essendo io un esperto di SEO, ho deciso di rivolgermi ai miei piccoli lettori per capire quale possa essere il motivo, se sia legato a qualcosa di sbagliato che sto facendo io, oppure se Google abbia semplicemente deciso, nelle tante manipolazioni che fanno ai loro algoritmi, che i blog non hanno più il peso di una volta, e quindi non vale la pena mostrarli come risultati rilevanti di una ricerca. Stando ad alcune ricerche che ho fatto per dare una risposta a questa domanda, potrebbe essere dovuto al fatto che ho tolto il www dall’indirizzo. Condurrò qualche esperimento per capire se quello sia davvero il problema. Se noti qualcosa di strano nel caricamento delle pagine, fammi sapere. Nel frattempo, se hai qualche dritta in merito, lascia pure un commento qui sotto.
Commenti
Può anche darsi che, in ottica di massimizzazione dei profitti (vedi Youtube che ormai è così infestato di pubblicità), vede che il tuo sito è senza le loro pubblicità adsense e quindi lo fa precipitare in fondo alle classifiche?
Risposte al commento di Trap
Interessante, non avevo pensato a quest’eventualità più che plausibile. Oramai anche il web è solo interessato al portafogli, che tristezza.
Risposte al commento di camu
Io ho perso totalmente interesse alle statistiche, usavo sia Google che Histats, a breve, tempo permettendo, eliminerò entrambi i collegamenti dal blog.
Risposte al commento di Piero_TM_R
Si, concordo. Anche io ho tolto tutto dal blog. Ogni tanto do un’occhiata alle statistiche lato server che mi fornisce il mio provider, ma giusto per assicurarmi che il blog sia visibile al resto del mondo 🙂
Il mio blog è giovane e di nicchia, però anch’io nel mio piccolo ho notato una flessione, ma credo abbia più a che fare con le mie interazioni su altri blog che con l’imperscrutabile volere di G.
Alla fin fine secondo me creare una community attiva su forum, social ecc. aiuta molto di più che cercare di star dietro alle bizze dell’algoritmo; personalmente in ottica SEO non faccio granché, solo cose di buon senso che possono servire al lettore tipo usare paragrafi e titoletti H1 H2 ecc. in modo da rendere tutto più leggibile.
Risposte al commento di Mondo in Frantumi
Usare paragrafi e titoletti è anche buona abitudine per rendere il sito o blog più fruibile alle persone che hanno una disabilità visiva, e si basano su un lettore vocale per navigare in rete. Ottimo!
Salve sig. Gerlando. Qualche anno fa ci siamo scritti tramite Linkedin per avere qualche aiuto con il suo template. Ad oggi ho provato a scaricarlo da github ma quando vado ad attivarlo non funziona tutto ciò che è legato al css ma soprattutto l’area riservata di WordPress cambia aspetto diventando nera. E’ possibile avere l’ultima versione del template duechiacchiere.it? La ringrazio come sempre
Ivan
Risposte al commento di Ivan
Ciao Ivan, ti ho risposto via email.
Ma che ci importa di Google? 🙂
(Non sono ironico, personalmente la vivo così!).
Ciao,
Emanuele
Risposte al commento di Emanuele
No ma infatti non è più come una volta, quando ero ossessionato da queste cose. Più che altro, da buon informatico, mi crucciava la curiosità tecnica che stesse causando questo calo.
Il mio primo sito parlava di cose dark e fantasy, quindi seguivo altri siti a tema. Siti che erano in cima su Google proprio per le parole dark, fantasy, ecc.. Ora, per quelle parole ci trovo Wikipedia, le piattaforme di streaming, gli ecommerce, ecc.
Risposte al commento di Aldo
Ecco appunto… Google ha deciso di snobbare i pesci piccoli.
Risposte al commento di camu
Eppure una volta proprio alla Google si applicava il motto: “Don’t be evil”.
cfr: https://it.wikipedia.org/wiki/Don%27t_be_evil
Risposte al commento di Trap
Beh, non sono “cattivi”, semplicemente hanno ceduto, come tutte le altre aziende, alle tentazioni del dio denaro…
1) Aumentano i contenuti tra cui scegliere quindi diminuisce la rilevanza dei nostri.
Soprattutto se “i concorrenti” (in questo caso quelli che catturano al posto tuo le stesse ricerche) magari fanno azioni di ottimizzazione costante per scalare la serp dei motori di ricerca.
2) Spesso Google cerca di dare risposte senza mandare traffico ai siti: la sua mission non è smistare traffico ma dare risposte a chi cerca.
Prima veniva svolta sempre indirizzando verso siti esterni, sempre di più ti risponde direttamente, il che fa calare i click e le visite in molti casi.
3) A volte cala proprio l’interesse generale per alcuni temi perché nel frattempo emergono passioni/argomenti/temi che occupano il tempo delle persone al posto di quelli prima (la tecnologia evolve ma abbiamo sempre 24h quindi ogni cosa che entra toglie spazio a qualcosa che c’era prima)
my3cent 🙂
Risposte al commento di Cristiano
Interessante analisi, Cristiano. Sono d’accordo su tutta la linea.