due chiacchiere

Archivio degli articoli in angolo pc, pagina 3

Sono sempre accessibile

Ebbene si, dopo tre anni e mezzo che questo sito subisce i miei cambi d’umore e le rivoluzioni grafiche a cui lo sottopongo periodicamente, sono contento di vedere che la sua accessibilità (o almeno la conformità secondo i validatori automatici alle varie norme) è sempre al 100% 🙂 Era un po’ che non controllavo, e temevo che nel tempo si fossero accumulati nuovi problemi. Invece con piacere vedo che il buon lavoro di progettazione fatto all’epoca continua a dare i suoi frutti. Dietro suggerimento di alcuni lettori, sto pensando di scrivere una serie “How I did it” (citazione dal film Frankenstein Jr di Mel Brooks), in cui spiego i segreti del mio tema. Intanto tu hai provato a vedere cosa succede validando il tuo blog?

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Una pagina d’errore perfetta

Nel gergo informatico, l’errore 404 è quello che un sito restituisce all’utente quando la pagina a cui si sta tentando di accedere non esiste più. La tradizione suggerisce, in questo contesto, di informare semplicemente l’utente dell’errore, e nulla più. Ma il poveretto che si trova davanti questo laconico messaggio, in genere ha seguito un collegamento da un altro sito oppure è arrivato tramite un motore di ricerca. E magari vorrebbe essere aiutato ad orientarti, e non essere “mollato” nel bel mezzo del nulla. Prendendo spunto da un articolo apparso tempo fa su A List Apart, La pagina d’errore perfetta, ecco come puoi fare la tua con WordPress. Una pagina d’errore perfetta: Leggi il resto »

Immettiamo un po’ di liquidità

Il titolo qui sopra può certamente trarre in inganno: visti i tempi difficili per l’economia, avrai pensato che sto per parlare dei soldi che le Banche Centrali “pompano” nel sistema per far respirare tutti i settori. E invece no, la liquidità a cui mi riferisco è quella dei siti web. La legge italiana che regola l’accessibilità dei siti web, anche nota come “Legge Stanca” (non perché si sia affaticata troppo, ma per via del cognome del suo promotore, l’allora ministro Lucio Stanca), ad un certo punto (articolo 3.4 delle linee guida), dice testualmente: “Usare unità relative e non assolute nei valori degli attributi del linguaggio dei marcatori e i valori della proprietà del foglio di stile”, ovvero tutto deve adattarsi alla risoluzione dello schermo del visitatore. In particolare l’impaginazione: si tratta di quello che, in gergo, si dice un sito liquido. Una mia amica mi disse allora “Ma come, tu che sei così fissato con l’accessibilità, come mai hai un sito che non rispetta uno dei requisiti?” Immettiamo un po’ di liquidità: Leggi il resto »

Un Grillo più accessibile

Il blog di Beppe Grillo, che ti piaccia o no, è uno dei più famosi del panorama blogosferico italiano. Ammirato, criticato, invidiato, seguito: da qualsiasi parte tu lo guardi, ammetterai che ha fatto e continua a fare tendenza. Non voglio esprimere qui la mia posizione in merito ai contenuti di quel sito, quanto segnalare una piacevole novità apparsa sui suoi ultimi video: i sottotitoli. Forse nessuno si è accorto, infatti, che da circa un mesetto YouTube ha attivato la possibilità di caricare un documento di testo con i sottotitoli associati ad un video. Ed il rispetto della redazione che cura il blog di Beppe Grillo, nei confronti dei disabili, non ha fatto attendere i risultati. Come vorrei che tante altre iniziative (VideoMarta, Salvatore Aranzulla, e via dicendo) prendessero esempio in questa direzione. Perché l’accessibilità del web, nell’era della multimedialità, non significa soltanto avere una pagina che “passa” i controlli del validatore automatico. Un Grillo più accessibile: Leggi il resto »

La tristezza e l’allegria

Un po’ come fanno i concorrenti di “Chi vuol essere milionario” quando devono interpellare il pubblico, non esprimerò il mio punto di vista su due notizie apparse nelle scorse settimane in rete. Mi limiterò a riportare i fatti, e poi ognuno si farà l’opinione che crede. Un po’ di retroscena: circa quattro anni fa in Italia, l’allora Ministro per l’Innovazione Lucio Stanca, promosse una legge che tutt’oggi porta il suo nome: un elenco di requisiti che i siti che erogano un pubblico servizio devono (nota il tempo del verbo, non ho detto “dovrebbero”) rispettare, per essere accessibili alle persone disabili. Per esempio descrivere le immagini importanti per i non vedenti, o aggiungere i sottotitoli ai video per i non udenti. Anche in America esiste una legge del genere, più vecchia e più generica (non solo limitata ai siti web, ma estesa anche a televisione, edifici pubblici e servizi), che proprio in questi mesi molti vorrebbero aggiornare, per adeguarla all’evoluzione della tecnologia. La tristezza e l’allegria: Leggi il resto »

Una nuova consapevolezza

Da un po’ di tempo non scrivo articoli sull’accessibilità: mi sono troppo concentrato ad implementarla su queste pagine, e non ho avuto tempo di “spiegarla” agli altri. Oggi prendo spunto da un piacevole scambio di battute su una lista di discussione: tutto è partito dalla mia segnalazione che qui in America una catena della grande distribuzione, Target (una specie del Carrefour italiano), è stata condannata a pagare 6 milioni di dollari di risarcimento perché il suo sito era inaccessibile ai non vedenti. Provocatoriamente, ho chiesto se mai vedremo in Italia una cosa analoga per punire gli Enti Pubblici che non rispettano la legge. Ed ho detto che il mio blog è accessibile perché mi piacerebbe diffondere la cultura del rispetto del disabile, che qui in America è così radicata nella coscienza sociale. Riporto la risposta di Antonino Attanasio, avvocato e non udente, che condivido totalmente. Una nuova consapevolezza: Leggi il resto »

La reperibilità trova casa

Gli esperti dell’usabilità intrinsecamente cercano di incrementare la reperibilità, valutando il grado di navigabilità delle informazioni presenti. Grazie ai loro potenti mezzi, possono anche valutare quanto sia facile trovare il sito in questione, attraverso i motori di ricerca, e controllando che il posizionamento della pagina tra i risultati prodotti, sia coerente con le parole chiave definite dagli architetti dell’informazione. Strumenti di analisi del traffico come Google Analytics, Mint, e CrazyEgg possono fornire informazioni dettagliate sul comportamento degli utenti su un sito web. I guru dell’usabilità devono quindi utilizzare questi strumenti per identificare le insidie che minacciano la reperibilità, capire dove gli utenti cliccano e dove non cliccano, quale contenuto ottiene maggior successo e perché. La reperibilità trova casa: Leggi il resto »

Progettisti e sviluppatori reperibili

Un buon progettista di siti web è in grado di attirare lo sguardo degli utenti, come un cavaliere Jedi che manipola con la mente truppe di ignari soldati robot. Grazie alle tecniche di contrasto, il progettista può dire agli utenti dove cercare: in tal modo può aiutarli a scoprire strumenti che favoriscano la reperibilità. Elementi come un campo di ricerca, i feed RSS, la mappa del sito, una mailing list in abbonamento periodico, sono tutti fattori chiave per aiutare gli utenti a trovare ciò che cercano, e riscoprire il sito in seguito. Chi si iscrive ad una mailing list oppure al feed disponibile sul sito, con buona probabilità tornerà a visitarlo, sicuro di poter scoprire nuovi contenuti attinenti ai suoi interessi. Il conto è presto fatto: più frequentemente un utente torna, maggiore sarà la probabilità che completi uno degli obiettivi di business del sito: acquistare un prodotto, fare una donazione, aderire alla tua causa. Progettisti e sviluppatori reperibili: Leggi il resto »

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