due chiacchiere

Archivio degli articoli in accessibilità

Accessibilità, vent’anni di legge Stanca

Il 9 gennaio 2004, il Parlamento italiano approvava all’unanimità una legge all’avanguardia in Europa e nel mondo, la cosiddetta Legge Stanca sulla accessibilità dei siti internet della pubblica amministrazione. Che impostava un quadro normativo mirato ad incoraggiare amministrazioni pubbliche ed aziende private ad ammodernare i propri siti web per renderli fruibili da parte di persone diversamente abili. Perché fino ad allora, nel Far West che era stato il web a partire dagli anni ’90, da MySpace a Blogger, nessuno si era preoccupato di come ad esempio un utente con problemi alla vista potesse usufruire di quella mole di informazioni a disposizione di tutti. Io già ne parlavo circa 12 anni fa, notando come i buoni intenti del legislatore fossero finiti nei fatti a tarallucci e vino (e ti pareva), per la mancanza di una cultura della sensibilità e di un ventaglio di competenze tecniche necessarie ad attuare quelle linee guida. Leggi il resto : Accessibilità, vent’anni di legge Stanca

Una finestra di dialogo più accessibile

L’argomento di oggi non è certo di quelli che si discutono sotto l’ombrellone tra un sorso di mojito ed un’occhiata al bagnino fustaccio che osserva imperscrutabile i bagnanti allegri che si fanno cullare tra le onde stanche del mare. Cosciente del periodo dell’anno in cui ci troviamo, cercherò di alleggerire il tema di oggi quanto più possibile, sperando nel contempo di incuriosire chi passasse da queste parti a saperne di più. L’idea mi è venuta qualche giorno fa, quando il mio collega, il cui lavoro è quello di monitorare l’accessibilità del sito d’ateneo e di tutte le risorse collegate (dai documenti PDF ai vari sistemi per la gestione dei contenuti che usiamo), ci raccontava nella sua periodica “pillola della settimana”, l’esistenza dell’elemento HTML dialog, di cui pochi conoscono l’esistenza, a giudicare dal suo scarso utilizzo in giro per il web. Il sito della Mozilla dedicato agli sviluppatori è sicuramente un buon punto di partenza. Ma che c’azzecca, si chiederanno i miei piccoli lettori, questo elemento con la possibilità rendere il web più accessibile ai disabili? Leggi il resto : Una finestra di dialogo più accessibile

Inaccessibilità delle notifiche sulla privacy

Il bannerino per accettare o negare il consenso sui cookie, qualunque sia la tua opinione al riguardo, è oramai un fastidioso accessorio praticamente onnipresente sui siti europei. Ciò che tanti sottovalutano, però, sono le implicazioni legali dal punto di vista dell’accessibilità. Oggi vorrei prendere spunto da un articolo su Smashing Magazine, in cui un esperto delle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) condivide alcuni dei problemi introdotti da questi bannerini, e quali soluzioni possiamo mettere in campo per ritrovare la retta via e restituire alle persone con disabilità visive il controllo delle pagine web che stanno navigando. Premesso che già l’agosto scorso avevo espresso la mia opinione in merito a questo requisito introdotto alcuni anni fa dalle Linee Guida europee per la protezione dei dati personali, oggi mi concentrerò principalmente sulla questione tecnica. Leggi il resto : Inaccessibilità delle notifiche sulla privacy

Navigare il web con la tastiera

Un paio di mesi fa ho scritto un post in cui riassumevo i miei sforzi per rendere il menu a tendina qui sopra più accessibile agli utenti che utilizzano la tastiera per navigare tra le pagine del sito. Il lavoro fatto per implementare le linee guida del consorzio W3C mi ha dato lo spunto per il post di oggi: quali altri accorgimenti bisogna mettere in campo affinché un sito (non solo il menu) sia facilmente consultabile usando una tastiera? In un settore in cui la tecnologia è cambiata quasi radicalmente negli ultimi dieci anni (basti pensare a quello che si può fare oggi con il solo CSS, senza dover ricorrere a pezze di vario tipo per implementare sistemi a griglia), leggere le linee guida degli organismi preposti non è più sufficiente: bisogna saper conoscere gli strumenti tecnici per tradurre quelle raccomandazioni in codice. Leggi il resto : Navigare il web con la tastiera

Menu a tendina ed accessibilità

L’ultimo importante tassello che mi rimaneva da inserire in quel puzzle immaginario che è la quarta generazione del tema del blog (quella attualmente in onda, per intenderci) era il rendere il menu principale qui sopra accessibile a coloro che usano una tastiera per navigare il sito. Il problema è presto spiegato: avendo il mio menu delle tendine che mostrano le sottocategorie all’interno di ogni stanza, quando si usa il tasto Tab per saltare da un collegamento al successivo, bisogna dar all’utente la possibilità di scegliere se “entrare in quella stanza”, aprendo la tendina con le altre categorie, oppure semplicemente saltare alla stanza successiva senza doversi sorbire le sottocategorie una ad una. Ne parla persino il consorzio W3C, in uno dei loro tanti documenti. La soluzione che loro propongono è di aggiungere un elemento grafico, tipo una freccina, che appare quando si salterella tra i vari menu con il tasto Tab. In questo senso il fatto di essermi beccato il Covid un paio di settimane fa, è stato quello che gli eterni ottimisti americani definiscono un blessing in disguise, ovvero quando una notizia negativa nasconde in realtà un lato positivo. Già, perché dovendo starmene tappato in casa per qualche giorno, non c’era modo migliore per passare il tempo che digitare codici improbabili su questa tastiera. Leggi il resto : Menu a tendina ed accessibilità

Assumi un esperto dell’accessibilità

Anni fa c’era un argomento che spopolava sul web, vuoi perché erano da poco uscite varie leggi al riguardo, vuoi perché gli addetti ai lavori finalmente uscivano dalle “caverne digitali” fatte di tabelle e codice HTML primordiale, e cominciavano a muovere i primi passi nel “futuro” della progettazioni di siti. Sto parlando, come il titolo ti ha già fatto capire, dell’accessibilità digitale. Una disciplina che, quando applicata bene, interessa sia la sintassi che la semantica di ogni pagina web esistente là fuori. Io sin da tempi non sospetti, ho sempre avuto una particolare attrazione per questa materia, ben prima che le parole inclusività, diversità ed uguaglianza diventassero di uso comune in tutti gli ambiti della nostra vita. Perché avendo avuto modo d’incontrare amici, parenti e colleghi di lavoro disabili, ho toccato con mano le loro difficoltà nel poter accedere alla rete che tutti conosciamo senza barriere. Un po’ come per gli edifici che devono avere rampe per chi usa una sedia a rotelle, le linee guida per l’accessibilità web mirano a rimuovere questi ostacoli, di cui molti di noi neppure siamo a conoscenza, dai programmi sul nostro computer. Leggi il resto : Assumi un esperto dell’accessibilità

Accessibilità e standard ISO 40500:2012

Sono già passati quasi cinque mesi da quando il Consorzio W3C, dopo aver lanciato tanti anni fa l’iniziativa per un web accessibile (altrimenti nota come WAI), ha deciso di trasformare le linee guida partorite da quel gruppo di lavoro in un vero e proprio standard, noto agli addetti ai lavori come ISO/IEC 40500:2012. Probabilmente ti starai chiedendo come mai ho aspettato tutto questo tempo prima di parlarne, essendo io un gran sostenitore dell’accessibilità del web. Il motivo è quel pizzico di scetticismo che ultimamente accompagna il mio stato d’animo quando leggo qualsiasi cosa che abbia a che fare con questa branca bistrattata dell’informatica. Ed in effetti, come sospettavo, la trasformazione delle linee guida in un qualcosa di più formale, che aziende e pubbliche amministrazioni potrebbero usare per distinguersi dalla massa, in realtà è servita a ben poco. Leggi il resto : Accessibilità e standard ISO 40500:2012

WordPress ed accessibilità, prova sul campo

Quando si parla di accessibilità di un sito web, generalmente si fa riferimento al lato visibile al pubblico, affrontando quindi il problema dal punto di vista dell’utente finale, del consumatore a cui quel contenuto è destinato. Ma prima di apparire sui migliori schermi per computer, quella pagina è stata prodotta da qualcuno e da qualcosa dietro le quinte, un sistema per la gestione dei contenuti ed un redattore. Che come utente finale del CMS ha diritto ad avere a sua volta a disposizione un’interfaccia usabile, semplice da comprendere ed accessibile, mentre come redattore ha bisogno di strumenti che agevolino la produzione di contenuti accessibili, senza dover leggersi ed imparare a memoria l’intero manuale delle WCAG. Seguendo queste considerazioni, sono andato a vedere come si comporta WordPress in tal senso, dato che molte fonti lo identificano come il sistema di gestione al momento più popolare in assoluto: si dice che 1 sito su 6 nel mondo è basato su questa piattaforma, e che la migrazione da Joomla! si fa sempre più evidente. Leggi il resto : WordPress ed accessibilità, prova sul campo

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