due chiacchiere

Archivio degli articoli in angolo pc, pagina 2

Costruiamo una rete ben collegata

Che la blogosfera si stia svuotando è oramai un fatto assodato, basta dare uno sguardo alla rarefazione delle “trasmissioni” da parte di molti scrittori di diari online nel proprio lettore RSS per rendersene conto. Personalmente la considero una cosa positiva, sull’onda dell’idea che meno siamo, meglio ce la passiamo 🙂 Proprio ora che la quantità sta finalmente cedendo il posto alla qualità, è arrivato il momento di prestare un minimo di attenzione in più al tuo blog, se vuoi che si distingua dal resto e sia frequentato e commentato.

Perché in fondo, ammettiamolo, quelli che dicono che hanno un blog solo perché vogliono tener traccia dei propri pensieri, stanno mentendo sfacciatamente: potrebbero benissimo scrivere quegli stessi pensieri in un documento di Word o meglio ancora in un’agendina cartacea che conserva ancora quel suo fascino d’altri tempi. No, se hai deciso di condividere in un blog le tue idee, lo fai perché vuoi che altri le leggano e le commentino, lo fai perché vuoi innescare un dialogo con i tuoi lettori. Ma se non t’impegni un briciolo a farli arrivare, questi lettori, è tutto tempo sprecato. Eccoti alcuni consigli pratici per incrementare l’efficacia e la visibilità dei tuoi contenuti. Costruiamo una rete ben collegata: Leggi il resto »

Un’altra vittima dell’accessibilità

Qualche mese fa, come forse ricorderai, avevo avuto il piacere di pubblicizzare Ti Tengo D’occhio, l’iniziativa di un ragazzo non vedente, volta a spronare i dinosauri delle pubbliche amministrazioni (e delle aziende private) nel rendere i propri siti e portali più accessibili alle persone disabili. Mi ero illuso che vi fosse ancora qualche segno di speranza e che il destino di questa branca dell’informatica in Italia non fosse segnato per sempre. Ho persino cercato di contattare Vincenzo Rubano per vedere se potesse rilasciarmi un’intervista, ma non mi ha mai risposto. Poi qualche giorno fa, spulciando a caso gli articoli del mio blog, mi è cascato l’occhio su quel mio intervento e sono andato a vedere che aria tirava da quelle parti. Non posso descrivere la delusione nel vedere che, in soli 3 mesi, tutto era già stato abbandonato. Non metto neppure un link al sito, visto che è infestato da virus ed altra robaccia (così imparano ad usare Drupal invece di WordPress, la prossima volta, eheh). Un’altra vittima dell’accessibilità: Leggi il resto »

Ti tengo d’occhio: l’accessibilità è ancora viva

L’ultima volta che ho scritto qualcosa sull’accessibilità è stato l’anno scorso ad Ottobre, per chiederti se i collegamenti a siti esterni andrebbero aperti in una nuova finestra. Se guardo a quando è stato scritto l’articolo precedente a quello, si va addirittura ad un anno prima: segno che al momento l’idea di rendere Internet un posto più accogliente per i disabili, è caduta nel dimenticatoio, presi come siamo dalla crisi, dall’articolo 18 e da tutte le altre emergenze planetarie. I non vedenti e tutti gli altri disabili, mi sembra l’opinione diffusa nelle varie liste di discussione, possono attendere. Per fortuna ogni tanto qualcuno, anche nell’Italia caduta in disgrazia, continua a provare a farsi sentire e riportare il problema sotto i riflettori. Come Vincenzo Rubano, diciassettenne non vedente leccese (già, al sud non sono tutti invalidi immaginari), che ha lanciato il sito Ti Tengo D’occhio (sfortunatamente non più attivo, nda), in collaborazione con l’istituto tecnico dove studia. Ti copio il suo messaggio circolato sulle liste del settore, qualche mese fa. Ti tengo d’occhio: l’accessibilità è ancora viva: Leggi il resto »

Aprire i collegamenti in una nuova finestra?

Il mio intervento di un paio di giorni fa sul come non mangiarsi la nonna a cena, usando semplicemente una virgola, ha aperto un inatteso dibattito su una questione completamente diversa. Il buon CyberAngel se l’è presa perché i collegamenti a pagine esterne, in questo sito, non si aprono in una nuova finestra. Ho dovuto tappare gli occhi e le orecchie all’omino talebano dell’accessibilità che siede sulla mia spalla, prima che accadesse l’irreparabile 🙂 Ed ho cercato di spiegare all’angelo cibernetico che oramai, quella del target=_blank è una tecnica abbandonata, grazie anche agli strumenti dei browser moderni (le linguette, per dirne una). Alla fine, ho deciso di chiamare in causa i miei lettori interessati all’argomento, per discutere in maniera più dettagliata la questione. A seconda di come si sviluppa il dibattito, potrei persino cambiare idea in merito 🙂 Tu cosa ne pensi?

Semplicemente non c’è più

Il titolo ti sarà sembrato quanto meno criptico a prima occhiata, immagino. L’altro giorno, approfittando di un momento di noia durante un corso di aggiornamento su uno dei software che usiamo al lavoro (ma mi raccomando, non dirlo al mio capo), mi sono messo a pulire l’elenco dei feed a cui sono sottoscritto, come di solito faccio una volta all’anno intorno a questo periodo. Eliminando i blog deceduti e quelli che non m’interessa più seguire. Se in quest’ultima categoria ce n’erano solo un paio, i diari passati a miglior vita erano invece una ventina su un totale di circa 100 sottoscrizioni. Son due le cose: o io seguo blogger demotivati, oppure il tasso di mortalità, complice le nuove piattaforme come Facebook e FriendFeed, cresce ogni giorno di più. Non citerò l’elenco dei caduti, nel rispetto del loro dolore, ma faccio un’eccezione per un blog a cui tenevo molto: semplicemente.org. Il cui tema principale era l’accessibilità nel panorama italiano, e tutte le sue sfaccettature. Semplicemente non c’è più: Leggi il resto »

L’accessibilità in Italia è finita?

Se sei un mio lettore di vecchia data, saprai probabilmente che tra i miei tanti interessi c’è sempre stato quello dell’accessibilità del web, quella “branca” dello sviluppo web che pone l’accento sulla costruzione di siti ed applicazioni fruibili da persone con varie disabilità (non vedenti, non udenti e così via). Per esempio, un video su YouTube senza i sottotitoli, non può essere compreso da una persona che non può ascoltarne l’audio. E ciò non include solo i non udenti: io per primo al lavoro non ho le casse attaccate al computer, quindi qualsiasi dialogo non trascritto per me è inutile. L’accessibilità si propone dunque di mettere in campo una serie di accorgimenti per rendere la navigazione e la fruizione delle informazioni adatta anche a queste categorie di utenti. Un po’ come si costruiscono le rampe vicino agli scalini, nei grandi palazzi, per agevolare l’accesso da parte dei disabili sulla sedia a rotelle. L’accessibilità in Italia è finita?: Leggi il resto »

Un osservatorio… accessibile

Saluto con piacere un’iniziativa del Governo (italiano, s’intende) di attivare un sito dove segnalare i portali inaccessibili della Pubblica Amministrazione: accessibile.gov.it, facile anche da ricordare e senza nomi di ministri nell’indirizzo. Probabilmente mentre tutti sono intenti a discutere dell’attacco hacker al sito sulla Riforma Brunetta, quest’altro passerà inosservato agli occhi dell’opinione pubblica. E così ho voluto dare il mio piccolo contributo per far sapere che esiste. Scopo del progetto: ricevere dai cittadini segnalazioni di siti pubblici non accessibili. Ecco un estratto dal comunicato stampa ufficiale:

L’utente che incontra difficoltà di fruizione in un determinato sito pubblico e che intende esporre un reclamo o proporre un suggerimento accede alla sezione “Segnala”, compila un form e lo invia. Le segnalazioni pervenute vengono analizzate dal back office dell’Osservatorio ed assegnate ad esperti di accessibilità. Verificata la congruità della segnalazione, questa viene pubblicata sul sito ed inviata all’amministrazione interessata. Un osservatorio… accessibile: Leggi il resto »

Ho cambiato la semantica

I veri talebani dell’accessibilità sanno che da tempo c’è una discussione in corso tra gli esperti del mestiere: usare o no il tag H1 per il logo della pagina. C’è chi dice si, chi dice no e chi dice forse. Nel mio caso, fino a ieri, avevo adottato l’approccio del si: il logo era “marcato” con l’intestazione più importante messa a disposizione del codice HTML. In tutte le pagine. Poi ho letto questo suggerimento del W3C che mi ha aperto la mente. Il tag H1, dicono quelli della massima autorità in questo campo, deve rispecchiare il contenuto della pagina che si sta visualizzando. In altre parole, è sbagliato che sia sempre “due chiacchiere”, a prescindere. Dovrebbe essere includere la parola “cucina” se si sta visitando la stanza corrispondente del mio blog, ed il titolo del singolo articolo, quando se ne sta leggendo uno. Così ho messo mano al tema del blog, aggiungendo un paio di controlli che fanno proprio questo. Spero che Google apprezzerà 🙂

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