Un importante tassello che volevo inserire in quel puzzle immaginario che è la quarta generazione del tema del blog (quella attualmente in onda, per intenderci) era il rendere il menu principale qui sopra accessibile a coloro che usano una tastiera per navigare il sito. Il problema è presto spiegato: avendo il mio menu delle tendine che mostrano le sottocategorie all’interno di ogni stanza, quando si usa il tasto Tab
per saltare da un collegamento al successivo, bisogna dar all’utente la possibilità di scegliere se “entrare in quella stanza”, aprendo la tendina con le altre categorie, oppure semplicemente saltare alla stanza successiva senza doversi sorbire le sottocategorie una ad una. Ne parla persino il consorzio W3C, in uno dei loro tanti documenti. La soluzione che loro propongono è di aggiungere un elemento grafico, tipo una freccina, che appare quando si salterella tra i vari menu con il tasto Tab
. In questo senso il fatto di essermi beccato il Covid un paio di settimane fa, è stato quello che gli eterni ottimisti americani definiscono un blessing in disguise, ovvero quando una notizia negativa nasconde in realtà un lato positivo. Già, perché dovendo starmene tappato in casa per qualche giorno, non c’era modo migliore per passare il tempo che digitare codici improbabili su questa tastiera. Leggi il resto di Menu a tendina ed accessibilità
Archivio degli articoli in accessibilità, pagina 2
Assumi un esperto dell’accessibilità
Anni fa c’era un argomento che spopolava sul web, vuoi perché erano da poco uscite varie leggi al riguardo, vuoi perché gli addetti ai lavori finalmente uscivano dalle “caverne digitali” fatte di tabelle e codice HTML primordiale, e cominciavano a muovere i primi passi nel “futuro” della progettazioni di siti. Sto parlando, come il titolo ti ha già fatto capire, dell’accessibilità digitale. Una disciplina che, quando applicata bene, interessa sia la sintassi che la semantica di ogni pagina web esistente là fuori. Io sin da tempi non sospetti, ho sempre avuto una particolare attrazione per questa materia, ben prima che le parole inclusività, diversità ed uguaglianza diventassero di uso comune in tutti gli ambiti della nostra vita. Perché avendo avuto modo d’incontrare amici, parenti e colleghi di lavoro disabili, ho toccato con mano le loro difficoltà nel poter accedere alla rete che tutti conosciamo senza barriere. Un po’ come per gli edifici che devono avere rampe per chi usa una sedia a rotelle, le linee guida per l’accessibilità web mirano a rimuovere questi ostacoli, di cui molti di noi neppure siamo a conoscenza, dai programmi sul nostro computer. Leggi il resto di Assumi un esperto dell’accessibilità
Accessibilità e standard ISO 40500:2012
Sono già passati quasi cinque mesi da quando il Consorzio W3C, dopo aver lanciato tanti anni fa l’iniziativa per un web accessibile (altrimenti nota come WAI), ha deciso di trasformare le linee guida partorite da quel gruppo di lavoro in un vero e proprio standard, noto agli addetti ai lavori come ISO/IEC 40500:2012. Probabilmente ti starai chiedendo come mai ho aspettato tutto questo tempo prima di parlarne, essendo io un gran sostenitore dell’accessibilità del web. Il motivo è quel pizzico di scetticismo che ultimamente accompagna il mio stato d’animo quando leggo qualsiasi cosa che abbia a che fare con questa branca bistrattata dell’informatica. Ed in effetti, come sospettavo, la trasformazione delle linee guida in un qualcosa di più formale, che aziende e pubbliche amministrazioni potrebbero usare per distinguersi dalla massa, in realtà è servita a ben poco. Leggi il resto di Accessibilità e standard ISO 40500:2012
WordPress ed accessibilità, prova sul campo
Quando si parla di accessibilità di un sito web, generalmente si fa riferimento al lato visibile al pubblico, affrontando quindi il problema dal punto di vista dell’utente finale, del consumatore a cui quel contenuto è destinato. Ma prima di apparire sui migliori schermi per computer, quella pagina è stata prodotta da qualcuno e da qualcosa dietro le quinte, un sistema per la gestione dei contenuti ed un redattore. Che come utente finale del CMS ha diritto ad avere a sua volta a disposizione un’interfaccia usabile, semplice da comprendere ed accessibile, mentre come redattore ha bisogno di strumenti che agevolino la produzione di contenuti accessibili, senza dover leggersi ed imparare a memoria l’intero manuale delle WCAG. Seguendo queste considerazioni, sono andato a vedere come si comporta WordPress in tal senso, dato che molte fonti lo identificano come il sistema di gestione al momento più popolare in assoluto: si dice che 1 sito su 6 nel mondo è basato su questa piattaforma, e che la migrazione da Joomla! si fa sempre più evidente. Leggi il resto di WordPress ed accessibilità, prova sul campo
Accessibilità in Italia, non tutto è perduto
Circa un mese fa, lontano dalle luci della ribalta (attualmente puntate tutte sugli scandali della politica) è stata pubblicata la bozza di un decreto legge del governo riguardante l’agenda digitale italiana. La sua particolarità, rispetto ai vari tentativi (praticamente tutti falliti) che l’hanno preceduta, è quella di includere anche disposizioni sull’accessibilità degli strumenti informatici, ed in particolare dei siti web, della pubblica amministrazione del Belpaese. Sono passati più di otto anni da quando la legge 9 gennaio 2004, n. 4 (comunemente nota come Legge Stanca), entrò in vigore, e poco o nulla è successo in questo lasso di tempo per ammodernare e rendere accessibile l’offerta digitale rivolta ai cittadini dello Stivale. Ora qualcuno ha deciso di provarci nuovamente, stavolta introducendo sanzioni concrete per i dirigenti “lavativi” che semplicemente ignorano il problema. Già, perché in Italia se non minacci procedimenti disciplinari e tagli allo stipendio, nessuno muove un dito. Leggi il resto di Accessibilità in Italia, non tutto è perduto
Le intestazioni, queste sconosciute
In questa terza puntata della mia miniserie su come rendere il proprio blog più accogliente ed interessante per i visitatori, vorrei porre l’accento sul celeberrimo Content is King, che molti hanno probabilmente sentito dire ad una qualsiasi conferenza che avesse lo sviluppo web come tema portante. Persino Wikipedia ha una pagina su quest’argomento, dove si legge, tra l’altro:
The phrase can be interpreted to mean that – without original and desirable content, or consideration for the rights and commercial interests of content creators – any media venture is likely to fail through lack of appealing content, regardless of other design factors. Content can mean any creative work, such as text, graphics, images or video.
Non la traduco perché sono convinto che rende bene nella sua forma sintetica e originale. Ma se l’inglese non è il tuo forte, il succo è che per quanto attraente ed ottimizzato possa essere l’aspetto estetico di un sito, se non è accompagnato da spunti interessanti di riflessione, non avrà successo. Un po’ quello che noi italiani sintetizziamo con il classico “tutto fumo e niente arrosto” 🙂 Leggi il resto di Le intestazioni, queste sconosciute
Ascolta il tuo sito e capirai
Come dicevo l’altra volta, adesso che la massa chiassosa si è spostata su Facebook, la blogosfera è rimasta come una piazza semivuota alla fine di un concerto di Justin Bieber: piena della spazzatura che orde di ragazzine e ragazzini isterici hanno lasciato per terra. A noi “superstiti” tocca l’ingrato compito di provare a ristabilire un po’ d’ordine in questa gran confusione, e far in modo che la piazza torni bella e piacevole da visitare sia per quei turisti occasionali che per gli avventori assidui che vi passeggiano. Lo spunto per la puntata di oggi di questa miniserie me l’ha fornito il buon Lorenzo, che mi ha segnalato un interessante articolo dove sono raccolti e sviscerati 20 strumenti fondamentali per analizzare e misurare la bontà del nostro sito. Partendo dalla velocità di caricamento, passando per il lettore vocale che simula le attività svolte dai non vedenti, ed arrivando alla raffinata analisi semantica dei contenuti. Perché un sito, se vuoi farlo seriamente, non è soltanto fatto di una manciata di immagini luccicanti buttate a caso su una pagina. Leggi il resto di Ascolta il tuo sito e capirai
Costruiamo una rete ben collegata
Che la blogosfera si stia svuotando è oramai un fatto assodato, basta dare uno sguardo alla rarefazione delle “trasmissioni” da parte di molti scrittori di diari online nel proprio lettore RSS per rendersene conto. Personalmente la considero una cosa positiva, sull’onda dell’idea che meno siamo, meglio ce la passiamo 🙂 Proprio ora che la quantità sta finalmente cedendo il posto alla qualità, è arrivato il momento di prestare un minimo di attenzione in più al tuo blog, se vuoi che si distingua dal resto e sia frequentato e commentato.
Perché in fondo, ammettiamolo, quelli che dicono che hanno un blog solo perché vogliono tener traccia dei propri pensieri, stanno mentendo sfacciatamente: potrebbero benissimo scrivere quegli stessi pensieri in un documento di Word o meglio ancora in un’agendina cartacea che conserva ancora quel suo fascino d’altri tempi. No, se hai deciso di condividere in un blog le tue idee, lo fai perché vuoi che altri le leggano e le commentino, lo fai perché vuoi innescare un dialogo con i tuoi lettori. Ma se non t’impegni un briciolo a farli arrivare, questi lettori, è tutto tempo sprecato. Eccoti alcuni consigli pratici per incrementare l’efficacia e la visibilità dei tuoi contenuti. Leggi il resto di Costruiamo una rete ben collegata