Il post di oggi è ad alto contenuto geek, una di quelle cose che soltanto chi passa anni a combattere nella trincea dello sviluppo web potrà capire ed apprezzare. Quando mi son messo ad implementare la modalità scura per il blog, qualche settimana fa, cercavo un’ispirazione per la gamma di colori da adottare, e così mi son ricordato di un simpatico sito che avevo scoperto anni or sono: bada55.io. Che non va letto come bada cinquantacinque, ma come badass, che in italiano potremmo tradurre come persona con le palle. Lo scopo del sito? Usare lettere e numeri per definire colori usando il formato HEX (esadecimale), e nel frattempo scandire una parola di senso compiuto. Così ad esempio avremo colori per le tette, per il caffè, e persino una per il papà. Insomma, un esercizio tanto futile quanto spiritoso, per nascondere qualche parola segreta all’interno del proprio codice sorgente 🙂 Cose da geek, appunto. Buon ferragosto a tutti! Leggi il resto di Quando i colori hanno un significato
Archivio degli articoli in siti
La mappa della corrente elettrica mondiale
Oggi, come forse saprai, si festeggia la Giornata della Terra. L’altro giorno ascoltavo un podcast sul cambiamento climatico, e si parlava di quello che le varie nazioni nel mondo hanno messo in campo finora per limitare l’emissione di gas serra. Ad un certo punto, uno degli ospiti ha citato il sito delle Electricity Maps, che ha pubblicato una mappa in cui si assegnano punteggi (o colori) ad ogni nazione, in base a quanta anidride carbonica produce per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica della propria popolazione. Francia, Svezia e Norvegia si aggiudicano le migliori maglie verdi, grazie al nucleare ed al geotermico all’idroelettrico di cui dispongono rispettivamente, seguite dall’Inghilterra e poi da Spagna e Portogallo, che sembrano far meglio di Italia, Irlanda, Germania e Grecia. Ancora una volta, dobbiamo ringraziare i nostri padri, per non aver programmato un futuro ecosostenibile per chi veniva dopo di loro. Per consolarti, puoi leggere alcuni interessanti articoli sul loro blog. Leggi il resto di La mappa della corrente elettrica mondiale
I blog che seguo nel 2024
Tempo di pulizie di primavera: si inizia a fare il cambio di stagione, si escono le maglie più leggere, e si donano ai poveri quegli indumenti che non metto più da prima del Covid (tanto le speranze di dimagrire sono sempre meno). Anche nel mondo virtuale, è l’occasione per dare una sforbiciatina alla spazzatura digitale dalla quale sono circondato: ripulisco le immagini su Google Foto (no, non servono 15 foto diverse del gatto seduto sul divano, cara figlia piccola), cancello email vecchie, e rimuovo dal lettore RSS i blog che ho smesso di seguire per un motivo o un altro. Così ho pensato di scrivere un post per condividere chi è rimasto: un modo come un altro per dare un po’ di fiato alla blogosfera italiana che resiste, nonostante le chimere delle piattaforme social. Il fatto che io stesso abbia deciso di riprendere le trasmissioni dopo così tanti anni, mi porta ad avere un atteggiamento speranzoso nei confronti delle mie iscrizioni RSS più taciturne: chissà che prima o poi mandino un segnale inatteso. Questo per dire che nell’elenco qui di seguito, troverai vari blog apparentemente abbandonati dai propri tenutari (segnati da un asterisco), ma sui quali nutro ancora una flebile speranza di rinascita. Leggi il resto di I blog che seguo nel 2024
Repubblica ha buttato via l’archivio?
Come dicevo qualche mese fa, su questo blog utilizzo soltanto tre plugin, per far contento l’omino talebano che siede sulla mia spalla. Uno di questi è Broken Link Checker, che una volta al mese si fa un giro del sito alla ricerca di collegamenti spezzati, che io poi con calma ripulisco o sostituisco a seconda dell’esigenza. L’altro giorno, andando a controllare l’elenco generato dal plugin, ho notato tanti collegamenti non funzionanti al sito di Repubblica. Si vede che stanno facendo una bella pulizia del ciarpame digitale accumulato nei loro archivi. Da un lato l’omino talebano è contento, ma io sono perplesso nel veder scomparire la memoria storica degli eventi italiani di quegli anni.
In palio un codice omaggio per Canva
Premetto che, come non capitava da parecchi anni, questo post è sponsorizzato dall’azienda di cui parlerò nel seguito. Qualche settimana fa sono stato contattato da una delle responsabili marketing della società Canva. Mi chiedeva se fossi interessato ad un codice omaggio per provare il loro servizio aziendale Canva Teams. Così mi è venuta in mente l’idea di rispolverare una cosa che, negli anni d’oro della blogosfera italiana, andava particolarmente di moda: i contest (che a chiamarli concorsi a premi è meglio di no, perché si potrebbe incorrere in guai con la legge). In cui metto in palio il codice gentilmente donatomi, regalandolo ad un lettore che lascerà un commento qui sotto descrivendo il modo in cui userebbe il codice stesso. Tra i partecipanti, il vincitore verrà estratto a sorte usando il servizio Random.org, assegnando un numero sequenziale in ordine di apparizione dei commenti. Il contest si chiude il 31 Ottobre. Leggi il resto di In palio un codice omaggio per Canva
La vera dimensione dei Paesi
La canicola estiva non sembra voler mollare la presa, e la voglia di leggere cose impegnative in rete si riduce proporzionalmente. Allora oggi vorrei condividere un sito in cui sono inciampato qualche settimana fa: un esercizio divertente per misurare le dimensioni reali dei Paesi nel mondo. In che senso? si chiederanno i miei piccoli lettori, memori della domanda che uno dei personaggi di Un sacco bello si pone (proprio in piena estate) quando la giovane ragazza spagnola gli chiede dell’ostello della Juventus. Come puoi immaginare, proiettare la sfera terrestre su una mappa bidimensionale non è un gioco da ragazzi. Oggi, la tecnica più in uso è quella della proiezione cilindrica inventata da un signore belga noto come il Mercatore: in pratica si avvolge la sfera in un cilindro (con i due solidi che si toccano intorno all’equatore), e poi si fanno partire raggi dal centro della sfera per disegnare i confini come punti sul cilindro. Leggi il resto di La vera dimensione dei Paesi
Il portale Italia.it è tornato in linea
Durante una delle periodiche pulizie del mio archivio sono incappato in un post che scrissi nel lontano 2008 a proposito della breve e travagliata esistenza del portale italia.it. Così, giusto per curiosità, sono andato a vedere che fine avesse fatto quel dominio, e con mia grande sorpresa ho scoperto che è stato riattivato, ed è usato per raccogliere una carrellata di eventi che riassumono l’offerta turistica del Belpaese. Spulciando tra gli archivi della Wayback Machine, ho visto che in realtà il sito era già tornato in linea nel 2014, quando Renzi era a capo dell’esecutivo italiano (così non mi si può accusare che io voglia dare al governo Meloni anche il merito di aver riattivato questo portale 😝). Collegandomi dall’estero, il sito mi viene mostrato in inglese, e posso dire che si tratta di un buon inglese, non come quello del formaggio alla pecorina che tanto scalpore aveva suscitato all’epoca. C’è persino l’icona per controllare la presentazione, e ad un scorsa veloce, il livello di accessibilità del sito non è per nulla male. E niente, volevo condividere questa piccola buona notizia tutta italiana. Leggi il resto di Il portale Italia.it è tornato in linea
I videogiochi degli anni novanta sul web
Leggevo un articolo l’altro giorno che si scatenava contro i manifestanti violenti che hanno invaso il parlamento americano a Gennaio del 2021, e paragonava i loro emuli brasiliani che hanno fatto la stessa cosa durante le recenti elezioni al famoso gioco dei Lemmings, in cui un gruppo di omini cammina passivamente tra tunnel oscuri e si lascia dirigere a bacchetta dal giocatore di turno. Ricordo ancora quando il gioco arrivò in Italia, ero al primo o al secondo anno di università, e passavo pomeriggi a salvare questi poveri disgraziati, anziché esercitarmi sulle formule di teoria degli insiemi per passare l’esame di matematica discreta. Così quell’articolo mi ha fatto pensare ai bei tempi e m’ha fatto venir voglia di rispolverare quel videogioco. Nell’era in cui in rete si trova di tutto e di più, ero certo che qualcuno avesse messo in piedi un sito per giocare a questi videogiochi d’annata, ed una veloce ricerca su Google mi ha dato ragione. Un gruppo di entusiasti ha messo insieme un sito per raccogliere tanti dei giochi che hanno fatto la storia degli anni Novanta. Non ti nascondo che mi sono quasi commosso.